Dunque, il dado è tratto

Il Corriere di Tunisi

Dunque, il dado è tratto. Silvio Berlusconi e la sua CDL, con il
determinante aiuto della Lega Nord, ha il gravoso compito di
governare l'Italia. Il momento non è facile, ma la governabilità
nonchè la sua maggioranza sono massiccie sia alla Camera che al
Senato.
Il problema semmai, sarà quello di mantenere le promesse fatte
agli elettori, e non sono nè poche nè di poco conto. Perlomeno
per attuarle, il futuro capo del governo non sarà continuamente
intralciato dai suoi alleati, come lo fu Romano Prodi che non riuscì
a portare a termine la sua travagliata vittoria del 2006.
Abbiamo ascoltato e letto con attenzione i programmi elettorali,
abbiamo sentito e condividiamo le precedenze assolute: sparizione
della spazzutura nel Napoletano, rilancio italiano dell'Alitalia,
soppressione dell'ICI per la prima casa, aumento delle pensioni
minime, soppressione del bollo auto, riduzione della tasse,
infrastrutture, ponte sullo stretto di Messina, ecc, ecc… (Purtroppo
abbiamo letto in merito a Messina sul “Corriere della Sera”, un
articolo sui barraccati e le baracche tutt'ora esistenti dopo il terremoto
del 1906!! È stato impressionante rendersi ancora conto di
quanto tra il dire e il fare ci sia di mezzo il mare, e quanto sia
quest'ultimo immenso…)
Da queste colonne, abbiamo sempre augurato buon lavoro e
soprattutto possibilità di governare a chi ha l'arduo compito di
farlo, lo facciamo quindi con chiarezza e sincerità al “Premier
Berlusconi” ed alla sua futura squadra. Al partito democratico
ed a Walter Veltroni, nonchè a Ferdinando Casini, chiediamo
un'opposisione intelligente e costruttiva, anch'essa consona alle
promesse fatte. L'idea del governo ombra rientra, a nostro avviso,
in questa opzione intelligente. Eravano il n° 6 dell'economia
mondiale, abbiamo perso un grande numero di posti e siamo penosamente
andati molto indietro. È più che mai il momento di rimboccarsi
le maniche e rimuovere tanta spazzatura e tanto ritardo.
Ci sia consentito di chiedere di mettere il punto fine alla campagna
elettorale iniziata nel 2006 e di fatto cessata (lo speriamo)
nel 2008, ed ai responsabili di maggioranza ed opposisione di occuparsi
dell'interesse generale. Sembra retorico ma non lo è, trattasi
che si voglia o no di semplice auspicio e soprattutto di soppravvivenza
della nazione italica nell'Europa e nel mondo.
Gli Italiani all'estero hanno votato per la seconda volta. Gli
eletti si suddividono tra CDL e PD, ma non sono più determinanti,
è certamente un bene. Dovranno così dedicarsi, come è loro compito,
a seguire i problemi dei loro elettori, anche se la questione
del voto per corrispondenza e delle aree geografiche va, secondo
noi, attentamente rivista. Una correzione importante potrà essere
fatta dal CGIE, normale cinghia di trasmissione tra Italiani nel
Mondo, eletti all'estero nel Parlamento italiano, e soprattutto dalla
struttura iniziale, e cioè dai COMITES siano essi eletti o nominati.
Ovviamente torneremo in argomento, così come continueremo
a parlare dell'associazionismo e di vita collettiva, qui alquanto
attiva ma tutt'ora impregnata dall'egoismo e dalla cultura del proprio
orticello.

Lascia un commento

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: