Convegno internazionale di studi “Memorie di un esodo – L’emigrazione nell’Italia repubblicana”

Migrazioni: il Presidente dell’UNAIE, on. Franco Narducci, intervenendo al Convegno internazionale di studi “Memorie di un esodo – L’emigrazione nell’Italia repubblicana” organizzato dal Centro di ricerca Guido Dorso, ha richiamato l’attenzione alla necessità che “le legittime esigenze di difesa della collettività nazionale, di tutela e di sicurezza di coloro che potrebbero ricevere danno dalla tolleranza di situazioni illegali devono essere bilanciate con le ragioni della solidarietà umana e la tutela dei diritti fondamentali della persona straniera anche se irregolare”.

Franco Narducci, Presidente dell’UNAIE (Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati) e Vice Presidente della Commissione Affari esteri alla Camera, è intervenuto questa mattina al Convegno internazionale di studi “Memorie di un esodo – L’emigrazione nell’Italia repubblicana” organizzato ad Avellino dal Centro di ricerca Guido Dorso che è presieduto dall’on. Antonio Maccanico.

L’on. Narducci dopo aver espresso il suo vivo compiacimento per l’importante lavoro di ricerca che il centro porta avanti ha sottolineato che “il fenomeno migratorio non mette in gioco solo questioni politiche, economiche e demografiche ma ci interroga sul modello di società che vogliamo costruire e sui cambiamenti culturali che comporta”. Infatti ha precisato Narducci “conoscere la storia sociale e culturale dell’emigrazione italiana nel mondo ci è anche utile per capire come i processi migratori possono incardinarsi nel nostro Paese ed operare per una positiva integrazione valorizzando ciò che per noi è stato essenziale strumento di crescita nelle società di accoglienza”.

Quindi soffermandosi a parlare della situazione presente il presidente dell’UNAIE ha detto che “è urgente, oggi, promuovere la diffusione di “buone pratiche” nelle politiche migratorie e un più stretto collegamento tra le norme sulla condizione dello straniero e quelle dei diritti della persona per colmare le lacune esistenti nella prospettiva di un diritto organico e sistematico della condizione del migrante reso sempre più urgente dall’evidente crescita dei movimenti umani. Ciò servirebbe a coniugare le regole di sovranità e indipendenza degli Stati con gli obblighi di umanità e giustizia verso gli stranieri”.

Poi, l’on. Narducci riferendosi ai recenti fatti che hanno portato a manifestazioni di intolleranza xenofoba nel nostro Paese ha ribadito con forza “che le legittime esigenze di difesa della collettività nazionale, di tutela e di sicurezza di coloro che potrebbero ricevere danno dalla tolleranza di situazioni illegali devono essere bilanciate con le ragioni della solidarietà umana e la tutela dei diritti fondamentali della persona straniera anche se irregolare”.

“La soluzione a questi problemi – ha concluso il Presidente Franco Narducci – non può essere soltanto nazionale ma deve essere inquadrata nell’ambito di una governance mondiale della mobilità umana e della protezione del migrante anche attraverso la coniazione di alcuni principi che sappiano fare sintesi delle istanze dei vari soggetti interessati e che possano costituire le basi di un diritto internazionale delle migrazioni. Questo è un traguardo ancora lontano ma le diplomazie che sapranno proporre obiettivi e metodi al contempo audaci e condivisi, in un quadro di multilateralismo aperto, saranno artefici di un vero e proprio regime internazionale delle migrazioni”.

www.franconarducci.com

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