RIFLESSIONI PRIMA DEL VOTO

La mia campagna elettorale

Desidero innanzitutto ringraziare di cuore i miei fratelli di emigrazione che mi concederanno la loro fiducia.
Ogni loro voto e’ un impegno personale che mi assumo nei loro confronti.

E’ un onore essere stato scelto come candidato per rappresentare i “wants and needs” della mia gente che Pierferdinando Casini ha voluto concedermi per rappresentare nell’America Settentrionale e Centrale i valori del nostro glorioso “scudo crociato” dell’UDC, che mai come oggi sono validi e attuali all’estero come in Italia.
Ho svolto la mia campagna elettorale in nome e per conto dei principi che hanno sempre distinto e accompagnato la nostra emigrazione nella diaspora che e’ iniziata alla fine dell’800: le nostre tradizioni culturali, familiari e cattoliche.
La mia azione politica per le nostre comunita’, basata sull'esperienza quarantennale di emigrante partito da zero, si e' caratterizzata nel proporre alla gente la priorita' dell'esigenza di contare, di sentirsi parte di una stessa societa’ nazionale, per un Sistema Italia allargato alla partecipazione e integrazione fra gli italiani all’estero e quelli in Patria.
Ho raccolto, nei due anni in cui ho “fatto politica” e in questa entusiasmante campagna elettorale, la sensazione che la nostra gente vuole sopratutto un nuovo rapporto con la Madre Patria, vuole voltare per sempre la pagina dell’emigrazione con la valigia di cartone, che ha costretto generazioni che hanno “dovuto non voluto” lasciare le proprie origini per farsi nuove vite all’estero.
Il 13 aprile potra' nascere dalle urne questo nuovo capitolo della storia dell'emigrazione italiana, se gli eletti sapranno rappresentare le aspirazioni del mondo degli italiani all'estero per un “new deal”, una nuova Italia allargata con i milioni di suoi cittadini che vivono lontano, che sapra' fronteggiare le sfide del ventunesimo secolo con una marcia in piu': NOI!

Gli altri

I miei concorrenti di destra e di sinistra scimmiottando la politica nazionale hanno cercato invece di “vendere” agli elettori una serie di promesse che non rispondono all’esigenza “politica primaria” della nostra emigrazione, che e’ diventata per la prima volta nella sua storia ormai secolare, protagonista in Patria, con la sua presenza nell’assise primaria della democrazia: “Il Parlamento”.
Colorando politicamente il nostro voto hanno, secondo il mio parere, svilito il valore e il significato della nostra presenza politica nelle Istituzioni e nel Paese reale e, come si e’ visto nei due anni della XV legislatura, in questa maniera non si ottiene nulla per la nostra gente!
Non a caso ho proposto da sempre, e ripetuto pubblicamente anche nelle due Tribune Elettorali della RAI a cui ho avuto l’onore di partecipare, che i diciotto eletti devono formare un gruppo unico per proporre le iniziative legislative per gli italiani all’estero, se vogliamo portare a casa risultati.

La par condicio

Ultima considerazione, ma estremanente importante perche’ entra nel merito della lealta’ e correttezza democratica, si riferisce a due episodi che hanno adombrato la campagna elettorale nella nostra circoscrizione, che ho denunciato pubblicamente.
Il primo addirittura risale al 10 marzo e coinvolge il Sen. Turano del PD con una sua pubblicita’ telefonica ingannevole perche’ sembrava una comunicazione di servizio dei Consolati e chiamava in inglese il PD “democratic party” all’americana, con una traduzione politica fuorviante e falsa per l’ascoltatore.
Il secondo e’ ancora scandalosamente presente nelle circoscrizione, oggetto di un mio esposto all’Ambasciatore Castellaneta e al Ministro degli Esteri D’Alema, che riguarda la pubblicita’ abusiva fatta dai candidati alla Camera Sossi e al Senato Sorriso del PDL sul notiziario ufficiale “Comites Informa” del Comites di Miami che deve essere istituzionalmente super partes (come quello encomiabile del Comites di Los Angeles).
Questi due episodi hanno negativamente caratterizzato la campagna elettorale, ma gli elettori, gli italiani all’estero che voteranno perche’ credono nel valore della nostra presenza politica in Italia, sono sicuro sapranno punire gli abusi di questi signori che hanno infamato l’onesto lavoro di tanti candidati in questa storica campagna elettorale, e offeso la credibilita' del nostro voto.

Massimo Seracini
Candidato al Senato – UDC –Casini Presidente
America Settentrionale e Centrale

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