TROPPA POLITICA, GENERA L’ANTIPOLICA …

Riforme Costituzionali

Un Paese ingovernabile e’ piu’ facile da governare ! Sembrerebbe un’ antitesi, una contraddizione ma non lo e’. In un paese in ottima salute, il legislatore troverebbe piu’ difficolta’ nel mantenere o migliorare lo standard e status sociale Invece in un paese come l’Italia ( non sono io a dirlo ma i politici italiani ) in rovina, sul precipizio, semicomatoso, non ha niente da perdere: scarica il tutto al governo precedente, come e’ avvenuto storicamente negli ultimi decenni. Questo principio, spiegherebbe la posizione negativa dei due partiti maggiori su di un governo di larghe intese, la quale li metterebbe a nudo. Anche se in effetti non si tratterebbe di larghe intese ma di un intesa bipartisan, circoscritta ai due partiti maggiori. Un governo di larghe intese, intento alle riforme costituzionali, dovrebbe comprendere tutte le forze politiche, rispecchiando le scelte indicate dagli elettori, prescindendo dai risultati elettorali.

La politica: la madre di tutti i conflitti !

Laddove c’e’ politica ci sono conflitti di interessi. Non e’ bastata una legge sulla par-condicio mediatica che tra l’ altro nessun politico rispettera’ mai e si capisce perfettamente perche’ il PdL la vorrebbe abolire. Un ulteriore riforma, ridimensionerebbe di piu’ il potere populista di alcuni personaggi che mirano al culto della personalita’. Ultimo caso quello di Giuliano Ferrara dal giornalismo al potere politico.
L’alternativa quale potrebbe essere :
(1) Abolire le candidature multiple;
(2) Fuori la politica dai media;
(3) Andare verso un sistema presidenzialista con sistema elettorale proporzionale senza nessun sbarramento. In altre parole un ritorno al vecchio sistema preferenziale.
Chi si candida in una circoscrizione, svolge la sua campagna elettorale esclusivamente in essa. Limitare equamente lo spazio televisivo a tutte le forze politiche e candidati alla presidenza del consiglio, tramite messaggi gratuiti autogestiti come gia’ avviene. Ritornare nelle piazze a contatto diretto con il cittadino. Siamo tutti un pochino stufi di troppa politica in tv . Troppi salottini politici potrebbe avere un effetto controproducente. Altro che meno male che Silvio c’e’, ce n’e’ un po’ di troppo: “IL tutto prestabilito con le liste bloccate e con i mezzi di informazioni che in un decennio sono passati dal quarto al secondo potere, secondi solo al potere legislativo, sta allontanando ancor di piu’ il cittadino dalla politica”. Personalmente e da un punto di vista del tutto non allineato, trovo i salottini politici politicamente “ pilotati”, stressanti, noiosi, monotoni, retorici, troppo politichesi, superficiali, non veritieri, politicamente scorretti. Occorre inoltre per un rapporto piu’ diretto tra eletto-elettore e al cospetto di psedo-primarie, costituire in ogni circoscrizione sia all’ estero sia in madre patria, delle assemblee partitiche o associative, con il compito di scegliere i candidati e di monitorarli durante le loro funzioni rappresentative. Ridare la politica e la sovranita’ costituzionale al cittadino. Il parlamentare non dovrebbe mai dimenticare che rappresenta costituzionalmente il popolo sovrano. La mia sara’ anche una “ricetta” semplicistica e demagogica ma e’ senz’altro: politicamente corretta.

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