Il mio nome non e’ “Clemente”

L’ex Guardasigilli fa la storia e manda a casa il governo Prodi. Da decenni assistiamo ad una pretattica quale quella clientelare che vede il leader di un partitino nato dalle ceneri della vecchia Democrazia Cristiana, madre ti tutte le politiche clientelare dettar leggi. Lo ha ribadito lo stesso Mastella a Porta a Porta: “ ai partiti spetta proporzionalmente nominare i presidenti dei vari enti pubblici.” A questo punto un osservatore attento si pone la domanda: “ in base ad una meritocrazia o a semplici interessi partitici e personali ? “ Se cosi fosse, ripeto ancora una volta il Belpaese non avrebbe bisogno di nuove leggi elettorali ma di una radicale ristrutturazione della politica e del modo di farla. Con Mastella, la storia si ripete ancora una volta riportandoci indietro ai tempi di tangentopoli quando l’ allora ex premier Bettino Craxi dichiarava pubblicamente che tutti facevano le stesse cose. Mastella: “ tutti nominavano e l’ho fatto anch’io “ . Questa e’ stata l’ immagine, che si e’ voluto dare all’ elettorato ieri sera (21 genn.) al processo in diretta di Porta a Porta. La politica in Italia sta diventando sempre di piu’ un affare gestito esclusivamnte dai partiti, dalla stampa e media da questi manipolati. L’ altra domanda che bisognerebbe porsi e se questo tipo di politica non sia stata la causa principale dell’ esodo vergognoso quale l’ emigrazione e la fuga di cervelli dall’ Italia. Se per accapparsi dei posti di una certa importanza e competenza, occorre essere iscritto ad un partito o portare voti nelle mangiatoie dei vari personaggi politici , allora chi realmente meriterebbe, non ha altra scelta, che quella di scappare la’ dove puo’ realizzare senza ostacoli e ingerenze. Chi tra noi italiani all’ estero in passato non ha vissuto sulla propria pelle il rifiuto di un lavoro, perche’ iscritto al partito sbagliato? Una miriade ! E’ ora che l’ elettorato sia in patria che all' estero, si dissoci da questa scuola di pensiero politico la quale ha partorito alunni del calibro di Mastella. Con Mastella ci auguriamo, finisca un epoca feudale e ne nasca un’ altra piu’ consone ad una democrazia del popolo, che metta in primo piano il cittadino e non i propri interessi o quelli dei partiti. Che poi la “ famigliopoly “ nell' insieme sia legalmente colpevole, non spetta ne a Vespa ne alla stampa stabilirlo, ma al potere esecutivo e indipendente della magistratura, rispettando il principio fondamentale di ogni democrazia: “ La Legge e’ uguale per tutti”. Il processo politico siamone certi sara’ l’elettorato ad orchestrarlo, alle prossime elezioni e lo slogan potrebbe essere: “ fuori i politici vecchia maniera dalla politica” .

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