Coordinamento degli impiegati a contratto presso gli Istituti Italiani di Cultura

Il Coordinamento degli impiegati a contratto degli Istituti Italiani di Cultura (IIC) è un organo neutrale nato nel 1997 sulla base delle gravi e perduranti disparità di trattamento amministrativo-retributive esistenti tra le diverse categorie di impiegati a contratto anche dopo l’entrata in vigore della legge 103/2000.

Con questa nostra lettera ai rappresentanti politici eletti nella circoscrizione Estero ed a tutta la rete del personale a contratto (IIC e rete diplomatico-consolare) desideriamo sottolineare la nostra intenzione a continuare il proficuo rapporto di lavoro iniziato nella scorsa legislatura e la nostra determinazione a portare a termine i punti fondamentali qui elencati:

1. Ristrutturazione della rete estera del MAE e Riforma della Legge 401/1990

Da anni si richiede una ristrutturazione seria, lungimirante e qualificante della rete estera del MAE, una ristrutturazione che qualifichi l’offerta delle rappresentanze consolari con l’obiettivo di migliorare i servizi per i propri cittadini residenti all’estero. Si assiste invece a chiusure di sedi senza espliciti criteri e obiettivi e, ancora più grave, senza garanzie di un vero piano di ricollocamento socialmente equo per il personale.
A questo proposito si richiede più trasparenza da parte dell’Amministrazione e vigilanza da parte delle forze politiche.
Quanto all’attesa Riforma della Legge 401/1990, legge che regola gli Istituti Italiani di Cultura, si richiede il coinvolgimento attivo della categoria del personale a contratto, personale che costituisce la memoria storica e la continuità di ogni Istituto Italiano di Cultura.
2. Prerogative in materia di diritti sindacali
Da anni il personale assunto a seguito di concorsi pubblici all’estero e impiegato presso Ambasciate, Rappresentanze diplomatiche e Istituti Italiani di Cultura avverte una forte discriminazione in materia di diritti rispetto al restante personale del Ministero degli Affari Esteri. Il diritto alla rappresentanza sindacale (R.S.U.) per il personale a contratto locale, cioè per tutto il personale assunto dopo il 2001, il diritto di avere lo stesso trattamento in caso di malattia, il diritto alla formazione, al riconoscimento delle mansioni realmente svolte e ad una progressione in carriera devono essere dei diritti garantiti per tutti in una visione di parità di trattamento e giustizia sociale!

• Il diritto al voto passivo e attivo per le R.S.U per il personale con contratto a legge locale, cioè per tutto il personale di nuova assunzione a partire dal 2001.
L’attuale esclusione del personale a contratto a “legge locale” è una gravissima discriminazione, in evidente contrasto con i principi costituzionali – art. 3 della Costituzione della Repubblica – e con i principi comunitari. (proposte: cfr. PDL 2260 e PdL 2135 della scorsa legislatura)

3. Periodo di malattia
Si richiede l’immediata correzione di questa evidente discriminazione di trattamento retributivo in caso di malattia che prevede 45 gg. di malattia a stipendio pieno per il triennio per gli impiegati a legge locale che hanno optato per il sistema previdenziale e sanitario italiano, 90 gg. di malattia per triennio per il personale a contratto destinatario del CCNL a confronto dei 270 gg. di malattia per triennio per il personale di ruolo. Ribadiamo la necessità di equiparare immediatamente le diverse categorie di personale e portare tutti gli impiegati del Ministero degli Affari Esteri impiegati all’estero agli stessi parametri valenti per il personale di ruolo.

4. Formazione/ Riconoscimento dei profili professionali/ Passaggi interni
Si afferma il diritto alla formazione professionale – finora inesistente – per il personale a contratto, al riconoscimento delle mansioni realmente svolte all’interno degli Uffici e ad una progressione di carriera tramite passaggi interni, aprendo l’immissione alla categoria C anche al personale a contratto.

5. Introduzione della negoziazione per l’aspetto retributivo
Il nostro Coordinamento richiede la riforma dell’art. 157 della legge 103/2000 che attualmente “delega” ad altre rappresentanze diplomatiche, consolari ed istituzioni culturali straniere il livello retributivo degli impiegati a contratto assunti in loco prevedendo retribuzioni annue equiparabili alle amministrazioni di altri paesi. Siamo convinti che tale definizione induca ad arbitrarie comparazioni e sia fonte di gravi disparità e forte malcontento all’interno della nostra categoria.

Il COORDINAMENTO DEGLI IMPIEGATI A CONTRATTO DEGLI ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA auspica di ritrovare nei nostri parlamentari eletti in questa legislatura nella circoscrizione Estero – come in passato – quegli interlocutori sensibili e risoluti che con competenza e tenacia sappiano aiutarci a dare definitiva risposta alle note questioni che da decenni assillano tutta la nostra categoria. Ribadiamo la nostra più completa disponibilità per ulteriori chiarimenti e nell’augurare a tutti un buon lavoro porgiamo un sentito ed amichevole saluto,
Il Coordinamento:

Cristina Rizzotti (IIC Stoccarda) Tel.: 0049 711 162 81 19
Nicola Fresa (IIC Amburgo) Tel.: 0049 40 399 99 144
Giuseppe Scorsone (IIC Monaco di Baviera) Tel.: 0049 89 74 63 21 27

Email: contrattisti_IIC@web.de

Gent. Onorevole, gent. Senatori

il nostro COORDINAMENTO si rivolge per la prima volta in questa legislatura a tutti gli eletti nella circoscrizione estero, allegando a questa nostra lettera le storiche rivendicazioni del personale della categoria del personale a contratto delle Rappresentanze diplomatiche, consolari e degli Istituti Italiani di Cultura.

Il personale a contratto, sebbene costitutisca circa un terzo dell'intero personale del Ministero degli Affari Esteri è la parte meno tutelata e più esposta alle arbitrarietá contrattuali ed amministrative. Siamo convinti che tutti gli eletti nella circoscrizione estero debbano farsi portavoce e attivi difensori di una importante fetta di connazionali che nel loro duplice ruolo di “Italiani nel Mondo ” e di impiegati dello Stato Italiano, contribuiscono con la loro abnegazione, con il loro lavoro, con la loro professionalità e con le loro conoscenze socio-linguistiche nei diversi paesi ospitanti, a migliorare quotidianamente l'immagine del nostro Paese.

Siamo a vostra completa disposizione per ogni vostra domanda, sottolineando la nostra disponibilità a collaborare con chi, a livello parlamentare, avesse a cuore le sorti della nostra categoria.

Un cordiale e amichevole saluto a tutti voi

IL COORDINAMENTO DEGLI IMPIEGATI A CONTRATTO DEGLI ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA

CRISTINA RIZZOTTI – IIC STOCCARDA

FRESA NICOLA – IIC AMBURGO

BEPPE SCORSONE – IIC MONACO DI BAVIERA

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