Guantanamo è veramente un lager ?

di Sebastiano Di Mauro

Lo scorso 11 gennaio è stato il sesto anniversario dell'apertura di uno dei centri di detenzione più tristemente famosi del mondo, diventato il simbolo delle violazioni dei diritti umani nel contesto della “guerra al terrore”.
La base si estende su un'area di 116 chilometri quadrati di terra e acqua sulla costa sud-orientale di Cuba. Gli Usa la occupano in seguito a un contratto d'affitto siglato con il governo cubano nel 1903 e rinnovato con un trattato nel 1934,che prevede per gli Stati Uniti ''completa giurisdizione e controllo.
La Guantanamo di oggi non è quella dei detenuti in tuta arancione circondati dal filo spinato, ma è rappresentata da due blocchi di cemento con aria condizionata e poltrone di velluto per gli interrogatori, battezzati Camp 5 e 6 e realizzati da Kellogg, Brown and Root, il colosso delle costruzioni del gruppo Halliburton. La trasformazione di Guantanamo da prigione provvisoria a centro di detenzione dall'aspetto permanente, è stata completata lo scorso dicembre con l'apertura di Camp 6, un carcere da 160 posti costato 37 milioni di dollari.
Un altro piccolo contingente si trova ancora nei più vecchi campi 1 e 4, mentre i 2 e 3 sono ormai vuoti. Degli 800 detenuti arrivati a Guantanamo in 5 anni, metà sono stati trasferiti nei loro paesi o rilasciati e altri 85 sono già stati dichiarati pronti a lasciare la base.
In questi che si definiscono lager vengono però concessi dei lussi che nulla hanno a che fare con i lager: possibilità di indossare comodi indumenti bianchi o color canapa, invece che le tute arancioni dei ”disobbedienti”, biancheria di ricambio, preziosi rotoli extra di carta igienica, tappeto e copricapo da preghiera, carte da gioco e pacchi di sale sono altri premi, insieme alla possibilità di accedere ai 5.000 libri in 19 lingue, TV con possibilità di seguire tutte le partite dei mondiali di calcio.
Non risulta che nei campi di sterminio di Auschwitz ammettessero, anzi fornissero kippak, filatteri e menorah ai prigionieri ebrei, quindi di che lager stiamo parlando.
Anche sul piano dell'alimentazione, la qualità del cibo che ricevono è la stessa che hanno i militari, con cinque varianti previste dal menu offerto, per rispettare le tradizioni musulmane. Unica conseguenza negativa è che i detenuti aumentano di peso velocemente, quindi sono stati organizzati appropriate attività sportive per tenere in forma queste brave persone che hanno stravolto il sistema di sicurezza dell’intero globo.
Certo il rispetto della persona umana deve essere tenuto in considerazione, ma questo non vuol dire che bisogna trattarli come se stessero in un hotel a cinque stelle.
Ritengo pertanto sia esagerato parlare di lager perché questo è un insulto ai milioni di persone che sono morte nei campi di sterminio, per essere colpevoli solo di appartenere alla razza ebrea.(2righe.com)

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