Qualcuno vide in lui un fanatico assassino che, in nome di convinzioni discutibili tolse la vita a centinaia di persone. Altri lo considerano un eroe glorioso, difensore dei deboli e degli oppressi un romantico personaggio che affascina generazioni intere di giovani popolandone le T-shirts. Chi era, in realt?, questo rivoluzionario sudamericano che raggiunse il potere a Cuba e mor? in terra straniera, oggetto dell’amore dei suoi e del disprezzo dei nemici, prima e dopo la morte?
Solamente quaranta anni dopo la dipartita di Ernesto Che Guevara i documenti segreti de-classificati dalle agenzie di intelligence dei due blocchi allora dominanti permettono una risposta veritiera. I documenti recentemente resi pubblici ci lasciano penetrare a fondo nella personalit? e nell’opera di Ernesto Che Guevara e di come egli apprese della sua appartenenza al popolo Ebraico affezionandosi, nel poco tempo che gli rimase, alla sua terra e al suo popolo: ISRAELE. Tutto cominci? nel 1964. In quel periodo, la madre di Ernesto, sentendo avvicinarsi la fine (morir? poi nel maggio 1965), presa dai rimorsi rivel? al figlio la storia occultata della sua famiglia. Celia (madre di Ernesto) era nata nel 1908 in un famiglia ardentemente religiosa e sionista di Buenos Aires proveniente dall’emigrazione russa. La chiamarono Celia, in memoria di una zia morta durante un pogrom. Fino all’et? di 18 anni Celia Sharon crebbe nell’ambiente chiuso del quartiere ebraico di Buenos Aires ricevendo una educazione ebraica tradizionale. A 18 anni si allontan? dalla casa, dalla famiglia per poter sposare il medico argentino cattolico Ernesto Guevara Linch, rinunciando cos? per sempre anche all’originario nome Sharon. Un anno pi? tardi diede alla luce Ernesto.
Ne il Che ne i suoi quattro fratelli e sorelle sospettarono mai di avere radici ebraiche. Celia nascose sempre le sue origini, senza parlarne nemmeno al marito. Alla fine per?, poco prima di morire, ella confid? il segreto al figlio Ernesto. Il Che stupito venne a sapere che, secondo la tradizione talmudica, essendo figlio di madre ebrea egli stesso era ebreo e che nel vecchio mondo aveva per linea materna parenti di primo grado. Cugini ebrei come lui!
Celia sapeva che suo fratello Samuel, pi? grande di 18 anni, fervente sionista dalla Russia era poi emigrato nell’allora Palestina.
Le rivelazioni della madre producono un vero e proprio sconvolgimento nell’animo del Che, che fino ad allora non si era mai interessato di Israele e
degli ebrei; comincia a studiare accanitamente tutti i testi sacri, i libri e le documentazioni che pu? procurarsi d’ebraismo.
Lo stato ebraico, appena slegatosi dal protettorato britannico, conquista la simpatia del mondo, in quel momento il Che sente la necessit? di qualcosa di pi? forte che lo connetta fisicamente con Israele. Parte per l’Egitto, la Repubblica Araba Unita, dove rimarr? per una settimana fino al 24 di febbraio. Il 1° marzo ricompare nella Valle del Nilo, trascorrendo, cos?, in tutto due settimane in Egitto. Dove ? che Ernesto Guevara, Ministro Cubano e presidente della Banca di Stato di Cuba passa la settimana intermedia? Proprio quest’anno nel 2007 sono stati declassificati alcuni importanti documenti CIA che chiariscono quanto segue: Il 24 febbraio, Guevara salpa dall’Egitto per Cipro e da l? raggiunge Israele calcando per la prima volta con i propri piedi la terra dei suoi avi.
Guevara raggiunge Israele in incognito con lo scopo preciso di incontrare e stabilire relazioni personali e politiche con la famiglia dello zio Samuel (fratello della madre). Scopre di avere un cugino di primo grado della sua stessa et?. Ernesto Che Guevara non perde tempo e va a incontrare a Tel Aviv il fantomatico cugino: si tratta del generale Ariel Sharon comandante della I° Divisione Corazzata di Tsahal (L’esercito dello Stato di Israele)!(Speciale Roma ebraica).
Tempo fa il giornale israeliano Maariv ha divulgato un reportage nel quale afferma che l’argentino Ernesto Che Guevara e l’ex premier israeliano Ariel Sharon erano cugini di primo grado e si incontrarono spesso in segreto. Secondo il Maariv la madre di Guevara, C?lia de la Serna, era “in realt? un’ebrea russa sfuggita ai pogrom, il suo cognome originario era Sheinerman ed era sorella minore di Shmuel Scheinerman, padre di Ariel Sharon, emigrato in Palestina al’inizio del XX secolo”. Il giornale prosegue rivelando che soltanto nel 1965, prima di morire, Celia, rivel? al “Che” la sua stretta parentela con Sharon. Secondo il testo, Guevara si rec? in Israele, sotto falsa identit?, prese contatto con Sharon e inizi? a prendere lezioni presso un collegio rabbinico di Gerusalemme. Conclusione implicita del testo ? che Guevara, in quanto figlio di ebrea e seguace di dottrine talmudiche, deve essere considerato, a tutti gli effetti Ebreo. Un biografo israeliano del Che nega comunque queste circostanze e attribuisce le rivelazioni ad ambienti contro-rivoluzionari russi interessati a mettere in evidenza l’identit? tra sionismo e rivoluzione russo-sovietica (la stessa risposta sionista ai “Protocolli dei Savi Anziani di Sion”. (Alef)
Beh il capo del comandante era sempre coperto!