Ci risiamo, Mastella come Craxi…

L’ITALIA VISTA DALL’AMERICA

PER I MUSICANTI DEL TITANIC

HOUSTON, TEXAS – Mentre giungono articoli d’Italiani all’estero che parlano di “disfattismo” per chi si è reso conto di come veramente stiano le cose in Italia, ecco arrivare puntualmente un’ennesima puntata di Porta a Porta.
Imbarazzo del conduttore, indeciso su come non dare a vedere d’essere parziale verso un superstite della vecchia DC e pianto greco dell’ex ministro Mastella che, ora, deve per forza mettere in crisi un governo che ha omesso di stare dalla sua parte nel momento peggiore del suo dolore di marito prostrato dall’affronto dell’arresto impacchettato e consegnato fino a domicilio all’augusta consorte.
Insensibili anche i direttori dei giornali intervenuti e tra questi il direttore di Liberazione Sansonetti che ha continuato a sindacare l’operato dell’ex alleato ora dimissionario.
Si è rivisto uno squarcio di Mani pulite ed, in effetti, l’unico che mancava ma che sembrava più che presente che mai era proprio quel DiPietro che aveva affondato la daga della giustizia nella precedente repubblica e che ora si trova alleato, per un’atroce beffa del destino, con chi discute con la stessa logica dell’indimenticabile Bettino Craxi.
Ci sarebbe veramente da non crederci ma Mastella, mentre il Dottor Vespa provava tutti i suoi più cauti equilibrismi per dargli una mano, non aveva niente di meglio da fare tra un a lacrima e l’altra di venire a ripetere agli Italiani in diretta TV che il sistema era quello che era e che se le irregolarità le facevano gli altri non vedeva alcun problema a farle anche lui. Altra giustificazione incredibilmente stucchevole quella secondo la quale, data l’esiguità del gruppo che lui presiede, l’UDEUR, in effetti non si dovrebbe neanche perdere tempo a considerare le sue eventuali e non negate malefatte e prima tra tutte quella dei falsi concorsi con le assegnazioni dei posti fatte a tavolino e dietro le quinte dai partiti politici.
Clemente Mastella, è stato quindi irremovibile nella sua decisione di dimettersi per la cospirazione dei giudici prima e per la mancanza d’appoggio dei suoi alleati poi. Per lui, nonostante le perplessita’ dei direttori dei giornali presenti, si trattava di motivi più che giustificati per mandare a gambe per aria il governo Prodi. La sua sorte era stata decretata dal mandato d’arresto per la signora Mastella.
Una delle affermazioni piu’ incredibili del capo dell’UDEUR, pero’, e’ stata quella in base alla quale l’Italia andrebbe male perche’ chi comanda veramente non sarebbero i politici che, alla luce di quanto s’e’ appreso circa le presunte malefatte di qualcuno di loro, e’ forse meglio che ancora non siano arrivati dove si propongono o avrebbero finito forse per guastare il poco che e’ rimasto ancora intatto. Adesso, dunque, mentre la spazzatura continua ad accumularsi per le strade del sud ed i bamboccioni non sponsorizzati dai partiti cominciano a capire finalmente perché in quei concorsi andava loro sempre buca, sembra non cessi ancora la sviolinata dei difensori ad oltranza dell’ex Belpaese dove tutto, secondo loro, andrebbe bene. Su che cosa basino il loro ottimismo, dopo spettacoli squallidi come quelli di Porta a Porta di ieri, non è ancora chiaro ma, d’altra parte e tanto per rendere bene l’idea, anche i musicanti del Titanic continuavano a suonare violini e pifferi nonostante l’acqua era già arrivata loro fino alle ginocchia.

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