“Tutti contro tutti. Tra qualche settimana la parola sulla legge elettorale potrebbe passare agli elettori, solo perchè la classe dirigente politica non è stata capace di 'rappresentare il popolo' ed assumere decisioni dove il desiderabile è coniugabile con il realizzabile. Il modello tedesco, che sembrava essere il punto d'incontro possibile in Parlamento, è stato fatto saltare da Veltroni, per tentare una partita minoritaria sia dentro il PD che fuori, a meno che non lo salvi Berlusconi. Mentre il modello elettorale francese, senza il presidenzialismo, mira solo ad incassare gratis al secondo turno da una parte l'elettorato della sinistra radicale e dall'altra tutto quello che non è di Berlusconi, il modello tedesco lascia in vita, semplificandolo, il pluralismo politico italiano la cui evoluzione verso le sfide della competizione mondiale diventa naturale nel gioco politico democratico. Lascia preoccupati come la tradizione del popolarismo italiano che Veltroni dovrebbe rappresentare, sia mortificata da un confronto fondato sulle convenienze”.