I DEPUTATI DEL PD A MANTICA: AVVIARE SUBITO LA CONFERENZA DEI GIOVANI

Gino Bucchino – Gianni Farina – Marco Fedi – Laura Garavini – Franco Narducci – Fabio Porta

La Conferenza mondiale dei giovani italiani e di origine italiana, richiesta insistentemente dai rappresentanti delle nostre comunità all’estero e, di fatto, avviata dagli incontri di giovani promossi in diverse aree mondiali dal CGIE, rappresenta da tempo una delle priorità comunemente riconosciute dai diversi schieramenti politici e parlamentari.
Questo aveva indotto il Governo Prodi ad inserire nella Finanziaria 2008 la previsione di spesa per lo svolgimento della Conferenza. I tagli ad alcune voci del bilancio del Ministero degli Esteri, tra le quali quella relativa alla Conferenza, e l’urgenza di avviare la complessa preparazione dell’incontro hanno indotto in diversi ambienti serie preoccupazioni, che hanno indotto i deputati del Partito Democratico eletti nella Circoscrizione Estero a rivolgere al Sottosegretario Mantica una lettera aperta contenente sollecitazione e proposte.
Ecco il testo del messaggio inviato dai parlamentari Gino Bucchino, Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Garavini, Franco Narducci, Fabio Porta al Sottosegretario Alfredo Mantica:

Caro Mantica,

in attesa di poterlo fare personalmente non appena se ne presenterà l’occasione, ti esprimiamo sinceri auguri di buon lavoro per il delicato compito che ti è stato assegnato di guidare le politiche per gli italiani all’estero e per l’immigrazione. Impegno arduo che, per quanto riguarda le realtà che meglio conosciamo – quelle delle comunità d’origine italiana nel mondo –, richiede capacità di analisi e di ascolto, visione innovativa delle problematiche e dei possibili interlocutori, pragmatismo e spirito di concretezza. Doti che ci auguriamo di potere riscontrare negli atti di governo che su queste materie saranno portate all’attenzione del Parlamento.

Per quanto ci riguarda, possiamo assicurare che metteremo sempre al primo posto gli interessi degli italiani all’estero, cercando, pur da collocazioni politiche distinte e da orientamenti culturali diversi, ogni forma possibile di dialogo volto a realizzare soluzioni positive per i problemi che volta a volta si presenteranno.

Con questo spirito, sentiamo di dovere richiamare prioritariamente un impegno che consideriamo tra i più significativi ed urgenti tra quelli previsti e impostati negli ultimi mesi di lavoro parlamentare e di governo. Ci riferiamo alla Conferenza dei Giovani italiani e di origine italiana nel mondo, che è stata concepita come uno dei passaggi essenziali di un percorso innovativo e adeguato alle profonde trasformazioni che il mondo dell’emigrazione ha subito nel tempo.

Nella Finanziaria 2008, come ben sai, è contenuto non solo l’esplicito richiamo allo svolgimento della Conferenza dei Giovani (il che soddisfa l’esigenza di copertura normativa), ma anche una dotazione finanziaria definita nel bilancio del MAE in due milioni di euro.
Le notizie di questi giorni su una riduzione del 50% della somma prevista in bilancio, riduzione sollecitata dal Ministero dell’Economia su tutta una serie di poste relative ad interventi per l’emigrazione, non può non determinare allarme e sconcerto. Nel caso la notizia fosse confermata, si tratterebbe non di una semplice riduzione quantitativa, ma di un atto capace di modificare qualitativamente la Conferenza. Risulterebbe drasticamente ridotta, infatti, la possibilità di coinvolgimento di un adeguato numero di giovani che dovrebbero costituire la prima rete di relazioni e contatti tra le diverse comunità e l’Italia. Si tratta, dunque, di un aspetto di sostanza, che ci auguriamo possa essere salvaguardato evitando che il dimezzamento delle risorse previste possa effettivamente verificarsi.

Cogliamo l’occasione per esprimere, inoltre, alcune esigenze di carattere generale che pensiamo sia utile tenere presente nel decreto di convocazione e organizzazione della Conferenza.
La prima è quella riguardante il profilo dei giovani da coinvolgere nell’evento. Ci sembra naturale offrire una possibilità di partecipazione, oltre a quelli dotati della cittadinanza o che l’hanno riacquisita, anche agli “oriundi” di più lontana origine che rappresentano la parte più difficile da coinvolgere ma anche quella più numerosa e suscettibile di interessanti sviluppi futuri. Un approccio particolare, inoltre, dovrebbe essere dedicato ai giovani, sempre più numerosi, che si rendono protagonisti, per ragioni di studio, ricerca, d’impresa o di professione, di quelle che – con espressione ormai corrente – sono definite come “nuove mobilità”.

Poiché il Consiglio generale degli italiani all’estero (CGIE) ha avviato da tempo un serio e utile lavoro preparatorio attraverso incontri per Paese e per continente, raccogliendo forze vive che si sono rese già parte attiva di prime elaborazioni e contatti, ci sembrerebbe naturale partire da questa base per procedere verso più ampi sviluppi. È auspicabile, inoltre, che la selezione dei giovani che debbono partecipare alla Conferenza sia fatta dagli stessi giovani, sia pure sulla base di criteri uniformi, in costante dialogo con i COMITES. Converrai con noi sull’opportunità di evitare che si dia l’impressione di soluzioni eterodirette o addirittura preconfezionate, che urterebbero la sensibilità degli interlocutori e comprometterebbero inutilmente il clima di collaborazione che invece è necessario perseguire.

Per quanto riguarda lo spettro dei temi da affrontare, esso ci pare già ben individuato dallo stesso gruppo di lavoro promosso dal CGIE, che propone di approfondire i filoni dell’informazione, dell’identità, dell’interculturalità, dell’interscambio e della relazione tra formazione professionale e mondo del lavoro. La complessità dei temi sui quali confrontarsi e, soprattutto, l’esigenza di improntare l’analisi alla massima flessibilità per circostanziare il discorso ai diversi contesti nei quali le nostre comunità d’origine sono collocate e si sono integrate, consiglierebbero di impostare la Conferenza non tanto come intervento di personalità di varia caratura quanto come un’occasione di approfondimento, di confronto e di ricerca di durevoli soluzioni organizzative.
Riteniamo, per questo, che fin dalle fasi di prima impostazione della Conferenza non dovrebbe mancare l’apporto delle Regioni e del variegato mondo associativo, vale a dire dei soggetti che più direttamente e più internamente interagiscono con le nostre comunità.
Probabilmente il tempo che resta per poter svolgere la Conferenza entro l’anno corrente non consentirà di sviluppare un percorso completo di costruzione della presenza dei giovani all’appuntamento conclusivo.
Ci sembra preferibile, pertanto, assicurare i passaggi a livello di base (circoscrizioni consolari) e a livello nazionale e recuperando gli incontri di livello continentale nell’ambito della stessa Conferenza.
Naturalmente l’impegno informativo, diretto a fare arrivare il messaggio della Conferenza a soggetti difficilmente contattabili attraverso i consueti canali di comunicazione, soprattutto di carattere associativo, rappresenterà uno degli sforzi maggiori, anche per il poco tempo a disposizione. Confidiamo che per corrispondere a questa fondamentale esigenza si avviino in tempi rapidi le azioni più efficaci, facendo ricorso a tutte le risorse offerte dall’opzione multimediale.

Confermando la nostra piena disponibilità a concorrere, assieme a tutti gli altri eletti nella Circoscrizione Estero, alla realizzazione e allo svolgimento di questo importante evento, ti salutiamo cordialmente, rinnovandoti gli auguri di buon lavoro.

Gino Bucchino – Gianni Farina – Marco Fedi – Laura Garavini – Franco Narducci – Fabio Porta

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