GOVERNO ED OPPOSIZIONE EQUIVALE A VERA DEMOCRAZIA

Boston

Capolista de LA DESTRA – FIAMMA TRICOLORE, candidato alla Camera dei Deputati del Parlamento Italiano: (Ripartizione Nord e Centro America) –

Nel prossimo mese e per l’esattezza nei giorni 13 e 14 aprile 2008, si vota in Italia, quindi i cittadini italiani che votano e sono residenti all’estero, si raccomanda la spedizione via posta entro il 3 aprile la scheda relativa al voto, direttamente al Consolato della Vostra circoscrizione.. Una secona raccomandazione a tutti coloro che hanno il diritto a esprimere il loro voto, ma per esercitarlo hanno il dovere civico a non disertare le urne, ma al contrario compiere il rituale gesto democratico. In Italia, una nazione definita a regime democratico, si puo’ protestare, criticare e non condividere linee politiche, ma l’elettorato per fortuna non e’ stato mai minacciato. Come e’ vero che l’esercizio di voto agli italiani all’estero,mi sia concesso di affermare che soltanto l’On. Mirko Tremaglia, ha tutto il merito di averlo risolto. Credo non sara’ dimenticato dagli italiani che vivono all’estero, un riconoscimento sincero all’On. Tremaglia, come il padre del voto per gli Italiani nel Mondo. E bene che le nuove generazioni sappiano che i loro padri, nonni e bisnonni partirono in cerca di fortuna lasciando ampio spazio a coloro piu’ fortunati ed ancorati nella loro terra natia; questo esodo compiuto volontariamento, fu il piu’ nobile gesto di italianita’ che accompagno’ l’emigrante italiano a un lungo periodo di sofferenza, umiliazione e quant’altro. La storia dell’emigrazione italiana non si deve e non si dovra’ mai dimenticarla: (gli emigranti italiani di tutte le Regioni prevalentemente quelle meridionali), che da piu’ di un secolo approdarono nelle nuove terre per ricominciare tutto da capo.
Con tutto quello che sta succedendo in questo campagna elettorale in Italia ed all’estero, mi auguro toni civili e moderati. Non puo’ che essere incantesimo, l’avere generato segnali magici ai due protagonisti: il lupo e cappuccetto rosso che a differenza della favola originale descritta ai bimbi d’Italia, percepisco l’inizio di un idillio, modellato con nuove strategie e con naturalezza adottata dai ruoli di due leaders piu’ quotati (di cui uno del PDL e l’altro del PD), piu’ che stabilire a chi sara’ assegnato lo scettro del potere, mi chiedo chi alla data del 14 aprile potra’ veramente sorridere e chi invece dovra’ curarsi le ferite per non avere adottate le adeguate strategie con l’obiettivo di staccare il rivale con notevole vantaggio a favore del proprio partito. I due rivali interpretano la tenzone come se fosse una gara silenziosa a tratti scoppiettante, e stranamente controllata con garbo, talvolta anche teatrale, forse’ sognano lo stile, di quello che furono le buone maniere quando regnava la galanteria. Sara’ cosi’ davvero per tutta la durata della campagna elettorale ?
Sono convinto che gli addetti ai lavori, avvertono una silenziosa calma e non solo, ma una possibile tregua politica, con le probabili larghe intese fra i due partiti maggiori. C’e’ d’aspettarsi che una volta riaperto Montecitorio e Palazzo Madama si accorderanno per varare con rapidita’ quelle riforme che non sono mai state affrontate da anni. Chi avra’ l’onore di presiedere il governo, spero non abbia l’idea di accordarsi con il classico compromesso politico, che toglierebbe spazio alla democrazia, con l’obiettivo di esercire il potere avvalendosi di un governo forte per gestire meglio le problematiche legate alle riforme che all’Italia servono con urgenza, ma percepisco anche il pericolo di un’emarginazione della politica moderata espressa dai partiti, soprattutto quelli piu’ piccoli e storici, se non dovessero raggiungere la soglia del 4% come richiesto dalla vigente legge elettorale,e qualora non si verificassero le qualificazioni di altri partiti strutturalmente piu’ piccoli, come alcuni ipotizzano ci troveremmo con uno scenario al di la’ di ogni schema politico. Quando due partiti piu’ forti deci- dessero di concludere un’ accordo, sara’ logico immaginare un governo piu’ predisposto a neutralizzare l’opposizio-ne con il rischio di avere un parlamento poco efficacie e carente nell’impostazione per sviluppare una buona politica interna ed estera italiana. Come e’ vero che sono convinto, che in questo periodo storico, l’Italia deve o dovra’ avere un governo forte ed allo stesso tempo accompagnato da un’ opposizione con la consapevolezza di bilanciare il potere delegato all’esecutivo, obbligandolo a percorrere lungo i binari delineati da una corretta democrazia.

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