CEFALONIA: MA 'FORZA ITALIA' CON CHI STA ?
Nei giorni 13 e 14 settembre 2003 nel corso di un Convegno sui fatti di Cefalonia -cui partecipai in veste di Relatore- ebbi modo di conoscere il futuro on. Massimo Romagnoli venuto ad Argostoli, sede del convegno, a portare il suo saluto di italiano residente in Grecia dove successivamente venne eletto deputato per Forza Italia.
Durante un intervallo scambiammo alcune impressioni sul Convegno ed i suoi partecipanti dei quali l'unico a non essere in linea con le ricostruzioni dei fatti in chiave comunista era lo scrivente per ciò guardato in cagnesco dagli altri relatori italiani, come al solito i più faziosi e ignoranti (dal verbo 'ignorare') nel ricostruire la vicenda, cui fu accomunato lo stesso Romagnoli allorquando avendo preso la parola per salutare i presenti, molti di costoro -con in testa l'organizzatore- se ne andarono per non starlo a sentire.
Successivamente, quando appresi che Romagnoli era stato eletto deputato ne fui lietissimo pensando che -stante la nostra sia pur fugace conoscenza- egli avrebbe potuto svolgere un fattivo ruolo per smantellare le menzogne comuniste sulla vicenda e, a tal fine, gli indirizzai molte email in cui gli prospettai vari percorsi da seguire per raggiungere lo scopo quali -principalmente- un'interrogazione parlamentare al Ministro della Difesa per farlo pronunciare in merito ad una presunta strage di 9 o 10.000 soldati italiani di cui -malgrado la smentita proveniente dai Documenti esistenti nell' Ufficio Storico dello Stato Maggiore- continua a farsi struggente interprete e celebratore per di più vergognosamente ignorando una mia lettera del settembre 2006 in cui gli chiedevo conto di tale strano modo di agire.
'Commemorare i caduti va bene ma nel modo giusto e non moltiplicandoli per otto o nove volte', questo in sostanza quanto gli scrissi ANCHE nella mia qualità di Orfano di uno di loro.
Considerai pertanto una gran fortuna avere in Parlamento una persona che ritenni un più che valido strumento per poter 'pretendere' dal Ministro della Difesa -attraverso un'interrogazione ufficiale- quella risposta che a me era stata negata.
La delusione purtroppo era dietro l'angolo poichè l'on. Romagnoli malgrado le mie numerose richieste corredate da prove e documenti e perfino da una 'bozza di interpellanza' da me inviategli, non ha fatto nulla di nulla, distinguendosi al contrario come autore di alcuni interventi sulla vicenda denotanti una totale indifferenza verso le mie documentate doglianze di cui non si è fatto carico forse per imprecisa conoscenza della questione o per deprecabili motivi di opportunità politica che con i comunisti -stante la posizione giustamente intransigente del leader Berlusconi nei loro confronti- non dovrebbero esistere.
L'ultima celebrazione avvenuta il 25 aprile scorso a Cefalonia, con il riferimento all'on. Romagnoli contenuto nel resoconto fatto dal sito teramonews. com – più avanti menzionato- mi ha dato lo spunto per scrivere –sia pur con dispiacere- il messaggio che segue al predetto il quale, malgrado tutto, sembra essere rimasto fermo ad una sua dichiarazione coinvolgente purtroppo gli ‘Azzurri nel mondo’ cioè Forza Italia nella seguente dichiarazione senza capo né coda sotto il profilo della verità storica :
ATENE, 7 set. – (Italia Estera) – Il Consigliere del C.G.I.E. Massimo Romagnoli ha incontrato Domenica 4 Settembre 2005 i rappresentanti ed i sostenitori dell' Associazione Mediterraneo di Cefalonia. Durante la visita si é intrattenuto con Clotilde Perrotta, Presidente dell'Associazione, la quale ha illustrato il calendario di iniziative per la celebrazione dell'eccidio della Divisione “ACQUI” del Settembre 1943. “Esprimo il totale apprezzamento – ha dichiarato Romagnoli – per le numerose e continue manifestazioni che contribuiscono a rendere vivo il ricordo di quella vergognosa esecuzione dove persero la vita circa 10.000 soldati”. Concludendo l'incontro ha espresso il suo totale sostegno alle iniziative dell' Associazione, assicurando il pieno coinvolgimento e partecipazione dei rappresentanti di Azzurri nel Mondo.
Ed ecco il testo dell’email inviata all’on. Le massimo Romagnoli:
Egr. on. Romagnoli,
Ella ha completamente disatteso le mie accorate invocazioni a Lei rivolte per adoperarsi affinchè la Verità -tutta la verità- su Cefalonia venisse fuori sottraendola all'ipoteca COMUNISTA.
Ciò è provato sia dalle Sue mancate risposte alle mie email che da quanto -con profonda pena- ho dovuto leggere nel sito
di cui le invio lo stralcio che La riguarda: “Massimo Romagnoli, parlamentare di Forza Italia e residente in Grecia, è stato a Cefalonia il 25 aprile 2007 insieme al Capo dello stato Giorgio Napolitano, per ricordare l'eccidio della Divisione Acqui: migliaia di soldati italiani uccisi a sangue freddo per essersi rifiutati, dopo l'8 Settembre, di consegnare le armi alla Wehrmacht”.
Ed io illuso che credevo di averLe spiegato che 1) i nostri militari OBBEDIRONO ad un ORDINE di RESISTERE inviato dal Governo Badoglio rifugiatosi a Brindisi ben sapendo di non poter inviare alcun aiuto; 2) i Caduti italiani a Cefalonia non furono più di 1700 così divisi: circa 1300 nei combattimenti e quindi morti al pari di quelli di El Alamein o di altre battaglie, mentre i SOLI che PURTROPPO vennero FUCILATI furono gli Ufficiali sia durante i combattimenti che dopo la RESA in quanto considerati capi di partigiani o franchi tiratori qualifica che ci fu affibbiata dai tedeschi perchè il Governo Badoglio inviò l'ORDINE DI RESISTERE ma NON DICHIARO' GUERRA (che fu dichiarata solo il 13 ottobre successivo).
Gli Ufficiali dunque furono i SOLI (e i Documenti Militari lo provano) che -con l'atroce qualifica di capi di banditi e traditori- il 24 e 25 settembre vennero fucilati a Capo S. Teodoro nella misura di 137 -tra cui MIO PADRE- vittime dei tedeschi per colpa dell'infame comportamento del Governo Badoglio. Ci furono anche altri morti dopo la resa ma la cifra complessiva, compresi gli Ufficiali, non superò le 350-400 vittime.
La lettura dello stralcio di cui sopra mi fa però ritenere -anche se spero di essere smentito- che Lei predilige partecipare SOLTANTO a commemorazioni senza alcun fondamento storico piuttosto che fare ANCHE -come Le ho più volte chiesto- interrogazioni parlamentari specie sul NUMERO DEI CADUTI che da sempre è alla base della colossale montatura fatta -per scopi politico ideologici- dai COMUNISTI ai quali perfino FORZA ITALIA, malgrado le sue posizioni apparentemente intransigenti, sembra aver delegato la ricostruzione della nostra storia recente.
Un'ultima cosa: il pres. Napolitano al quale scrissi prima del 25 aprile dicendogli che la strage nelle proporzioni di 9 o 10000 morti non c'era stata, da vecchio e navigato politico, ha evitato, come avrà notato, di fare cifre nel suo discorso. Come mai ?”.
Con molti ossequi ed Auguri anche se con grande delusione
avv. Massimo Filippini
Orfano di un Martire VERAMENTE MORTO a Cefalonia
8 gennaio 2008
Questa la realtà dei fatti che mi porta a riproporre sconsolatamente la domanda di apertura: CEFALONIA: MA 'FORZA ITALIA' CON CHI STA ?
Cordiali saluti