di Antonio Borghesi
L’Ufficio di presidenza della Camera dei deputati ha approvato all’unanimità il Bilancio di previsione per il 2008. Per la prima volta dopo 45 anni le spese correnti e in conto capitale non aumentano anzi una registrano una diminuzione dello 0,014 per cento in termini nominali. Italia dei Valori fin dal primo momento della sua presenza in Parlamento aveva posto con forza il problema del contenimento dei costi della gestione del Parlamento.
Già in sede di approvazione del Bilancio per il 2006 (predisposto dalla precedente maggioranza facente capo a Berlusconi) la Presidenza della Camera aveva accolto un mio ordine del giorno che lo impegnava ad operare, fin dal prossimo bilancio 2007 e per i successivi di questa legislatura, un'adeguata riduzione della spesa possibilmente in linea con quanto previsto dal Governo. Chi volesse leggere integralmente il mio intervento sul bilancio preventivo 2006 potrà farlo cliccando qui sotto.
Nonostante l’accoglimento del mio ordine del giorno il bilancio di previsione 2007 si presentava in crescita rispetto a quello del 2006. Per questo, a nome di Italia dei Valori, intervenni ancora più duramente dell’anno precedente. Chi volesse leggere il mio discorso potrà farlo cliccando qui sotto.
In quella occasione votammo a favore del bilancio ma solo perché era stato accolto un nostro nuovo ordine del giorno che impegnava la Presidenza ad anticipare la discussione del bilancio di previsione per il 2008 entro la fine dell'anno corrente e ad operare per conseguire nel 2008 una riduzione del 10 per cento della spesa per beni e servizi calcolata in termini economici e a politiche invariate.
Finalmente questa volta ci siamo riusciti. Il bilancio di previsione 2008 è stato approvato dall’Ufficio di Presidenza entro il mese di dicembre ed anche se modesta la riduzione rappresenta finalmente una inversione di tendenza. Infatti a fronte dell'incremento della spesa di 2,94 punti percentuali tra le previsioni 2006 e 2007, nell'analogo raffronto tra le previsioni del 2007 e quelle del 2008 si nota, infatti, una lieve riduzione della spesa effettiva. Molteplici decisioni sono state assunte sul versante della spesa: si è intervenuti sulla struttura dei costi, partendo dalle componenti di spesa discrezionali per poi agire anche su eccessive rigidità delle spese obbligatorie. Valgano a titolo di esempio l'esternalizzazione del ristorante per i parlamentari e giornalisti, la riconsiderazione dei contratti nel settore informatico, il passaggio – ovunque possibile – dal cartaceo all'on line, l'eliminazione dei rimborsi spese per i viaggi di studio all'estero dei deputati, il congelamento degli aumenti automatici dell'indennità parlamentare, la riforma dei vitalizi dei parlamentari, il blocco selettivo del turn over dei dipendenti.
La presenza di Italia dei Valori in Parlamento sta dando i primi significativi risultati. Ora dobbiamo continuare con un'azione ancora più incisiva: ad esempio sulle “pensioni” passate e future dei parlamentari.