ECCO LE BUGIE DI ALEMANNO SULLE 20 MILA ESPULSIONI

Massimo Brutti, capolista del Pd al Comune di Roma

“L'insistere dell’on.Alemanno sull’espulsione di 20 mila stranieri condannati che si trovano a Roma è demagogico e del tutto infondato per almeno tre ragioni”, afferma Massimo Brutti, capolista del Pd al Comune di Roma.
“Innanzitutto – spiega – il Sindaco non ha potere di disporre l’espulsione di stranieri (sia pur a titolo di misura alternativa o sostitutiva della pena detentiva), poichè esso compete al Prefetto e in alcuni casi al Ministro dell’Interno”.
“In secondo luogo – continua Brutti – non si capisce sulla base di quali dati Alemanno affermi che nella nostra città vi sono 20 mila stranieri condannati. Infatti, nelle carceri romane vi sono in realtà 630 stranieri condannati (dati aggiornati al 31.3.2008). Quelli invece detenuti in attesa di giudizio (e come tali presunti innocenti) sono 554 e comunque costoro non sono espellibili a titolo di misura alternativa alla pena detentiva. Per attuare l'espulsione infatti è necessaria una sentenza di condanna definitiva”.
“Inoltre – aggiunge il capolista del Pd – per capire quanto infondati siano i dati che Alemanno fornisce, basta considerare che anche durante il governo Berlusconi, le espulsioni di cittadini non comunitari non hanno mai superato il numero di 18-19 mila per anno e su tutto il territorio nazionale. Se poi si considera che la maggior parte (circa 8000) di queste espulsioni riguardavano cittadini romeni (dato 2006, quando ancora la Romania non apparteneva alla UE), si capisce come il dato citato da Alemanno sia privo di qualsiasi fondamento. Va infine considerato che l’espulsione a titolo di misura sostitutiva non può essere disposta per i condannati per reati di criminalità organizzata o per i delitti previsti dal testo unico immigrazione, puniti con pena superiore a 2 anni. Poiché in genere sono proprio questi i reati per cui è maggiore il numero di condanne, è evidente come la dichiarazione di Alemanno appare fuori dalla realtà e insensata. Ma allora di quali espulsioni parla? Chi dovrebbe deciderle? E' evidente che il candidato a sindaco della destra non conosce nè le leggi italiane nè la situazione concreta a Roma e non può quindi aspirare a governare questa città”.
“In ultimo – conclude Brutti – per quanto riguarda gli accordi di riammissione che sono indispensabili per rendere più spedite ed efficaci le espulsioni bisogna ricordare che il governo di centrodestra, i ministri dell'Interno Scajola e Pisanu, ha rallentato fortemente l'azione diplomatica e l'impegno su questo terreno. Occorre un rilancio. Dopo le elezioni, quando governeremo Roma, proseguiremo e intensificheremo l'azione già avviata dal sindaco Veltroni perchè il governo nazionale intervenga con misure serie e rigorose contro gli stranieri, anche cittadini dell'Unione europea, che mettono a rischio la sicuirezza pubblica. Le norme di legge varate nei mesi scorsi hanno già determinato, come è attestato dalle autorità di polizia, una diminuzione dei reati a Roma. La sicurezza non si garantisce con proclami scomposti e inattuabili quali quelli che la destra continua a lanciare a Roma, ma lavorando concretamente per rafforzare il controllo del territorio, la vita civile nei quartieri, la protezione dei cittadini, dei negozi, delle attività economiche che sono cresciute a Roma e che hanno bisogno di legalità per svilupparsi ulteriormente e contribuire al benessere della città.

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