di Pietro Affaitati
Una buona iniziativa è stata avviata in questi giorni dalla Regione Lazio guidata da Marrazzo.
La Regione ha stipulato il primo accordo di programma per l’integrazione nel sistema scolastico di studenti con handicap: infatti dopo lo stanziamento di tre milioni di euro nel 2006 verrà costruito un fondo appositamente dedicato all’integrazione di questi speciali studenti. La cifra che verrà investita si dovrebbe aggirare sul milione di euro ma l’assessore all’Istruzione, Silvia Costa, deve ancora valutare come integrare tale fondo con l’assessorato regionale alla Sanità.
Per quanto poi concerne i cardini dell'accordo di programma, il testo è articolato secondo compiti specifici che i diversi soggetti si impegnano a svolgere, come ha sintetizzato Silvia Costa.
Innanzitutto, quindi, il coordinamento socio-sanitario; poi la collegialità, ovvero prevedere figure diverse per affrontare il percorso di integrazione fin dai primissimi anni scolastici; l'istituzione di un comitato consultivo che dia indirizzi ed elabori programmi regionali di attività per la presa in carico della persona nella sua interezza; un centro di documentazione sull'inclusione scolastica; un portale accessibile per docenti e famiglie; l'individuazione di un profilo professionale certo – e omogeneo su tutto il territorio nazionale – dell'assistente alla comunicazione e dell'assistente familiare.
I Radicali di Sinistra non possono che applaudire all’iniziativa, ma con alcune riserve: nel Lazio sono ben 20.600 gli studenti diversamente abili e 8.500 gli insegnanti di sostegno, magari stanziando una cifra maggiore sarebbe possibile assumere nuovi precari e allo stesso tempo garantire maggior assistenza ad altri ragazzi; inoltre la Provincia dovrebbe dar vita ad altrettanti accordi con gli enti locali, perché altrimenti il decreto sarebbe di portata limitata; è quindi necessario che le singole istituzioni scolastiche, le quali sono autonome e quindi non vincolate dal presente accordo, e i municipi sottoscrivano altri accordi, per assumersi direttamente impegni, diritti e doveri.
I Radicali di sinistra chiedono quindi la stesura di un unico piano nazionale a difesa degli studenti con disabilita che meritano il pieno appoggio da parte delle istituzioni, che nonostante potessero addirittura dal 1992 stipulare accordi di programma per coordinare in modo sistematico gli interventi di ciascun soggetto per l’integrazione scolastica di studenti con handicap (legge quadro 104), ci hanno messo sedici anni per creare un piano regionale che comunque presenta delle lacune.
Il nostro partito seguirà da vicino l’evolversi della situazione perché crediamo che è ora che la politica italiana si occupi di persone che hanno dei problemi fisici e mentali,che per questo non meritano meno attenzione e considerazione.
Comitato Politico dei Radicali di Sinistra
Coordinatore regionale del Lazio