Interrogazione a risposta scritta in XII commissione al ministro della Salute da parte dell'on. Donatella Poretti, radicale della Rnp e segretaria della commissione Affari Sociali
Il quotidiano La Stampa ha riportato che una propria giornalista prima di riuscire ad ottenere la pillola del giorno dopo, si e' vista negare la prescrizione della ricetta per comprarla in farmacia piu' volte e in vari ospedali di Roma, poiche' i medici si dichiaravano obiettori di coscienza. Abbiamo quindi un ennesimo reato penale commesso da medici: non esiste il diritto all'obiezione di coscienza per la prescrizione di un farmaco e il rifiuto, da parte di un persona in pubblico servizio, e' un reato penale (omissione di atti d'ufficio e soccorso) in quanto commesso al fine di realizzare un proprio interesse traendone un utile.
Non e' la prima volta che denuncio questo comportamento e chiedo l'intervento dell'autorita' istituzionale (1), ma finora all'assordante silenzio che ho registrato, purtroppo si sono contrapposte violazioni e arroganze come quelle denunciate dal quotidiano torinese… e parliamo solo di quelle di cui si viene a conoscenza.
A parte proseguire in sede giudiziale nei confronti dei diretti responsabili di questi reati, oggi ho presentato una nuova interrogazione al ministro della Salute, per sapere:
– quali provvedimenti ritenga prendere per evitare le ripetute violazioni della legge da parte dei medici che si rifiutano di prescrive la pillola del giorno dopo invocando l'obiezione di coscienza;
– se non ritenga opportuno introdurre anche in Italia quello che ormai avviene in quasi tutti i Paesi d'Europa: l'acquisto della pillola del giorno dopo in farmacia senza ricetta medica, per chiunque in forma anonima e in distribuzione gratuita per le minorenni.
(1) – emendamento in Finanziaria:
– mozione sulla procreazione cosciente e responsabile:
Il testo dell'interrogazione: