Luca Neri, luca_neri_4@hotmail.com
Gentile Severgnini,
il problema della sicurezza è molto sentito nel nostro Paese nonostante, statistiche alla mano, i crimini più gravi stiano calando da molto tempo. Il nostro Paese non è certo gli Stati Uniti, dove è detenuto il 25% della popolazione carceraria mondiale e il numero di crimini violenti è ampiamente superiore a quello italiano. Il mercato della sicurezza è in rapida ascesa. Ci si sente insicuri e in balia dei criminali. Lo Stato non ci tutela. Si ha la vaga impressione che il criminale di turno abbia la certezza di farla franca. Il governo Prodi è stato ampiamente criticato per non aver aumentato i fondi per le forze dell'ordine che lamentano da anni scarsità di risorse economiche per il contrasto del crimine, stipendi da fame, organici all'osso.
Qualche tempo fa il cugino americano della mia fidanzata in visita in Italia ci disse un po' sorpreso: «Ma quanti poliziotti avete in Italia». A mia volta esterefatto per questa inettesa costatazione mi sono andato a guardare un po' di numeri. Il dato è scioccante. Tra i paesi dell'Oecd l'Italia è seconda solo agli Stati Uniti per numero assoluto di addetti delle forze dell'ordine (260 mila in Italia contro i 280 mila americani). Con il particolare che la popolazione americana è quasi sei volte più numerosa di quella italiana. Ma guarda tu dove uno deve trovare gli sprechi, verrebbe da dire. E' certo che se dividiamo la torta tra tutte queste bocche, di soldi non ce n'è più per nessuno. Insomma, mica tanto giustificato il biasimo per il povero Prodi. E poi penso ai leghisti che hanno voluto anche la loro polizia locale. Ma non sarebbe meglio usare appieno il personale che già ora affolla gli organici delle forze dell'ordine (magari chiudendo qualche caserma inutile in paesini sperduti)?
Luca Neri, luca_neri_4@hotmail.com