Fondi ai dottorati di ricerca. Interrogazione

On. Maria Madia, deputata del Pd, componente della
commissione Lavoro

“I dottorandi e i dottori di ricerca sono una risorsa vitale per il paese.
Rappresentano il futuro della ricerca scientifica, l’innovazione, la
competenza. Sono i primi cittadini della società della conoscenza. Da otto
anni la borsa di dottorato è però ferma, in Italia, a circa 800 euro. Una
somma insufficiente per le esigenze minime di un giovane ricercatore,
soprattutto in una fase di aumento del costo della vita. Con la Finanziaria
2008 il Parlamento, per la meritoria iniziativa bipartisan del senatore
Valditara, ha votato l’aumento dell’assegno di dottorato a 1000 euro. Ho
presentato un’interrogazione al ministro Gelmini per sapere se il Governo
intenda mantenere l’impegno assunto con la precedente Finanziaria e disporre
il necessario decreto che aumenta gli importi minimi. Le associazione dei
dottorandi sono inoltre preoccupate del fatto che, qualora concesso, l’
aumento possa tradursi in un’erogazione una tantum. Chiedo un preciso
impegno del Governo a mantenere l’aumento in misura permanente. Si tratta di
un primo importante passo per lo sviluppo della società della conoscenza e
del suo capitale umano, che va nella direzione del merito e dello sviluppo
economico del paese”.

Interrogazione a risposta orale

Madia – Al Ministro dell’Istruzione , dell’Università e della ricerca
Premesso che:

– La legge 24 dicembre 2007 (Finanziaria 2008) dispone all’art. 2 comma 430 l’aumento del fondo di finanziamento ordinario delle Università (FFO) di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010. Tale aumento è destinato all’incremento degli assegni di dottorato di ricerca.

– Il dottorato di ricerca rappresenta il percorso formativo più elevato e specializzante del sistema universitario italiano; esso ricopre il ruolo di preparazione dei laureati alla ricerca e all’acquisizione di alte competenze nei diversi settori scientifici. L’accesso ai corsi di dottorato è competitivo e regolato attraverso concorsi nazionali.

– L’attuale importo dell’assegno di dottorato, previsto per i dottorandi al fine di poter affrontare l’impegnativo percorso triennale in condizioni di autonomia economica , è fermo ai livelli stabiliti nel 2000. L’aumento del costo della vita ha reso l’importo di tale assegno, soprattutto nelle sedi universitarie di grandi città, assolutamente inadeguato al sostegno economico effettivo dei dottorandi. L’Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca italiani – la più importante organizzazione nazionale del settore – ha da tempo promosso una campagna dal titolo “se potessi avere …1000 euro al mese” a favore dell’aumento delle borse di dottorato. Gli effetti delle disposizioni della legge finanziaria porterebbero tale importo (attualmente sugli 800 euro) a circa 1000 euro.

– In data 30 aprile 2008 il ministro pro tempore Mussi emanava il “Decreto criteri di Ripartizione del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) delle Università per l'anno 2008”. All’art. 8 del decreto viene previsto lo stanziamento di 40 milioni di euro per la rivalutazione delle borse di dottorato di ricerca. Nel testo viene indicato che tale aumento è da considerarsi una tantum. Una volta ripartito il fondo il ministro avrebbe dovuto emanare un successivo decreto, contenente la revisione degli importi minimi dell’assegno.

– Nella seduta del Consiglio Universitario Nazionale (CUN) del 20 e 21 maggio 2008 il Presidente prof. Andrea Lenzi e il rappresentante dei dottorandi al CUN annunciavano che il ministero avesse loro comunicato l’imminenza dell’emanazione del decreto ministeriale di revisione degli importi minimi delle borse per i dottorandi; l’importo dovrebbe essere perciò fissato in circa 1.040 euro mensili a decorrere dal gennaio 2008.

Per sapere:

– Se il Ministro in indirizzo abbia emanato o stia per emanare, come annunciato informalmente in sede CUN, il decreto di revisione degli importi minimi per i dottorandi consentendo così l’erogazione dell’aumento previsto, con validità retroattiva dall’assegno del gennaio 2008.

– Se il Governo intenda assicurare, in misura permanente, l’aumento previsto dalla Finaziaria o se intenda, come appare dalla lettura del decreto di ripartizione del FFO del 30/4, considerarla come un misura una tantum,. al pari dello stanziamento integrativo di 6 milioni di euro previsto nello stesso decreto per gli assegni di ricerca.

– Quali altre misure il Governo intenda attuare per lo sviluppo e il sostegno del dottorato di ricerca, uno strumento importantissimo non solo per la ricerca scientifica e l’università italiana ma per tutto il sistema produttivo del paese.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: