FINANZIARIA, PEDRIZZI: L’INCHIESTA DELL’ESPRESSO CONFERMA IL BINOMIO TASSE-SPESA PUBBLICA
«Il reddito degli italiani aumenterà nel 2008, ma saranno più poveri: è l’ultimo paradosso dell’Italia governata da Prodi».
«Mentre il governo porta a casa con un voto blindato alla Camera il collegato fiscale, l’ennesimo provvedimento che distribuisce mance politiche ai microsettori del Paese, un’inchiesta dell’Espresso rivela che nel 2008 gli italiani saranno sempre più poveri. La Cgia di Mestre nell’approfondimento del settimanale conferma le tesi dell’opposizione: i presunti benefici della Finanziaria sono solo un’illusione. I redditi aumenteranno nel 2008 ma nel budget delle famiglie cresceranno in proporzione maggiore le uscite, a dimostrazione del fatto che le politiche economiche di questo governo sono incentrate su politiche di sostegno al reddito che provocano la conseguente dilatazione della spesa pubblica e di fatto peggiorano le condizioni di vita dei cittadini. Un meccanismo da economia terzomondista che stronca sul nascere qualsiasi velleità di ripresa e non migliora le condizioni economiche delle famiglie, che si vedono erodere i leggeri ritocchi del reddito da tasse e caro-mutui. E’ il prezzo che il centrosinistra paga ai ricatti della sinistra statalista e assistenzialista». Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, deputato di An e segretario della Commissione Finanze della Camera.
DL FISCALE, PEDRIZZI (AN): CON QUESTA SINISTRA ANCHE I POVERI PIANGONO…
«CON I TAGLI DEI FONDI AGLI INCAPIENTI E’ STATA BARATTATA
LA LOTTA DI CLASSE CON LA LOTTA DI POLTRONA»
«Per la prima volta da quando è al governo, la sinistra approverà un provvedimento marcatamente contro l’interesse delle fasce più deboli, in cambio della sopravvivenza del governo Prodi», dichiara Riccardo Pedrizzi, segretario della Commissione Finanze della Camera, in merito al dibattito in corso sul collegato fiscale alla Finanziaria. «Con il voto di fiducia sul maxi-emendamento al decreto fiscale, infatti, verrà dimezzato il bonus destinato agli incapienti che era stato raddoppiato al Senato, qualche settimana fa, grazie a un blitz del dissidente comunista Ferdinando Rossi sostenuto dalla Cdl. Evidentemente, quell’aumento dei fondi rischiava di trasformarsi in un boomerang per la sinistra “di lotta e di governo”, che si era vista scavalcata e mortificata dall’iniziativa di un “dissidente”. Ciò che sorprende è che proprio i partiti che si dichiarano vicini alle fasce deboli della società, dal Prc al Pdci, abbiano intimato al governo di ridurre gli stanziamenti ai poveri: grazie a loro, il bonus passerà da 300 a 150 euro, Uno strano risultato politico, che però non verrà mai stampato sui volantini dalla sinistra, come invece accadde per il famoso “anche i ricchi piangono”. E il voto di fiducia servirà a mettere il silenziatore su questo aspetto, impedendo che alla Camera qualche altro “Robin Hood” possa trovare il consenso dell’aula sulla difesa dei fondi destinati ai più poveri».