E se invece…

di Fausto Marinetti

(Sognando un viaggio papale diverso…)

Caro Papa, se sei “padre di tutti”, non puoi non ascoltare anche lo sfogo dell’ultimo dei tuoi figli, vero?
1 – E se invece di incontrarti con 5 vittime degli abusi sessuali del clero ti fossi incontrato in uno stadio con i 5mila e più preti pedofili? Se invece di parlare di “questa terribile prova come un momento di purificazione”, avessi riconosciuto con loro le colpe istituzionali, la violazione della “Carta del fanciullo” dell’ONU che proibisce l’arruolamento e la segregazione dei minori in seminario? Se avessi ammesso che un ambiente a sesso unico e dove la sessualità è considerata peccato non può che favorire le peggiori depravazioni sessuali quali la pedofilia? Se avessi individuato nella cultura catto-pagana della corporeità la causa di tante deviazioni e ossessioni sessuofobiche? Una certa devozione mariana non contribuisce all’immaturità emozionale, trasmettendo un modello di donna asessuata, incorporea? Che cosa succederà quando il giovane prete sarà a contatto con il gregge che al 50% è femminile? Come può il celibato essere una libera scelta se il candidato non sa, di fatto, ciò a cui rinuncia ed è travolto dall’entusiasmo giovanile e dall’indottrinamento? Che ne sa della crisi di paternità, della naturale completamentarietà con l’altra “metà del cielo”, della solitudine affettiva, che lo sorprenderà più avanti? Non è temerarietà mandare allo sbaraglio dei giovani, senza “istruzioni per l’uso”, senza una maturazione umana per il controllo delle pulsioni? In certi delitti ci sono gli esecutori materiali ed i mandanti. Nel caso della pedofilia chi sono i mandanti? E’ sufficiente elaborare un regolamento più restrittivo, chiedere perdono, alleggerire le casseforti diocesane (2 miliardi di dollari), lasciando tutto il resto come prima?
Si dice che tu abbia letto, da cardinale, i resoconti di migliaia di denunce. Ma allora perché parlare di “comportamento gravemente immorale”; “questo male”; ” la dimensione e la gravità del problema”; ” il peccato d’abuso”, senza mai chiamarlo con il suo vero nome, cioè crimine, delitto, come prevede il codice civile? (Anche il card. B. Law in tribunale aveva dichiarato: “Noi credevamo che fosse un peccato, non un crimine..”). Ti sei reso conto che dei bambini/e, traditi dal rappresentante di Dio, hanno avuto la sensazione di essere violentati da Dio stesso? Una tragedia così insopportabile, che diversi hanno infierito su se stessi con il suicidio, la droga, l’alcool. Erano certi che neppure una chiesa-matrigna, cieca e sorda alla loro disperazione, avrebbe potuto restituire loro la gioia di vivere?
2- E se invece di un incontro segreto, avessi invitato nello stadio le oltre diecimila vittime dichiarate, questo fatto non avrebbe incoraggiato tutte le altre a venire allo scoperto? E se ti fossi fatto aiutare dai 5mila preti pedofili a lavare loro i piedi? E se poi avessi fatto imbandire un banchetto? Non sarebbe stato il segno più efficace della celebrazione del perdono? (Secondo certe proiezioni non c’è stadio capace di contenere le centomila vittime presunte…)
Doveroso mescolare le tue lacrime con quelle delle vittime, ma queste dichiarano che non basta piangere, ci vogliono azioni concrete, fatti nuovi. Per esempio: non premiare il card. Law con il titolo di arciprete di s. Maria maggiore; processare e destituire i vescovi responsabili della diffusione dell’infezione; ascoltare i laici, coinvolgerli nella gestione della parrocchia e dei beni ecclesiastici. Meglio ancora, tornare alle origini: i preti siano solo degli anziani di provata saggezza.
3- L’incontro con il presidente Bush fa pensare ad un Papa “americanizzato” più che globalizzato. E se invece di stringere una mano insanguinata, avessi posato con l’ultimo candidato alla pena di morte, quale brivido evangelico avrebbe invaso il mondo? E se poi avessi celebrato il “Vangelo della vita” nel braccio della morte del più grande carcere statunitense? Non è forse vero che il presentarsi sulla scena del mondo come capo di Stato non può che indurre a inevitabili quanto intollerabili compromessi? Te lo immagini un Cristo che posa sorridente con Erode o con Nerone?
4- Se il pastore chiama a raccolta solo le pecorelle che sono nel recinto; se cerca il loro plauso e applauso; se coltiva il loro servilismo, non rischia di ampliare il mito del “fuhrer religioso”? Se invece di una popolarità gonfiata ad arte, al costo di 20 dollari per gadget; se invece di accarezzare il vezzo popolare che mette sullo stesso piano rock star, politici, capi religiosi, tu avessi dato un segno profetico, celebrando nel Bronx, in una periferia, in un nosocomio, in un raduno di afro-americani? Oh la lezione del Cristo, che fa il suo ingresso trionfale a Gerusalemme in groppa ad un asinello! Che presa in giro dei generali che celebravano i loro sanguinosi trionfi entrando in città a cavallo, con i trofei degli schiavi ed i bottini di guerra! Perché presentarsi ancora con insegne imperiali, bardamenti medioevali, cui hanno rinunciato anche i capi di Stato? Viene forse sminuito lo spessore morale del Dalai Lama quando si presenta con il vestito della semplicità?
5- E’ bene ricordare le “ingiustizie sofferte dalle native popolazioni americane e da quanti dall’Africa furono portati qui come schiavi”. Ma perché non mettere il dito sulla piaga dell’american way of living, su uno stile di vita all’insegna dell’usa-e-getta, che diventa il modello di ogni popolo? Non una parola sull’inquinamento delle culture minori, sulle nuove invasioni hollywoodiane, i fast food, le armi personali, lo “spionaggio celeste”, la tortura, le guerre stellari, ecc.
6- Se Cristo afferma di non essere venuto per i sani, ma per i malati, perché non incontrare drogati, carcerati, malati terminali, prostitute, aspiranti suicidi, gay e quant’altro? E se invece di chierici, vescovi e cardinali (non li incontri tutti i momenti nei sacri palazzi?), avessi riservato un incontro ufficiale alle madri, i cui figli sono stati uccisi in guerra? E se avessi ascoltato le donne, le ragazze madri, le vedove per sentire il loro parere su contraccettivi, staminali, feti prematuri, ecc.? Tu, professore e gran teologo, saprai tutto, ma non saprai cosa vuol dire essere donna e madre, vero? Ah, la mania clericale di predicare, insegnare, far piovere la “verità” dall’alto! Ma se non si ascolta, se non si accoglie il tormento degli altri, se non si condivide, come sarà possibile dare delle risposte ai disperati e ai perduti?
7 – Se all’ONU invece di richiamare le nazioni ai loro doveri, avessi chiesto perdono per aver imbavagliato tanti teologi, interrotto il dialogo, offeso le altre religioni, dichiarandole incapaci di salvezza? Forse che il Cristo è geloso, si vergogna di farsi aiutare, nel suo lavoro salvifico, da Budda, Muhammad, Gandhi, Luther King? Si parla di trionfo papale nel palazzo di vetro, ma fame e Nord/Sud ci sono andati stretti nel discorso ufficiale. Sei forse un papa filoccidentale, quasi sordo-muto per i popoli senza voce?
8- E se tu sapessi cosa vuol dire disperarsi per non poter dare da mangiare ai figli, non avresti detto una parola chiara a chi si dice cattolico e possiede capitali tali da finanziare anche il viaggio papale? (4 cittadini americani – Bill Gates, Paul Allen, Warren Buffet e Larry Eleison – detengono il PIL di 42 paesi poveri con una popolazione di 600 milioni di abitanti)? Come può il “padre di tutti” ignorare che 50 milioni di americani sono a rischio impoverimento? Proprio nel palazzo di vetro il segretario generale aveva invitato le nazioni ad arrestare l’aumento del prezzo dei generi alimentari di circa il 40% in un anno ([1]), che produrrà un vero «silenzioso omicidio di massa» (Jean Ziegler). “Più di tre miliardi di persone sono condannate ad una morte prematura. Lunedì 26 marzo la sinistra idea di trasformare gli alimenti in combustibile è stata definitivamente fissata come linea economica della politica estera statunitense” (Fidel Castro).
9- E se invece di esaltare ancora una volta la carità, avessi detto che i problemi si risolvono con la giustizia e con cambiamenti strutturali? Come esorti medici, infermieri e farmacisti a fare obiezione di coscienza contro tutto ciò che si oppone al “Vangelo della vita”, perché non inviti ad obiettare contro le guerre preventive, i bombardamenti all’uranio impoverito, le bombe intelligenti, i morti civili (che i generali chiamano danni collaterali), i profughi (5 milioni), i mutilati (4 milioni), le vedove e gli orfani, i 12 milioni di senzatetto, i 12 milioni di traumatizzati, i 7/8 milioni di bambini di strada in America Latina?
10- Se a Ground Zero non ti fossi limitato a pregare, ma avessi richiamato una nazione onnipotente al rischio di essere erede della cultura del super-popolo, di una “nuova razza ariana”, che tanta strage ha fatto? Non pesa su un terzo dei cattolici americani (60 milioni) la responsabilità di essere la nazione più armata (750 basi militari nel mondo), più arricchita, più sfruttatrice, più bellicosa del mondo?
Forse gli ingenui siamo noi, che pretendiamo, da un papa-professore, di parlare più da “padre”, che da cattedratico, più con segni efficaci, che con raziocini astratti?(www.ildialogo.org)

Tuo indegno figlio

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Note
[1] Sono scoppiate “sommosse del pane” in Camerun, Egitto, Burkina Faso. Negli ultimi anni la domanda di cibo è cresciuta dell’8%, il prezzo è aumentato del 50%. E’ la globalizzazione dei morti di fame. Secondo l’ONU, circa 4 miliardi vivono sotto il limite di sopravvivenza: 2 miliardi e 800 milioni dispone di 60 dollari mensili; 1 miliardo e 200 milioni di 30 dollari; un miliardo gli analfabeti (tre quarti sono donne; 27 milioni vivono in situazione di schiavitù; 200 milioni per il commercio sessuale; Nel mondo ogni anno muoiono di fame da 5 a 20 milioni di persone. Secondo il World Food Programme (2001), sul pianeta c’è cibo sufficiente per l’intera popolazione mondiale. Ma nonostante ciò la fame affligge ancora una persona su sette. In Europa e Stati Uniti si spendono 17 miliardi di euro per gli animali domestici. Ne bastano 13 per garantire salute e alimentazione in tutto il mondo.

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