di Giusy La Ganga
Caro Segretario, ti scrivo a nome dell’associazione “Socialisti nel Partito Democratico”, che da molto tempo lavora in favore del progetto, a cui stai dando grande impulso, di costruire in Italia una forza che sia in grado, ereditando la tradizione dei riformismi italiani, di diventare forza maggioritaria di governo. Abbiamo più volte polemizzato con chi, nel nome di una tradizione e di un’identità, ha finora costruito una comoda nicchia per pochi, oscillando fra opportunismo e ortodossia. Abbiamo riportato alla politica riformista chi, sentendosi deluso o tradito, si era rifugiato nel disimpegno o peggio aveva scelto di sostenere il centrodestra. Abbiamo recentemente difeso l’idea che fosse utile che il Pd andasse libero alle elezioni, per rafforzarne l’identità, soprattutto rispetto alla sinistra radicale. E’ per queste ragioni che oggi, di fronte alla decisione di realizzare l’apparentamento con Italia dei Valori, ti chiediamo di riflettere sulla utilità politica di riaprire un dialogo anche con i socialisti. Il Partito Socialista può facilmente convergere sul tuo nome e sul tuo programma. Negare l’apparentamento che viene concesso ad altri apparirebbe un gesto di ostilità verso un mondo ed una tradizione, che viceversa dovrebbero trovare piena cittadinanza in un partito plurale. La prospettiva di una integrazione dei socialisti nel Pd può e deve restare all’ordine del giorno, vincendo i mediocri egoismi che l’hanno frenata. Ma è il partito più grande e il leader più lungimirante che non devono lasciare nulla di intentato perché l’accordo si realizzi. Grato per l’attenzione.
