Italiano, nel tuo interesse, vota!

di Mauro Montanari

È quasi un numero elettorale, questo del Corriere d’Italia che esce ora, con relativo anticipo sul piano editoriale (e ce ne scusiamo con i collaboratori sul territorio).
Abbiamo modificato la chiusura redazionale per essere nelle case all’incirca in concomitanza con le schede elettorali in arrivo dai consolati. In modo che i lettori-elettori si possano rendere conto di chi sono i candidati, molti dei quali, appunto, presentati in questa e nelle pagine che seguono.
Abbiamo dato spazio a tutti coloro che ce lo hanno chiesto, in un modo o nell’altro. Alcuni hanno acquistato inserzioni, ad altri abbiamo fatto interviste, con altri ancora abbiamo girato video visibili sul nostro portale internet; di altri, infine, abbiamo pubblicato i comunicati.
Insomma, abbiamo fatto quello che era possibile per dare visibilità a quanti ritenevano importante averla attraverso di noi, senza guardare a destra o a sinistra, alle simpatie o alle antipatie. E se qualche simpatia o qualche antipatia, nonostante tutto, traspare, ce ne scusiamo ancora.
Anche a costo di rendere questo numero del giornale perfino troppo mirato alle elezioni per il parlamento italiano, abbiamo voluto sottolineare l’importanza del voto. Perché, stranamente, gli italiani sembrano essere uno dei pochi popoli europei che non hanno capito ancora del tutto che solo chi vota conta.
Sia sul piano del parlamento italiano, appunto, sia sul piano dei comuni tedeschi. Basti pensare che ci sono grandi città in Germania, come Francoforte, i cui sindaci e le cui maggioranze potrebbero essere indirettamente indicati dalla nostra comunità. Se votasse, appunto. Nelle ultime elezioni comunali a Francoforte hanno votato solo circa il 10% degli italiani residenti.
In questi giorni però si vota per il parlamento italiano. Dicevamo che il presente numero del giornale arriva nelle case in concomitanza con le schede inviate dai consolati. Le schede devono essere compilate e rispedite per posta ai consolati stessi, in modo che arrivino a destinazione entro il 10 aprile.
All’interno del giornale troverete le istruzioni che l’ambasciata ha rilasciato. Vogliamo ricordare solo che è illegale dare o -peggio- vendere ad altri la propria scheda. È illegale farsela compilare da altri.
Il voto deve rimanere segreto; quello della segretezza è un diritto ma anche un dovere del cittadino, quindi diffidate di coloro che, dicendo di volervi aiutare, cercano di compilare la scheda al vostro posto. E che il voto buon prò ci faccia!

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