“Dalla parte dei lavoratori e della modernizzazione dello

On. Olga D'Antona

La vicepresidente dei deputati PD: “Vicina alla moglie e a chi crede a un’
Italia giusta e non violenta”

“La follia brigatista non può cancellare il ricordo di un uomo, di uno
studioso raffinato, di uno stile di relazioni fra intellettuali e governo,
di un progetto di modernizzazione dello Stato e del welfare dalla parte dei
lavoratori e dei più deboli”. Così Marina Sereni, vicepresidente dei
deputati PD, ricorda che il 20 maggio di nove anni fa veniva barbaramente
assassinato dalle Brigate Rosse, Massimo D’Antona, professore e consulente
del ministero del Lavoro.

“Restano, nonostante la sua scomparsa – dice Sereni – il suo impegno per il
Patto sociale e per il Piano dell'occupazione, dove è riuscito ad introdurre
la cultura nuova dell'unità delle regole fra ‘privato’ e ‘pubblico’. Massimo
D’Antona ha rappresentato una classe politica di nuova generazione e il suo
assassinio è stato un messaggio di intimidazione verso quanti cercano di
cambiare i codici tradizionali della politica e delle relazioni tra imprese,
mondo del lavoro e istituzioni”.

“Sono vicina a sua moglie Olga, nostra deputata – conclude – alla figlia e a
quanti credono in un’Italia più giusta, che rifiuta la violenza a
cominciare da quella che cerca inutili giustificazioni politiche”.

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