di Umberto Calabrese
Una nuova dirigenza per il paese
Siamo ai primi giorni di campagna elettorale, e già i leader dei maggiori partiti sono ricorsi alle promesse: più soldi a tutti e meno tasse a tutti da Spello fa sapere W Veltroni. Rialzati Italia. Rimetteremo i soldi in tasca agli italiani le parole d’ordine di Silvio Berlusconi.
Ed io mi domando. Se l’amministratore del mio condominio, mi ha male amministrato gli permetterei di rinominarsi? Certamente no! Anzi non prevederei neppure la sua eventuale candidatura. Allora perché tranne Romano Prodi, sono tutti pronti a ricandidarsi?
In un paese normale, chi perde le elezioni va a casa. Sempre nei paesi normali, chi mal governa, non è che poi si ricandida alla guida del paese. Solo un paese anormale può rieleggere chi due anni prima ha bocciato, cosi come può rieleggere o addirittura far vincere chi due mesi prima mal governava il paese.
Ancora è presto, ed è pur vero che W Veltroni si candida al secondo posto, dietro a un giovane, ci fa sapere, ma se a farlo fosse Clemente Mastella, equivarrebbe a una scelta di radicale cambiamento: l’Udeur sarebbe un partito di giovani e Mastella non sarebbe più parlamentare. Ma che il leader del PD si candidi al secondo posto è solo una mossa di marketing politico, apprezzabile, ma che non rinnova la nostra classe dirigente.
Ho già detto da questo libero spazio che è Agorà Magazine, che mi appello soprattutto a chi si presenta a contrastare la “casta”, di candidare una nuova classe dirigente. Nuova per dare un segnale concreto di cambiamento. Perché se uno che dice sono nuovo e poi mi candida ovunque al primo posto ex parlamentari, ex assessori, ex sindacalisti, mi porta a pensare che sta riciclando chi la casta non ha voluto nominare.
Sono certo invece che i cittadini, disgustati dalla “casta”, sapranno apprezzare il tentativo di reale cambiamento delle forze sane di questo Bel Paese, e le premieranno con il loro prezioso voto.
Non possiamo con questa legge elettorale scegliere le singole persone, sceglieremo i nuovi partiti che dimostreranno di essere per la partecipazione dei cittadini (primarie aperte per legge), per la solidarietà (equo fisco) e per la tutela della salute e dell’ambiente (chiusura degli inceneritori , raccolta differenziata).
Basta promesse è ora dei fatti!(Agorà Magazine)