Sulla chiusura della sede consolare ad Esch-Eur-Alzette

Il Ministero degli Esteri ha deciso di chiudere il Consolato italiano a Esch-Eur-Alzette (Lussemburgo). Tale sede, con un’utenza di circa 25000 Italiani, si trovava presso “la Casa d’Italia”. Arnold Cassola, deputato uscente nella presente legislatura e candidato in Europa nella lista “La Sinistra – l’Arcobaleno”, ha espresso il suo rammarico per tale decisione.
Com’è noto, questo edificio aveva un grande valore simbolico per gli Italiani: “Casa d’Italia” era stata regalata dalla comunità degli emigrati italiani dopo la fine della seconda guerra mondiale allo Stato italiano.

Cassola ha concluso che il Ministero degli Affari Esteri dovrebbe procedere in modo molto più cauto alla razionalizzazione della rete consolare.

“C’è bisogno di stanziare più fondi per le nostre strutture all’estero, senza farne solo una questione economica” – ha detto Cassola – “In casi come questo occorre tenere conto della storia e della tradizione dell'emigrazione italiana.
“Non si può trascurare il percorso storico solo per risparmiare” ha concluso Arnold Cassola (Sinistra arcobaleno).

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