Napoli sotto i riflettori internazionali: è il turno di Zero Waste

di Roberto De Giorgi

Cronaca degli incontri napoletani

IL SOSTEGNO INTERNAZIONALE E DELLA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO AI GRUPPI CAMPANI.

La cronaca napoletana registra le azzeccate iniziative del fine settimana volute da Gaia Europa e dalla Rete Nazionale Rifiuti Zero che hanno coinvolto centinaia di persone
Nella conferenza del 2 febbraio, dopo una breve introduzione delle realtà locali, (reduci da una grande Manifestazione che il giorno prima ha raccolto più di 4000 persone) e da parte dei rappresentanti della Rete Nazionale Rifiuti Zero, sono intervenuti i relatori internazionali.
Joan Marc Simon referente europeo di GAIA ha riportato quanto sia distorta la “versione” che i media (molto presenti a Bruxelles) forniscono della “crisi di Napoli” riassumibile in “camorra e mancanza di inceneritori”. Per questo Simon ha messo a disposizione l’impegno della coalizione europea di GAIA (Global Alliance Incinerators Alternatives) per iniziare una controffensiva mediatica a partire da Bruxelles sulle reali responsabilità di ciò che sta avvenendo e per dare spazio alle proposte e alle azioni alternative. Joan Marc ha ribadito quanto già affermato da GAIA mondiale che la crisi dev’essere una opportunità per indirizzare òa gestione dei rifiuti verso la strategia rifiuti zero.
Paul Connett che ha illustrato i passaggi della strategia rifiuti zero ha chiamato ripetutamente in causa le responsabilità di “Mr Bassolino”, di Berlusconi e d Prodi di cui ha stigmatizzato (lo aveva già fatto Tommaso Esposito dei Comitati contro l’inceneritore di Acerra) il vergognoso blitz con cui ha riesumato (peraltro in modo che a molti appare “privo di fondamenti legali”) la pratica “truffona” dei sussidi agli inceneritori (sembra che ben 16 impianti alcuni dei quali nemmeno progettati arriverebbero a “godere” dell’ennesimo regalo alla lobby dell’incenerimento).
Paul Connett ha poi attaccato duramente le affermazioni del prof. Veronesi ( “ dovrebbe chiedere scusa agli italiani”) secondo le quali gli inceneritori non presenterebbero “rischi cancerogeni”. Tale affermazione, ha detto Connett è priva di fondamento scientifico visto che gli inceneritori emettono sostanze come i metalli pesanti, le diossine e i furani e le nanopolveri ormai riconosciute “ sostanze cancerogene” dalla comunità scientifica internazionale Connett ha rincarato “ il prof Veronesi è in contatto con Dio o con … coloro che costruiscono inceneritori!”.
La conferenza stampa egregiamente organizzata dalla RETE CAMPANA SALUTE AMBIENTE ha visto inoltre l’intervento del professor Comella dell’Istituto PASCAL e delegato ad intervenire da parte dell’assise dei movimenti di Napoli.
Il giorno successivo la conferenza stampa ha avuto un buon spazio su giornali come “Repubblica ” e “ il Corriere della Sera”che una volta tanto hanno interrotto la monotonia dell’informazione pilotata a favore degli inceneritori. Probabilmente anche perché il giorno precedente c’era stata una grande manifestazione con più di 4000 persone conclusasi con un enorme TIR carico di materiali derivanti dalla Raccolta Differenziata “fai da te” operata ormai da moltissimi Napoletani che stanno raccogliendo in massa l’appello lanciato dai gruppi locali e dalla Rete Nazionale Rifiuti Zero già dall’incontro del 19 scorso, scaricato sotto il palazzo del Commissario De Gennaro.
Gli incontri con Connett si sono conclusi a Pianura, ad Aversa e all’Università. Il professore americano reduce dalla visita all’inceneritore di Brescia ha detto che “è assurdo aver speso ben 300 milioni di euro per poi aver prodotto solo 80 posti di lavoro” poi in merito alla “sbandierata sicurezza dell’impianto” ha aggiunto:” quando ho chiesto dove mettevano le ceneri volanti non solo non hanno risposto rimandando a successive informazioni, ma hanno aggiunto che esse non erano da considerarsi rifiuti pericolosi. Allora ho chiesto delle emissioni e mi è stato risposto che i livelli di diossina e di metalli pesanti erano bassissimi. Allora ho aggiunto “questa è un’affermazione non scientifica: se i valori di emissione sono bassi gli inquinanti devono per forza essere intrappolati nei filtri e nelle ceneri la cui tossicità è molto elevata ed è quindi impossibile poter classificare queste ceneri come rifiuto non pericolosi.
Moltissimo il consenso raccolto dall’iniziativa e dalle proposte della Rete Nazionale Rifiuti Zero per cui sono già previsti appuntamenti per i prossimi 23, 24 a Napoli e a Salerno ai quali parteciperà anche Paul Connett prima di recarsi a Bruxelles insieme alla delegazione della Rete Nazionale Rifiuti Zero e delle realtà campane.
Intanto la rete nazionale rifiuti zero comunica che a marzo partirà la campagna per il rimborso dei sussidi all’incenerimento. Già da tempo sono pronti i termini per partire ma ancora alcuni dettagli giuridici hanno consigliato ulteriori approfondimenti anch’essi comunque in via di chiusura.
Brucia la riesumazione dei cip 6 con il blitz di Prodi ( incredibile per la palese “illegalità” e spudoratezza dell’intervento) come dicono quelli della Rete. Ingenuo sul piano politico ora che si entra in campagna elettorale. Ma se i giochi sono quelli di mettere all’angolo la protesta ambientale prevedendo grosse coalizioni “inceneritoriste”, allora è stata una mossa opportuna.(Agorà magazine)

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