'E' bene che continui all'interno del Partito Democratico la battaglia di chi crede nella difesa degli intoccabili valori dell'uomo, secondo la dottrina sociale della Chiesa. Ma viene da chiedersi se e' ragionevole che un partito sia onnicomprensivo di qualsiasi orientamento culturale e pretenda di diventare la mediazione di tutte le tendenze ideologiche, filosofiche e religiose'. E' la questione che pone il senatore dell'Udc Luca Marconi, dopo aver ricordato che i dissensi tra la senatrice Paola Binetti e il Pd non si sono manifestati solo per le norme antiomofobia introdotte nel decreto Sicurezza, ma anche su altre materie, come la ricerca sulle cellule staminali, i Dico, il testamento biologico, la riforma della legge sull'aborto.
'La coerenza dei programmi impone, ad ogni partito, di elaborare prima una propria linea che diventi prioritaria e superiore rispetto all'esigenza di Governo. Ci sono cose di fronte alle quali ne' i partiti ne' i singoli parlamentari possono piegarsi e soddisfare le logiche del potere. In assenza di questo, ogni etica intenzione in politica viene sconfitta sul nascere ed e' destinata a perire comunque.
Ringrazio Paola Binetti per questa sua personale testimonianza, troppo isolata, pero', per poter dire che il Partito Democratico o qualsiasi altro partito possa veramente assurgere alla pretesa di essere la mediazione e la mente di ogni politica'.(Staminali.it)