BOSSI: «LA GENTE E’ STANCA VUOLE CAMBIARE IL PAESE»

Simone Boiocchi

Accompagnati e riscaldati da un sole quasi estivo che ha reso ancora più straordinaria la cornice del Lago di Como, iscritti, rappresentanti aziendali e semplici simpatizzanti hanno partecipato alla Batelada 2008, la tradizionale festa dei lavoratori organizzata dal Sindacato Padano “Avanti tutta verso la libertà” lo slogan scelto da Rosi Mauro che ha suonato la carica: «Da 19 anni lottiamo senza tregua per ridare dignità ai lavoratori ed un giusto stipendio con la contrattazione regionale». A bordo della motonave Orione, la più grande in servizio sul lago, anche il Segretario Federale della… … Lega Nord, Umberto Bossi, i senatori Federico Bricolo e Armando Valli, l’onorevole Giancarlo Giorgetti, il presidente della Provincia di Como Leonardo Carioni e il capogruppo della Lega Nord nel Consiglio regionale lombardo, Stefano Galli.
Una giornata di festa e divertimento, aveva promesso il Segretario Generale del Sin.Pa., Rosi Mauro, e così è stata. Filo conduttore della Batelada, il nuovo vento di riforma che ha iniziato a soffiare forte in tutto il Paese. «Dopo il risultato elettorale – ha spiegato Mauro – dobbiamo andare a Roma e continuare il lavoro iniziato in Lombardia con il progetto federalista legato all’applicazione dell’articolo 119 della Costituzione. Una riforma fondamentale non solo per il Nord, ma per tutto il Paese». Poi, quasi rispondendo a distanza a tutti quegli organi di stampa che l’avevano indicata come prossimo ministro del lavoro, del Welfare… Rosi Mauro ha sottolineato: «Sono e resto il Segretario Generale del Sindacato Padano. Non ho nessuna intenzione di dimettermi o di assumere incarichi incompatibili con la carica che ricopro al Sin.Pa. Prima di tutto sono una sindacalista». Parole che hanno scatenato un lungo applauso a testimoniate la vicinanza e l’affetto che legano i portabandiera del Sin.Pa. al proprio leader.
«Oggi a parole tutti sono federalisti – ha aggiunto -. Bene, allora lo dimostrino. Noi non vogliamo la contrattazione nazionale. Vogliamo legare i salari al reale costo della vita di ogni territorio. Le nostre famiglie – ha aggiunto – non solo non arrivano alla fine della terza settimana del mese, ma nemmeno all’inizio. Con stipendi da mille euro e pensioni da 500 si è poveri. Piaccia o non piaccia a Cgil, Cisl e Uil, la riforma del mercato del lavoro è improcrastinabile».
«Tutti ormai dicono che bisogna tornare alle gabbie salariali. Poi però – ha aggiunto -, quando si tratta di passare dalle parole ai fatti, nessuno si fa avanti».
Fatti che sono invece alla base del Sin.Pa. Sin da quando nel lontano 1990 è nato il Sindacato Autonomista Lombardo (Sal) che ha poi dato vita al Sindacato Padano, ha ricordato il numero uno della sigla di via del Mare, abbiamo portato avanti progetti concreti. Quei progetti che i nostri rappresentanti con coraggio e determinazione hanno da sempre perseguito andando incontro alle reali richieste dei lavoratori.
«Questa volta – ha aggiunto – sono certa che arriveremo al vero cambiamento. La gente ha votato per l’unica forza davvero in grado di cambiare le cose. Per questo il Segretario Federale del Carroccio tornerà a Roma, per fare le riforme. Serve il federalismo fiscale, serve un radicale cambiamento».
Parole alle quali ha immediatamente risposto proprio il Segretario Federale della Lega Nord. «Stefano Galli ha inviato la proposta di federalismo fiscale approvata dal consiglio regionale della Lombardia ai presidenti di Camera e Senato – ha detto -. Adesso vediamo chi vuole cambiare e chi no…».
Poi, incitato dai presenti, il leader del Carroccio ha toccato quei punti che il Governo dovrà affrontare in tempi brevi. «La gente – ha detto Bossi – vuole le riforme. Vuole vivere in un Paese diverso». Contrasto all’immigrazione clandestina e applicazione della Bossi-Fini alcuni dei primi temi sul tappeto. «Fidatevi – lo ha interrotto Mauro -, Bossi le riforme le fa davvero».
«Sappiamo – ha aggiunto – Bossi – che la globalizzazione è finita. Noi lo dicevamo già anni fa e tutti ci venivano contro. Ora, invece, il risultato lo abbiamo davanti agli occhi». Quanto all’immigrazione, il segretario della Lega ha chiarito: «La soluzione non è quella di rimandare i clandestini a casa loro, ma di riportarli nei Paesi dai quali li hanno fatti salpare. Un esempio su tutti è la Libia che apre le porte a tutta l’Africa e poi lascia salpare navi e gommoni dalle sue coste. É il momento di dire basta».
«Abbiamo vinto le elezioni – ha continuato – perché abbiamo raccolto il voto dei lavoratori. Ecco perché al mio fianco in tutta la campagna elettorale ho voluto Rosi Mauro». E proprio a Rosi Mauro, poco dopo, intervistato da Telepadania, ha rivolto un pensiero: »Sarà il prossimo vicepresidente del Senato».
Quanto ai lavoratori e alla gente del Nord, ha concluso: «Sono contento e orgoglioso. Milano, Torino e Venezia sono le nostre Capitali e la gente lo ha capito. Ha capito cosa vuol dire difendere il proprio territorio e a questo essere legata. Di questo devo dire grazie a tutti, ma – ha concluso – abbiamo ancora bisogno di voi. Quando a Roma discuteremo di Federalismo e riforme dovrete venire a darci una mano. Dovrete venire a farvi sentire e a sostenere le nostra battaglia. Insieme dobbiamo fare capire ai palazzi romani che non ce la facciamo più».
Prima di scendere dalla barca, poi, un’ultima promessa: «Fino a quando la Lega sarà al Governo, nessuno allungherà le mani sui lavoratori e sui pensionati».
E proprio ai lavoratori e ai pensionati hanno rivolto il loro saluto anche Emiliano Tremolada, vicesegretario generale del Sin.Pa. e Alessandro Gemme, segretario regionale del Sin.Pa. Piemonte. «Stateci vicini – hanno detto ai presenti -. Solo così riusciremo a vincere una battaglia che stiamo conducendo da molto tempo e che oggi è arrivata al momento cruciale».(La Padania)

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