Salvatore Albelice, dal cuore della Sicilia al Belgio

Il suo impegno per gli italiani nel mondo

Ufficiale la candidatura del Presidente degli Azzurri nel
Mondo Belgio alla Camera, nella Circoscrizione Europa, tra
le fila del PDL

Un Italiano per gli Italiani nel Mondo. Passione,
entusiasmo, voglia di riportare la politica agli antichi
valori, di contribuire a ridare credito ad un Paese che
soprattutto agli occhi dei connazionali all'Estero, di
recente, ha perso molto del suo splendore e della sua
credibilità. Salvatore Albelice, 53 anni, siciliano della
provincia di Catania, dal cuore della sud e dell'Isola, al
Belgio, dove vive dal 1989. Un cittadino italiano all'estero
come tanti, ama definirsi lui, con l'umiltà che lo
contraddistingue, Imprenditore, direttore del mensile Ora
Italia (www.oraitalia.eu), Presidente della Delegazione
Azzurri nel Mondo Belgio dal 2005, fondatore anche di Media
Italia Belgio (www.mediaitaliabelgio.eu), l'associazione che
raggruppa i media italiani in loco. Albelice per la seconda
volta è candidato come deputato nella Circoscrizione
Europa, alla Camera, tra le file del Popolo delle Libertà.
«Non posso che essere orgoglioso della proposta che mi è
stata fatta e la porterò avanti, durante questa campagna,
dice Albelice, con lo spirito di sacrificio che mi ha sempre
contraddistinto. La politica, soprattutto per noi italiani
all'estero, deve riprendere ad essere contatto diretto con
la gente. Io vivo i problemi della comunità italiana in
Belgio e di quella di altri paesi europei da diversi anni.
Ed è da questa esperienza diretta, da un contatto che
nasce guardandosi negli occhi, dialogando, che voglio
partire per dare il mio contributo alla coalizione di
Berlusconi per provare a ottenere un posto al Governo che
possa permettermi di lavorare al servizio degli italiani nel
mondo e non solo». Tante le idee che si possono trovare
nel suo programma elettorale, all'interno del nuovo sito
internet da oggi on line, www.salvatorealbelice.eu. «Prima
di tutto, commenta Albelice, ridare vigore e credibilità
al ruolo e alla figura dei connazionali all'estero.
Dignità che significa più diritti, un futuro più
sereno per loro e per le nuove generazioni, rinsaldare quel
filo e quel rapporto con la madrepatria di recente messo a
dura prova da un governo di centro sinistra che ha fatto
precipitare il paese ma non solo, ha fatto perdere fiducia a
chi, lontano da casa, ha sempre visto nella sua italianità
una ragione per riaffermare con orgoglio le proprie origini.
Deve tornare ad essere tutto come prima. Perchè gli
italiani nel mondo possono costituire uno dei veicoli
trainanti per riportare in alto il Paese». Parlavamo di
idee e progetti concreti, ebbene Albelice, leggendo il suo
programma, ne ha molti che vorrebbe attuare: il recupero e
la valorizzazione della lingua e della cultura italiana, la
qualità dell'informazione italiana all'estero (a tal
proposito Albelice propone di snellire le procedure per i
contributi ai media italiani dando possibilità anche alle
nuove proposte sul web e ai nuovi editori a patto che
facciano informazione di spessore e di utilità) e ancora
il sostegno ai giovani italiani nel mondo simbolo di nuove
generazioni da avvicinare alle tradizioni paterne, gli
anziani, le pensioni, il sociale, la valorizzazione dei
lavoratori italiani di consolati, ambasciate e istituti di
cultura attraverso una contrattualizzazione definitiva che
dia loro serenità, e ancora l'eliminazione del Cgie a
vantaggio di un maggiore vigore dei Comites e il rilancio
del ruolo del made in Italy che può essere veicolo
trainante per l'economia italiana. Non mancano inoltre
quelle idee che si rifanno al programma nazionale del PdL e
che riguardano sviluppo, famiglia e giovani, sicurezza,
proprio perchè Albelice sente che se il Popolo delle
Libertà andrà al Governo bisognerà voltare pagina,
cambiare registro anche per quanto riguarda il ruolo avuto
dai deputati italiani all'estero nella loro prima avventura
politica in Italia. «Credo che molti ci abbiano deluso –
dice – avrebbero dovuto prima di tutto pensare agli
interessi del proprio elettorato e non l'hanno fatto.
Dovevano impegnarsi come portavoce dei connazionali nel
mondo invece si sono lasciati invischiare dai meccanismi dei
partiti dimenticando il ruolo che avrebbero dovuto avere.
Credo che noi candidati nelle circoscrizioni estere del PdL
possiamo dimostrare che il voto degli italiani nel mondo non
è inutile. Anzi. Possiamo anzi dare il nostro contributo
prima di tutto ai connazionali all'estero che devono essere
il nostro primo e costante pensiero e poi proporre le nostre
idee come membri del Governo italiano se avremo l'onore di
essere eletti, con umiltà e tanta concretezza».

UFFICIO STAMPA SALVATORE ALBELICE CANDIDATO ALLA CAMERA PER
LA CIRCOSCRIZIONE EUROPA

ufficiostampa@salvatorealbelice.eu

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