di Grazia Cerino
In risposta ad un articolo sul decimo rapporto sulla famiglia in italia di gabriele cabras. Potrebbe darci dello spazio sul sito della chiesa?
Alcune riflessioni sul decimo Rapporto sulla famiglia:
DECIMO RAPPORTO CISF E LAICITA’: QUALCHE RIFLESSIONE IN MARGINE A UN INTERVENTO DI DANIELE CABRAS
Francesco Belletti, Direttore CISF,
Pierpaolo Donati, curatore decimo Rapporto
L’articolo di Daniele Cabras, capo di Gabinetto del Ministro per la Famiglia Rosy Bindi, “A proposito di laicità: il Rapporto sulla famiglia in Italia”, all’interno della rubrica monografica “Temi di attualità – stato laico e libertà religiosa” (www.forumcostituzionale.it) esige qualche riflessione e puntualizzazione da parte del Cisf, che abbiamo esposto in un testo analitico qui allegato insieme all’articolo di Cabras. I punti critici su cui occorre esprimere riserve o precisazioni sono:
1) Quale laicità?
2) Cosa dice “veramente” il Rapporto Cisf
3) Partire dai dati, non dai pregiudizi
4) Occorre davvero ri-conoscere la famiglia
(…) In conclusione, ci pare che la laicità sia in crisi proprio perché c’è chi la intende come una ideologia da affermare contro altre ideologie. Appellarsi all’evoluzione del costume e della morale, come sostiene Cabras, è una posizione di questo genere. Anziché accettare la sfida di penetrare dentro la realtà più profonda della famiglia, vengono acriticamente accettate le rappresentazioni virtuali e i luoghi comuni dell’epoca. Dire che non si può distinguere fra sposati e non sposati è uno di questi luoghi comuni, che il Rapporto ha cercato di smentire ragionando sui fatti. Se ci sia riuscito o meno lo giudichi il lettore. Quel che è certo è che chi afferma che il matrimonio è una istituzione superata, valida solo per una piccola minoranza di fondamentalisti, afferma implicitamente che anche l’art. 29 della Costituzione è ideologico, superato e valido solo per una minoranza di persone, laddove invece esso ha un carattere chiaramente universalistico in ragione del suo riferirsi alla natura umana propria della società familiare. Constatiamo questo come un fatto, non diamo un giudizio. Il giudizio, si sa, lo darà la storia.