SI INTENSIFICA L’INCHIESTA SULLA REGOLARITA DEL VOTO ALL’ESTERO

Sarà possibile conoscere la verità?

Non c’è pace neanche tra gli ulivi. Continua senza soluzione di continuità l’inchiesta avviata dalla procura di Roma per quanto riguarda la regolarità del voto all’estero. Le indagini sono concentrate soprattutto sulle schede. Buona parte delle quali potrebbe essere falsa e firmata da soggetti diversi dai destinatari. Giancarlo Capaldo procuratore aggiunto di Roma ed il Pubblico Ministero Bombardieri avrebbero registrato numerose irregolarità in quel di Castelnuovo di Porto.
La legge sarebbe stata aggirata con temeraria determinazione nonostante l’esperienza delle passate elezioni e nonostante l’attenzione definita massima da parte di tutti gli interessati al controllo ed alla verifica. Certo è che le lamentele sono state tante, le dicerie altrettanto numerose. Bisognerà accertare gli esiti finali delle indagini per poter fare i nomi dei responsabili dell’”imbroglio” se imbroglio c’è stato. Se ne sono sentite di tutti i colori compreso venditori con sacchetti di plastica piene di schede vergini e prezzario annesso. Un tale giro di mercato avrebbe potuto falsare in modo significativo i risultati elettorali, ecco perché, al di là del fatto sicuramente sconcertante e reiterato con lucida spregiudicatezza, molti potrebbero essere stati danneggiati e danneggiati gravemente. Tutti gli esclusi, tutti i candidati che non hanno visto confermare i voti delle precedenti elezioni o addirittura chi ne ha presi molti di più, hanno dei dubbi a questo punto legittimi sulla giustezza della esclusione. Se solo si pensa che una parte dei voti che regolarmente sarebbero stati destinati a Tizio sono stati fraudolentemente assegnati a Caio con un imbroglio, la sensazione non può essere che di impotenza e sgomento.
Non resta che aspettare l’esito delle indagini e che si concluda l’inchiesta tuttora in corso. Ma tutto questo avrà, avrebbe un senso, solo se venisse fuori una verità certa con nomi e cognomi dei danneggiati e dei danneggianti. Se così non sarà, saremo al cospetto di una ennesima “autorizzazione” a delinquere in tema elettorale. Tutti quelli che sono sconosciuti al mondo della presenza italiana all’estero potranno avere la certezza di essere eletti in quella circoscrizione, basta stampare schede “alternative” e votarsi con solerzia, dopo aver ottenuto la residenza almeno qualche giorno prima del voto. S’intende.

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