Franco Narducci, capolista per il Partito Democratico nella ripartizione Europa, unendosi all’appello dei “Trentatré” scienziati e ricercatori italiani, tra cui Rita Levi Montalcini e Margherita Hack, ha duramente stigmatizzato l’atteggiamento di trascuratezza di buona parte dei candidati, attenti solo alla presenza televisiva e assolutamente incuranti dei problemi della scienza e della ricerca: “Sembra che quasi tutti i candidati al Parlamento, e tutti quelli della destra, abbiano totalmente dimenticato l’importanza della Ricerca Scientifica e Tecnologica per lo sviluppo dell’Italia. Già l’uscita dell’Italia dal Progetto Genoma per mancanza di fondi fu un errore che ci costerà carissimo, così come la nessuna attenzione dedicata ai nostri ricercatori, scienziati e ingegneri all’estero ci sta portando al paradosso di avere contemporaneamente emigrazione di “cervelli” italiani qualificatissimi e “richiesta di immigrazione” di “cervelli “ stranieri in presenza di una situazione di sottooccupazione e precarietà quasi totale degli italiani. E’ indispensabile costruire una “rete” finanziaria e normativa che faciliti l’uscita e il rientro dei nostri ricercatori da e verso l’estero, compensando le barriere all’uscita e al rientro oggi insuperabili, salvo che per i parenti di…”.
“E’ indispensabile – ha continuato Narducci – stanziare maggiori risorse per creare una rete tra la nostra comunità scientifica all’estero e i nostri centri di ricerca in Italia affinché si inneschi, finalmente, quel circuito sinergico di cui, da tempo all’estero, si invoca l’effettivo funzionamento”.
“Nonostante le migliori ipotesi e intenzioni – ha precisato Franco Narducci – il problema nodale per lo sviluppo e le prospettive del nostro Paese nel breve e medio periodo non trovano sbocco se non si arriverà a raddoppiare la percentuale del PIL dedicata alla ricerca in Italia per rendere il nostro Paese competitivo nel mondo”. In questa ottica l’on. Narducci ha evidenziato, poi, le decisioni assunte dal Governo Prodi con la legge di riordino degli Enti di ricerca, il riconoscimento dell’autonomia statutaria per una ricerca libera e indipendente nonché la creazione del fondo
( FIRST ) per i progetti di ricerca di interesse nazionale.
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