LETTERA AI GIOVANI
Salve, ragazzi!
Vi hanno cacciato proprio in una brutta situazione!
Orientamenti ed esempi , da tempo attivi e quasi mai respinti, vi hanno propinato in varie forme e da ogni parte ozio, ignoranza, violenza ed anche propaganda spacciata per informazione!
Di mode e di novità, che non portano bene, non solo voi giovani siete vittime!
Non perdete tempo nella ricerca delle cause: è roba che già interessa la storia!
I problemi, purtroppo, sono soprattutto vostri e sono veri.
E’ aperta la via che porta ad essere, uomini e donne, cittadini capaci di badare a se stessi, di curare i diritti e di fare i doveri.
Vi serve ed è utile la scuola che è meno gravosa di quanto credete, è più interessante e piacevole di quanto faticate a riconoscere: consiglia pure sport e svago!
Vagliate lacune, difetti e vizi vostri, per porvi rimedio!
Il principio del reciproco aiuto per generale miglioramento fa al caso vostro.
Non una minoranza di voi, ma la maggioranza di voi ha di che preoccuparsi.
Quasi tutti avete bisogno di aiuto, di sostegno, di soccorso.
Accomunati dalle stesse necessità, non vi resta che unire tutte le vostre forze, piccole e grandi che siano, per affrontare nelle migliori condizioni le difficoltà e superarle.
Date addio al bullismo, all’esibizionismo, alle non encomiabili abitudini!
Smaliziatevi!
Evitate le trappole della droga, del fumo, dell’alcool e di altri veleni, che fanno male, molto male.
Potete fare bene tutto ciò che fanno gli altri, se non sbagliate approccio.
Singolarmente, a proprio gusto e scelta, ordinatevi prima nella persona, dal vestimento al comportamento, e poi nelle idee ed infine passate all’azione. Rinunciate pure a qualcosa suggeritavi come da non perdere!
Rispettatevi l’un l’altro, rispettate e fate rispettare i meno dotati.
Al lavoro, infine!
Uno alla volta elencate agli altri della stessa classe i vostri problemi scolastici ed anche non scolastici.
Chi può intervenire si faccia avanti.
I problemi così, uno per uno, dal singolo si estendono a tutti gli altri.
I bravi si preoccupino solo di far venire fuori le qualità dell’amico in difficoltà.
Già i primi incontri di lavoro evidenzieranno progresso e fiducia dei meno preparati e lo spirito di fratellanza che accomuna tutti nello stesso progetto: essere migliori.
Imparate pure arti, professioni e mestieri, fonti di guadagno e garanzie di libertà.
Con i fatti dimostrate di essere meno ragazzi di quanto si voglia far credere.
Siate la fiducia nel domani.
Dateci sotto! Tutti di prim’ordine, singoli e collettivi!