Foibe: Martiri dimenticati, per spezzare la “congiura del silenzio”.

di Francesca Mentella

ROMA UNA MOSTRA PER LA STORIA

RIFUGIO ANTIAEREO DEL PALAZZO DEGLI UFFICI DI EUR SpA, INGRESSO GRATUITO.

Fotografie, video e documenti ripercorrono la tragedia delle Foibe, in una mostra che restituisce onore e memoria alle vittime della popolazione fiumana istriana e dalmata.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, a Trieste e in Istria (sino ad allora territorio italiano) la Liberazione avvenne per opera dell’esercito comunista jugoslavo, allora agli ordini del maresciallo Tito. 350.000 italiani abitanti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia dovettero scappare ed abbandonare la loro terra, incalzati dalle bande armate jugoslave. Migliaia furono uccisi nelle Foibe o nei campi di concentramento titini.
Il termine “Foiba”, dal latino fovea, significa fossa. Le Foibe sono voragini rocciose, create dall’erosione di corsi d’acqua che possono raggiungere i duecento metri di profondità. La “colpa” per cui le vittime – a guerra finita – vi furono gettate vive dentro, era solo quella di essere italiani e di non voler accettare di venir incorporati in un’altra nazione.
Una cortina di silenzio e opportunismo politico fece quasi cadere nell’oblio queste tristi vicende, ma negli anni Novanta, questo “muro” iniziò a vacillare. Risale al 3 novembre 1991 la storica visita a Basovizza dell’ex Capo dello Stato Francesco Cossiga, il quale chiese perdono per il silenzio che per cinquant’anni lo Stato e i partiti politici italiani avevano tenuto sulle tragedie del confine orientale. Ma solo nel 2004, lo stesso Parlamento, con la legge 92/2004 (la cosidetta “legge Menia”), approvata con voto quasi unanime, ha istituito la “Giornata del Ricordo”, che si commemora il 10 febbraio, ponendo ufficialmente fine all’oblio e alla rimozione.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, un anno fa proprio in occasione della “Giornata del Ricordo”, pronunciò queste toccanti parole: “ [..]va ricordato l’imperdonabile orrore contro l’umanità costituito dalle Foibe, ma egualmente l’odissea dell’esodo, del dolore e della fatica che costò a fiumani, istriani e dalmati per ricostruirsi una vita nell’Italia tornata libera [..] e va ricordata [..] la “congiura del silenzio”, la fase meno drammatica ma ancor più amara e demoralizzante dell’oblio. Anche di quella non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità dell’aver negato, o teso a ignorare, la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica e dell’averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali”. (Agorà Magazine)
Una mostra, dal titolo Foibe: martiri dimenticati , promossa dalla Regione Lazio, dall’Eur S.p.A, dall’Associazione Nazionale Dalmata e E-nvent S.r.l, con il patrocinio del Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Provincia di Roma, sarà visibile fino al prossimo 24 febbraio nella sede del Rifugio Antiaereo del Palazzo degli Uffici di EUR SpA. Un’occasione per recuperare, attraverso documenti, video, filmati d’epoca e testimonianze originali, la memoria di un capitolo della storia del nostro Paese per troppo tempo dimenticato. Per chi di quelle vicende non ha mai sentito parlare ed ha il dovere di conoscere e per chi, invece, quelle stesse vicende le ha subite ed ha il diritto di essere ricordato.(Agorà Magazine)

INFO: Foibe: martiri dimenticati. 1-24 febbraio 2008. Roma, Rifugio Antiaereo del Palazzo degli Uffici di EUR SpA, piazzale K. Adenauer n° 8. Orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle ore14,00 alle 18,00. Il sabato e la domenica dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle ore 14,00 alle18,00. Info: 06/54252213 06/54252133. Ingresso gratuito.

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