Il presidente francese Nicolas Sarkozy non ha escluso la possibilità di disertare la cerimonia di apertura dei Giochi olimpici per il modo in cui la Cina ha affrontato i disordini in Tibet.
In una conferenza stampa congiunta con il primo ministro britannico Gordon Brown, Sarkozy ha detto che la decisione se andare o meno dipende da come evolverà la situazione in Tibet e dalle consultazione con gli altri paesi europei.
“Siamo rimasti scioccati da ciò che è accaduto in Tibet e ciascuno di noi ha espresso la propria preoccupazione, ognuno a suo modo”, ha detto Sarkozy ai giornalisti, riferendosi a se stesso e a Brown.
La rivolta in Tibet è iniziata con pacifiche marce di monaci buddhisti a Lhasa oltre due settimane fa e nel giro di qualche giorno sono scoppiati gli scontri in cui immigrati cinesi non tibetani sono stati attaccati e le loro proprietà bruciate, scatenando la repressione.
La Cina dice che rivoltosi tibetani hanno ucciso 19 persone, mentre il governo tibetano in esilio parla di 140 morti a Lhasa e in altri luoghi, perlopiù tibetani vittime delle forze di sicurezza.
Sarkozy, il cui paese assumerà la presidenza di turno della Ue a luglio, ha ribadito il suo appello a Pechino perché intavoli colloqui con il leader spirituale tibetano in esilio, il Dalai Lama.
“Entrambi pensiamo che l'unica soluzione sia la ripresa del dialogo tra le autorità cinesi e il Dalai Lama nel quadro del rispetto dell'integrità territoriale cinese”, ha detto il presidente francese.
Sarkozy aveva detto martedì che tutte le opzioni rimangono aperte, riguardo al possibile boicottaggio della cerimonia di apertura dei Giochi.
“Sarò il presidente dell'Unione (europea) quando ci sarà la cerimonia di apertura. Devo perciò sapere quello che gli altri pensano prima di prendere una posizione circa il partecipare o meno alla cerimonia”, ha detto oggi il presidente.
Interpellato da Reuters, il portavoce del ministero degli Esteri italiano, Pasquale Ferrara, ha detto che sarebbe importante che tutti i paesi dell'Unione europea adottino una linea comune sulla presenza delle autorità alla cerimonia di apertura, ma non ha voluto esprimersi sulla posizione del governo uscente al riguardo.
A differenza di Sarkozy, Brown ha detto che incontrerà il Dalai Lama a maggio, in una mossa che rischia di irritare Pechino. Ma il governo di Londra — la città che ospiterà i Giochi successivi del 2012 — ha già annunciato che parteciperà sia alle Olimpiadi di Pechino che alla sua cerimonia di apertura.