Premessa Storica
Ho sempre ritenuto importante che studiare e divulgare il periodo storico che va dall’Unità d’Italia all’avvento del fascismo, potesse rappresentare una importante chiave di lettura ,oltre che di riflessione, sulle fondamenta intellettuali e sociali su cui si è nata l’Italia di oggi. Questo intervallo di storia nazionale è’ il momento storico fondamentale in cui “fatta l’Italia” ,si fecero gli italiani ,influenzando il primo grande movimento migratorio all’estero che lentamente andò scemando verso gli inizi del ‘900.
E’ l’inizio di un percorso pieno di passioni e contraddizioni, in cui cominciò a muoversi la nostra democrazia, se pur incompiuta, prima di cadere vittima del totalitarismo (dopo una vittoriosa ma dolorosa guerra che sconvolse l’assetto politico e sociale del paese). In questo periodo nasce anche una nuova coscienza sociale che lentamente si afferma e si organizza nella masse dei nuovi cittadini italiani con la nascita di nuovi soggetti sindacali e politici, spesso intrecciati tra loro. Milano e la Lombardia sono ancora una volta,dopo il periodo risorgimentale, protagonisti di questa importante fase di storia nazionale ,sia nell’elaborazione delle nuove dottrine politiche e sia con personalità che influenzarono fortemente lo scenario italiano. Abbiamo per questo preso e analizzato un giornale Lotta di Classe del neonato Partito Socialista dei Lavoratori. In esso appare evidente lo sforzo intellettuale di dare valore alla richiesta di cambiamento sia utilizzando i valori risorgimentali laici e sia quelli etici e religiosi. Si evidenziano nei vari articoli ,le condizioni brutali della quasi totalità dei lavoratori, con articoli che richiamano le masse alla lotta di classe (ma senza sovvertimenti violenti) ,cercando di trovare una alleanza con i cattolici (con la netta affermazione che la richiesta di giustizia sociale, non è contraria alla religione). Affermazione che portò, dopo anni di contrapposizione tra Stato Italiano e Chiesa, successivamente all’Unità d’Italia, sia alla nascita di partiti e sindacati cattolici che si affiancarono a quelli di ispirazione comunista,laica e socialista e sia ad una evoluzione della dottrina sociale della chiesa. Il giornale che presentiamo ,vede una forte presenza di intellettuali quali Edmondo De Amicis e Victor Hugo e diversi contributi di esponenti dei movimenti dei lavoratori europei. Senza nulla togliere al valore storico di questi interventi ,abbiamo cercato di evidenziare invece articoli che descrivessero la realtà dell’epoca se pur per motivi legati alla censura,, non indicano chiaramente i luoghi e le persone in essi contenuti. Accanto ai titoli abbiamo indicato l’essenza degli scritti,”mutilati “purtroppo per mancanza di spazio ma certamente esaustivi nel loro significato.
Daniele Marconcini
Gruppo Storico del Circolo della Stampa Lombarda
www.lombardinelmondo.org
La nascita del movimento dei lavoratori in Italia
Nel 1871Giuseppe Garibaldi si dichiarava membro dell'Internazionale ,aderendo alle idee del socialismo. In una lettera indirizzata a Giuseppe Petroni, direttore de “La Roma del popolo”, il generale espresse il suo appoggio per questa sua scelta. Sua la frase: “L'Internazionale è il sole dell'avvenire”, scritta in una lettera a Celso Ceretti il 22 settembre 1872. Erminio Pescatori, garibaldino, fonda a Bologna il “Fascio operaio” associazione che raccoglie l'adesione di Andrea Costa. Dieci anni dopo,nel 1881, viene registrata negli Stati Uniti,la nascita dell’AFL (American Federation of Labor),mentre in Italia in agosto, si costituisce a Rimini il Partito socialista rivoluzionario della Romagna. In settembre, a Milano, un congresso di società operaie lombarde costituisce la “Confederazione operaia lombarda”. L'impostazione operaistica del programma mette al primo posto le rivendicazioni di classe.In questo anno vi furono 44 scioperi . Nel 1882 il nuovo censo elettorale porta gli elettori da 600.000 a 2 milioni.Il Partito Operaio elegge a Milano Antonio Maffi, primo deputato operaio. Aderirà in Parlamento al gruppo Repubblicano. Andrea Costa entra alla Camera. Il primo deputato socialista si presenta con la lista “Unione Democratica di Romagna”.
Nasce a Milano, il Partito operaio italiano, sotto la guida di Lazzari e Giuseppe Croce.
Nel maggio del 1883, si costituisce il “Fascio della democrazia” che vede uniti socialisti, radicali e repubblicani. Nel luglio del 1884 il P.S.R. della Romagna cambia nome e diventa Partito socialista rivoluzionario italiano.Si ricostituisce il Partito operaio italiano.Nel 1885 proseguono le agitazioni nel Mantovano e nel Polesine.In dicembre, nel VI congresso della “Confederazione operaia lombarda”, viene decisa la fusione con il Partito Operaio Italiano, sciolto dal Governo l’anno dopoIn ottobre del 1886, nasce la “Federazione italiana delle Cooperative”. Registrati 96 scioperi nel corso dell' anno. Nel settembre del 1887, III congresso del P.O.I. a Pavia. Sorge una corrente socialista.Nel 1888″Il manifesto del Partito Comunista”, viene spiegato per la prima volta in un circolo socialista di Reggio Emilia. Verrà pubblicato, poi, sull' “Eco del popolo”, giornale di Cremona.126 scioperi nel corso dell'anno. Nel 1889,nasce, in luglio, a Parigi la “Seconda Internazionale”. Approvata una risoluzione nella quale si chiedono le otto ore lavorative e si proclama il I^ maggio giornata di agitazione internazionale. Nasce il Partito Socialdemocratico Austriaco.Filippo Turati fonda la “Lega Socialista Milanese”.
Nel 1891 viene introdotta la festa del I^ Maggio. Nasce a Milano, per iniziativa di Osvaldo Gnocchi – Viani, la prima “camera del lavoro” italiana. Altre ne sorgeranno a Torino e Piacenza.
Kuliscioff e Turati prendono la direzione della rivista “Cuore e Critica” fondata dal repubblicano Arcangelo Ghisleri nel 1886, cambiandone successivamente il nome in “Critica sociale”.
In aprile la “Critica sociale” pubblica il programma della “Lega socialista milanese”. Nel secondo congresso dell'Internazionale socialista, a Bruxelles, si afferma la tendenza marxista.
A Milano, il congresso del Partito operaio decide la costituzione di un Partito dei Lavoratori Italiani da tenersi in un'assise dell'anno successivo. Nel congresso di Erfurt della Socialdemocrazia tedesca viene adottato un programma marxista stilato da Kautsky. Nel
a Genova, il 15 agosto del 1892, nella sede dei “Carabinieri genovesi” (il corpo dei fucilieri garibaldini) nasceva il “Partito dei Lavoratori Italiani”. I 400 delegati approvavano il programma, un documento di compromesso redatto da Maffi . Turati e i marxisti lo criticarono vivacemente, gli anarchici lo respinsero e si allontanarono dall'organizzazione. Era la scissione con i socialisti. Il Partito dei Lavoratori avrà la sua sede a Milano dove inizierà le pubblicazioni il settimanale “Lotta di Classe”. Nel 1893 in gennaio, nasce in Inghilterra l' Indipendent Labor Party. Le prime tredici Camere del Lavoro si fondono in Federazione al congresso di Parma, presieduto da Angelo Cabrini.In agosto, l'internazionale Socialista si riunisce in congresso, a Zurigo, e vota una risoluzione contro gli anarchici.In settembre, il Partito dei Lavoratori Italiani si riunisce a congresso, nella città di Reggio Emilia, dove assume il nome di Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (PSLI). Nel maggio dello stesso anno, in Sicilia, si contano 162 “Fasci” riuniti in una Federazione socialista siciliana. Labriola scrive ad Engels che “tutti questi fasci e queste leghe di lavoratori sono delle frottole”.Nel 1894,stato di assedio in Sicilia e scioglimento del movimento dei “Fasci”, con conseguente arresto dei suoi dirigenti. Stato d'assedio in Lunigiana, in seguito al tentativo di insurrezione anarchica. Il 16 giugno a Roma l'anarchico Paolo Lega spara a Crispi senza colpirlo. Promulgate da Crispi, in luglio, le “leggi antianarchiche”.In Francia, in settembre, si costituisce la Conféderation Générale du Travail (CGT). Il 22 ottobre, Crispi decreta lo scioglimento delle associazioni e dei circoli operai compresi il Partito Socialista. Nel gennaio1895
, congresso clandestino del PSLI che prende definitivamente il nome di P.S.I. Viene sancito il nuovo principio delle adesioni individuali.Nelle elezioni politiche, di maggio, i socialisti ottengono un buon successo e vengono eletti 15 deputati, tra cui i maggiori dirigenti dei “Fasci” siciliani imprigionati. L'anno dopo in una elezione suppletiva, a Milano, veniva eletto per la prima volta Filippo Turati. Nel 1896 IV congresso, in luglio, del PSI a Firenze nel quale si discute il problema della tattica elettorale da adottare e della questione agraria. Nel congresso si manifesta evidente il contrasto tra l'ala intransigente, capeggiata da Lazzari, contro ogni politica delle alleanze, e la componente riformista di Turati. Un ordine del giorno presentato dal “centro” di Enrico Ferri rinvia lo scontro al futuro. L'Internazionale Socialista si riunisce a congresso nella città di Londra. In dicembre, l' “Avanti!”, organo del PSI, inizia le pubblicazioni sotto la direzione di Bissolati. Nel 1897,V congresso socialista a Bologna dove si discute sul “programma minimo”, sulla questione agraria e sui rapporti tra lotta politica e lotte economico-rivendicative. Successo dei Socialisti alle elezioni politiche di marzo.In aprile, attentato al re Umberto I°. Nel 1898.L'aumento dei prezzi del pane comporta un malcontento generalizzato che sfocia nei moti di piazza. A Milano sono sedati dalle cannonate del generale Bava Beccaris. In seguito ad essi, vengono arrestati e processati dirigenti socialisti (Turati, Kuliscioff), anarchici, repubblicani e radicali.
In Russia, a Minsk, nasce il Partito Socialdemocratico Russo. Nel 1899 il governo Pelloux presenta in Parlamento provvedimenti restrittivi delle libertà individuali (diritto di associazione). In seguito, la Corte di Cassazione dichiarerà nulli i decreti.Nel 1900 il re Umberto I viene ucciso a Monza dall'anarchico Gaetano Bresci. Nel 1901 in maggio si costituisce la Fiom (Federazione Operai Metallurgici); qualche mese dopo la Federterra (Fed. naz. lavoratori della terra) a Bologna e la Federazione degli operai tessili (Fiot).A Berra Ferrarese, in giugno, l'esercito spara nel corso di uno sciopero agrario e uccide due dimostranti. Nel 1902 nel foggiano, a Candela, e successivamente in provincia di Ragusa (Giarratana) i carabinieri uccidono nove contadini in seguito ad uno sciopero. Ne 1904 proclamato il primo sciopero generale su iniziativa della Camera del Lavoro di Milano in seguito agli eccidi di Buggerru (Cagliari) e Cerignola (Foggia). Nel 1905 in aprile, sciopero generale dei ferrovieri.. In Russia, a Pietroburgo, una manifestazione popolare viene repressa nel sangue. E' l'inizio della Rivoluzione.. Sempre a Pietroburgo, nasce il primo Soviet degli operai e dei soldati. In Francia, in aprile, intanto, nasce la SFIO (Sezione Francese dell'Internazionale Operaia) dopo un congresso di unificazione dei Partiti Socialisti.In novembre, convegno dei sindacalisti rivoluzionari a Bologna. Nel 1906 nasce in Inghilterra il Partito Laburista. Viene fondata a Chicago, in giugno, l'organizzazione degli ” Industrial Workers of the World” (IWW)In maggio, la Camera del Lavoro di Torino proclama uno sciopero generale in seguito all'uccisione di un operaio torinese da parte della polizia. Il governo Sonnino è battuto alla Camera e Giolitti forma il suo terzo ministero. In settembre, nasce a Milano la Confederazione Generale del Lavoro (CGDL).
Abbiamo scelto per presentare questo periodo storico e il Primo Maggio, il giornale Lotta di Classe nell’edizione del Primo Maggio 1893 , edito a Milano in Via S,Pietro dell’Orto,16
E’ il n. 17 Anno II -29-30 Aprile 1893. Usciva al sabato al costo di 10 centesimi .L’abbonamento annuale costava L . 3, il semestre L. 1,50 e il Trimestre L . 0,75.
Il foglio era l’ “Organo Socialista Centrale del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani”, fondato nel 1892.
Sommario:
F. Turati: Campane a stormo! – G. Salvioli: la nostra rivoluzione – Anna Kuliscioff :la forza delle minoranze –La lotta di classe: Ci vogliono sopprimere .Il Comitato Centrale :Ai lavoratori – L. Bissolati : Chi non è socialista? – Shelley : Agli uomini – E. Cicciotti :La nostra bandiera – O.Gnocchi – Viani: Salve! – C. Lazzari : Il nostro passato e il nostro avvenire – E. De Amicis : Lieti pronostici –Lafargue, Guesde, Adler, Iglesias, Liebeknecht, Bebel: Proletari di tutto il mondo unitevi (Voci e saluti dalla gran patria socialista) –Alcuni contadini: Dio lo vuole – A.Graf : A maggio – A.Cabrini : Ai campi – Morris – Ciccotti – Marcia dei Lavoratori – G.Lerda :Parallelo – Paola Lombroso : La piccola Gorli – G.Macchi : L’oratore popolare – P. Bettini : La nota amara – O.Malagodi : La famiglia – C.Treves : Ora e allora – Una fanciulla :Alle fanciulle – G. De Franceschi : Evoluzione dle Partito socialista in Italia – V. Hugo : Parole di un conservatore a proposito di un sobillatore –E. Marabini :Se si fosse uniti.
Incisioni :Campane a stormo! (L.Conconi) – Il Minatore (E.Butti) – Carlo Marx (L’alba del 4 Maggio) –
(P.Sanquirico) – La marcia dei lavoratori (G.Mentessi) – La piccola Gerli (G. Cairati) – L’oratore popolare – (E. Longoni )
CI VOGLIONO SOPPRIMERE (La lotta contro la censura)
Anche l’ultimo numero fu sequestrato. E’ un partito preso…..Dacchè sanno che prosperiamo,con doppia raffinata iniquità hanno pensato di sopprimerci….Il giornale sequestrato tardi,lo ebbero tutti… Finchè ci seppero deboli non ci curarono. Dacchè ci sanno più forti,congiurano per soffocarci. Quando saremo ancor più forti ripiglieranno rispettarci.
E’ questa la tattica dei vili.
Ch’ egli amici si stringano attorno a noi….Il vecchio partito liberale ha defezionato della libertà.L’arbitrio sfoga ogni sua fregola. Noi non possiamo più contare su altre forze che sulle nostre…
La Lotta di Classe
CAMPANE A STORMO (Un appello ideale in stile risorgimentale per un cambiamento della società)
Squillate, aerei bronzi,annunciate il gran giorno. Annunciato ai dolenti negli abituri:è il giorno che prelude alle redenzioni vicine,alle paci future. Annunciano ai tiranni nei palagi; dite loro la parola di Cristo… I miseri reclinarono il capo: e sul collo chinato un nuovo giogo fu imposto….Oggi,liberate,o campane ,altra canzone…Per secoli e secoli voi cantaste l’alba e piangeste i tramonti; il vostro ritmo metallico accompagno la nascita e le morti e i più solenni giuramenti dell’uomo. Ancora oggi albeggia – e tramonta all’opposto lato. Qualche cosa nasce nell’umanità , qualcosa agonizza….Suonate,o squille ideali! Suonate a stormo! Scuotete il sonno degli ignavi…Non più padroni né servi; non più sfruttatori. Una nuova era si affaccia….al vostro squillo ,o campane ,levano la fronte le torme degli schiavi,e guardando alla città lontana,chiedono; quale è mai il santo che oggi si festeggia?In quale calendario è segnato il suo nome?….Al lavoro,lavoratori! Oggi è il giorno di semina. Ma la semente ,che in questo giorno gittate,fiorirà per voi. Ma il piede dell’inviso straniero non comprimerà il vostro solco. Campane suonate a benedizione;questo lavoro è santo.
Filippo Turati
L’APPELLO PER IL PRIMO MAGGIO
PARTITO DEI LAVORATORI ITALIANI (1)
Lavoratori!
Oggi è il giorno consacrato alle speranze ed alle aspirazioni dei lavoratori sfruttati.
In ogni nazione,in ogni paese,chiunque di voi ha coscienza e sentimento dei propri diritti,abbandona il lavoro dove sta scritta la miseria e la schiavitù della maggioranza degli uomini e solleva la fronte verso l’avvenire.
Voi lavoratori d’Italia , che più di tutti siete colpiti dalla ingiustizia dello sfruttamento,perché deboli. dispersi e scoraggiati,voi dovete più di tutti manifestare oggi la vostra,celebrando questo giornodi riposo coll’ istruzione e colla propaganda dei principi di organizzazione che devono mettere la vostra classe sulla via del miglioramento e del progresso.
In nome dei lavoratori organizzati noi vi invitiamo dunque ad astenervi oggi dal lavoro ;- vi invitiamo a pensare al grande fatto che oggi si compie di milioni e milioni di uomini i quali in tutto il mondo raccolgono il loro pensiero sulla questione più vitale e più urgente del nostro tempo: La questione sociale; – vi invitiamo a radunarvi per persuadervi che cll’unione potete essere forti abbastanza da realizzare quella grande riforma della riduzione a Otto ore della giornata di lavoro colla quale potrete dar pane,istruzione,dignità a tutta la vostra classe.
Uomini e donne del lavoro
La solenne manifestazione dei vostri diritti porti un conforto ai vostri dolori; la promessa di benessere,di pace,di felicità che per il Primo Maggio vi annuncia,vi trovi sempre più numerosi e concordi nelle file del socialismo per combattere contro lo sfruttamento ed il parassitismo del sistema borghese di cui siete vittime, e la vostra vittoria,la vostra liberazione saranno più rapide e più assicurate.
Evviva l’emancipazione dei lavoratori!
IL COMITATO CENTRALE
Bestini E. – Croce Giuseppe – Dall’ Avalle C. – Ferla A. – Lazzari C.
(1) Questo manifesto, pei divieti idioti della locale Questore, non potè essere affisso che mutilato nelle sue parti essenziali.
LA NOSTRA RIVOLUZIONE (Un socialismo riformista da far evolvere con il consenso democratico)
Davanti al carattere pacifico che assume quest’anno in tutto il mondo la festa del lavoro. quelli che non si contentano di esaminare le cose alla superficie,concluderanno che il socialismo e il movimento operaio perdono terreno illusione. Illusione ed errore.
Illusione credere che il socialismo si svolga a colpi di scena con effetti drammatici e che il salire del proletariato abbi a bisogno di pubbliche dimostrazioni per affermarsi. Il movimento operaio è fatto di scienza e di esperienza e non ha i modi delle agitazioni antiche. Il proletariato moderno sa che le rivoluzioni non riescono se non concordano coll’evoluzione sociale e che quella.da cui dipende la sua emancipazione ,è in corso e si sta svolgendo sotto i suoi occhi…come classe distinta dalle altre…- deve – approfittare della situazione che fatalmente crea il capitalismo. E’ questo un lavoro di propaganda pacifica che non richiede inutili agitazioni,le quali,anzi,come avviene in Germania,diminuiscono quanto più cresce la coscienza e l’organizzazione del proletariato…che darà all’operaio le prove che la sua vita è collettiva e non individuale:è l’intensificarsi della lotta per l’esistenza che trascinerà uomini e cose in una via senza uscita;al punto in cui la stessa necessità degli avvenimenti getterà il grido :Hic Rhodus, hic salta.
Palermo ,aprile 1893 Giuseppe Salvioli
LA FAMIGLIA – (Le terribili condizioni delle famiglie contadine nel 1893).
Il socialismo vuole distruggere una delle cose più sacre dell’umanità:la famiglia- Ma conoscete voi davvero e da vicino,nella casa ,nella casa,nella vita,la famiglia del contadino,dell’operaio!
Un mese fa ,in campagna entrai in casa di un contadino,di un bracciante. Era mezzodì ,l’ora di pranzo. Entrò l’uomo:veniva da un pesante lavoro d’arginatura per tornarvi un’ora dopo. Si mise a cavalcioni su una panca:la moglie gli versò davanti una scodella di polenta con dentro una sardella. L’uomo taciturno mangiava con le mani. la donna sul focolare raccoglieva gli avanzi dal fondo della caldaia. Intorno al padre ,per terra ruzzava,si dibatteva,gridava ,un branco di ragazzi sudici. L’uomo a mezza strada il movimento meccanico che portava il cibo alla bocca,ne lasciava cadere un pezzo nelle mani tese e gareggianti e litigantisi dei ragazzi: come si lascia cadere ai gatti ed ai cani. Era il pranzo di famiglia. Chi deve mangiare normalmente ed ordinatamente è il padre,l’uomo,e un poco la donna;l’uomo che è lo strumento di lavoro che per lavorare deve essere sostentato;la donna che è uno strumento di lavoro secondario,e che deve preparare il mangiare,la casa all’uomo. La società borghese dà il necessario per mantenere in uso questo strumento di lavoro. Questo strumento di lavoro è un essere vivente,un essere umano,che procrea figli,che ha per essi certi sentimenti? Alla società borghese non importa. Quando questi ragazzi saranno anch’essi strumenti di lavoro avranno anch’essi la loro quota. Per ora vivono come possono:delle briciole.Se le briciole non bastano per tutti una parte morirà. Io contemplavo quel triste desinare dove mi pareva di trovare il simbolo che ciò che è realmente la famiglia per nove decimi dell’umanità. Quell’obblio, quella trascuranza profonda dei bisogno i dei figli si mostra in tutte le forme della vita:i figli non hanno né il piatto,né il vestito,né le scarpe…Non hanno nulla che sia fatto proprio per essi,preparato per essi:vivono di briciole e di avanzi. degli stracci. Non c’è disposto per essi meno un certo tempo, quell’ora al giorno per curarli fisicamente e moralmente.: si pensa a loro nei ritagli di tempo fra il lavoro.
Ora la famiglia che altro è ,che altro può essere se non la fusione profonda della vita dei genitori e dei figli? Materialmente la famiglia è la cooperazione,la cura assidua del padre e della madre per allevare i figli forti e potenti,per gettarli sani erobustoi nella lotta della vita.Moralmente eè questo l’intreccio delicato di sentimenti e di emozioni che abbelliscono queste ure,quelle fatiche.La società borghese spezza e distrugge tutto questo. Rubandogli il tempo e negandogli il necessario impedisce all’operaio di poter avere queste cure,queste fatiche. Costringendolo all’egoismo di assorbire da solo tutta la provvista di famiglia,gl’inaridisce la fonte degli affetti altruistici famigliari.La vera forma della famiglia così scompare lasciando dietro di sé solo una menzogna:uno sfogo bestiale della funzione sessuale ed un allevamento sciocco di nuovi schiavi,di nuova carne umana per i tiranni,per il capitale.
Olindo Malagoli
DIO LO VUOLE ( la giustizia sociale non è contro la religione)
Ogni volta che colle nostre donne noi contadini intonammo il coro a vespero accompagnati dalla voce solenne dell’organo,abbiamo pensato che Iddio lassù,a ogni fine di giornata prendeva nota che avevamo sofferto: e speranimo sempre che sarebbe giunto il momento in cui egli avrebbe detto: basta. Noi non abbiamo con ciò preteso mai,né pretendiamo che si dica basta al lavoro; perché sappiamo chela terra non produce il grano se non è fecondata di sudore. Noi anzi la amiamo la lotta quotidiana colla terra :ma crediamo che e vogliamo debba cessare la legge iniqua per cui la terra oggi produce,insieme al grano,la tracotanza dei padroni e l’avvilimento nostro. Noi abbiamo sempre sperato che il giorno della Resurrezione nostra sarebbe avvenuto;il giorno in cui,cessando di essere trattati come bestie o come schiavi,avremmo gustato la gioia balda e soave di lavorare come in una grande famiglia di fratelli,pari tutti nei diritti e nei doveri,nei godimenti e nei dolori. Questo giorno noi lo festeggiamo in anticipazione del primo di maggio:lo festeggiamo e lo affrettiamo, stringendoci tutti insieme quanti siamo poveri e sfruttati,nel proposito di lavorare al nostro riscatto che è voluto da Dio.
Ma il prevosto ci dice nelle prediche: non è questa la volontà di Dio: non è conforme a religione che i poveretti si uniscano. Perché – dice il prevosto – Dio comanda la rassegnazione e l’umiltà. Comanda di lasciare a Cesare quello che è di Cesare. Comanda di non occuparsi della vita terrena,pensando che le ingiustizie sofferte quaggiù saranno ripagate con altrettanta beatitudine nel regno dei cieli. Comanda di curar l’anima e non il corpo. Comanda di cercare soltanto i conforti della carità: di quella carità che stringe in un amplesso fraterno il povero e il ricco.
Ma il curato ( che è povero quasi come noi),mentre invece il prevosto ha uina grassa prebenda,ed ha inoltre di suo,molta roba al sole che fa coltivare da noi latri contadini) ci ha detto in confidenza: “Queste questioni qui di pane e di giustizia non sono articoli di fede che non ci possa ragionare su col proprio criterio. Il Papa, i vescovi,i preti dicono la loro opinione come tutti gli altri,senza vincoli di dogma. Ma è lecito dunque dirvi senza mancare di rispetto al superiore. Soltanto vi prego di non riferirne al prevosto,perché potrebbe usarmi il trattamento che il il padrone usa con voi quando comincia a pigliarvi in sospetto siamo intesi. Vediamo dunque un po’ se a formare un partito contro le ingiustizie dei signori. voi andate o no contro la religione. Io credo ch non solo non andate contro la religione ma ritengo fermamente che vada contro la religione quel povero che non si unisce al partito dei lavoratori. Dio comanda la rassegnazione,dice il prevosto. Ed vero.. Ma in quali casi?…..Quando si tratta di disgrazie che manda egli stesso e che non si possono evitare.Se vi muore un bambino,se la gragnola viene a devastare il frumento ,ognun vede che bisogna rassegnarsi…Ma se invece si tratta di mali e di ingiustizie che ci vengono da parte degli uomini,allora è dovere di buon cristiano ribellarvisi. Non vedete infatti che il Papa,cardinali e vescovi si adoperano per combattere la schiavitù in Africa?Non vedete che per combatterla invocano anche l’uso della forza?Or dunque quel che è giusto per l’Africa non lo sarebbe per l’Europa?…Non dev’essere ugualmente giusto combattere la schiavitù dei bianchi che è la vostra?…. Quando non si mangia che polenta fatta di granturco cattivo e si va incontro a malattie mentali come la pellagra o alla perdita di ogni energia morale,si fanno forse gli interessi dell’anima?Quando si ha un orario di lavoro che non lascia il tempo di discorrere,do goder la famiglia,di leggere qualcosa,si può dire che i doveri verso l’anima sono adempiuti?Oggi voi siete come bestie,che lavorano,mangiano e dormono. Per essere diversi dalle bestie ,per essere creature ragionevoli,bisogna adoperare questa benedetta ragione: ma finchè vivrete come oggi i padroni vi fanno vivere,sarete sempre peggio dei bruti…”.
Queste cose ,pressa poco ci disse il curato. E soggiunse con un certo sorriso,che se il prevosto parla diverso,gli è che appartiene alla classe dei padroni…il che – osservava – il curato non fa che recare un danno alla stessa religione,perché quando i poveretti sentono che in nome della religione si vuole condannare la loro causa essi abbandonano la loro religione.
Ci sono lo sappiamo,molti nostri compagni che non credono in Dio perché dicono basta essere giusti e buoni senza andare in chiesa.ma a noi non importa,perché ci basta il fatto che siano buoni e giusti.Vuol dire che invece di adorare Dio,adorano la bontà e la giustizia. Non è poi lo stesso?Quel che importa è che si sia tutti uniti quanti nel pensiero di attuarla questa giustizia. In tal pensiero salutiamo tutti il primo maggio che ci richiama tutti il primo dovere; e promettiamo in questo giorno solenne di consacrare senza paure e sennza esitazioni,tutele nostre forze alla emancipazione della nostra classe.Iddio lo vuole.
Alcuni contadini
LA PUBBLICITA’ DEL GIORNALE
Interessante notare che ben metà pagina del giornale è occupata dal CRELIUM (Sapone antisettico di esclusiva preparazione del Laboratorio Chimico A. Bertelli di Milano ) con cui di poteva pulire e disinfettare tutte le parti del corpo,compresa la bocca,e se necessario anche l’appartamento,valorizzato da una serie di dichiarazioni di insigni primari dell’Ospedale Maggiore di Milano o di insigni Presidi Universitari di Facoltà di Medicina. .Superiore a loro avviso anche al “sapone fenicato di fabbricazione inglese”.
Seguono con grande evidenza il famoso liquore stomatico – ricostituente Ferro.China Bisleri (anche questo con un attestato di un Chirurgo primario dell’Ospedale di Milano) e dell’Acqua da tavola,gazzosa,alcalina di Nocera Umbra sempre del concessionario Felice Bisleri . Non potevano mancare le tavolette “Maggi” per fare minestre istantanee con soli 15 centesimi l’una e le “capsule brevettate d’Estratto di carne Maggi per fare squisiti brodi a soli 16 centesimi. A essi bisogna aggiungere la pubblicità di mobili della Società Anonima Cooperativa in via Volta 10 a Milano e la vendita di Seghe e Macchine per il legno dell’Ing. Ernesto Kirchner & C. di Lipsia – Sellerhausen in via Principe Umberto 34.,sempre a Milano E per le bandiere? Niente paura. Bastava rivolgersi in via Giovanni de Conca 6 , a Norma De Grandi , ricamatrice in seta e oro, specializzata in vessilli sociali.