di Gavino Angius *)
L'unica forza che ne farà parte è il Partito Socialista
Il Pd dovrebbe chiarirsi le idee sulla sua partecipazione al vertice del Pse a Sofia. Certo un saluto non si nega a nessuno, e l'accoglienza sarà buona.
Ma non risulta che il Pd abbia aderito al Pse. Non è cosa di poco conto. Anzi mi sembra che su questa delicata questione nel Pd ci sia una certa confusione. Capisco il nuovismo impresso al nuovo partito e le spericolate acrobazie, come sulla 'non iscrizione' al partito o sulla legge elettorale, su cui si sta esibendo. Ma ci sono cose sulle quali un partito dovrebbe farsi capire. E sull'appartenenza del Pd al Pse in realtà non si capisce niente.
Forse comincia ad emergere qualche preoccupazione dovuta da un lato all'abbandono del campo socialista degli ex Ds, e dall'altro lato dalla annunciata nascita della nuova Dc da parte di varie componenti politiche. Capisco anche l'ambizione, forse spropositata, di convincere i partiti socialisti europei a sciogliersi come hanno fatto i Ds per dar vita ad altri partiti democratici, ma non mi sembra aria.
Piuttosto, per restare all'Italia, è del tutto chiaro che una sola forza di sinistra, di una sinistra normale cioè riformista e di tipo europeo, farà parte del Pse: e questa forza è e sarà il Partito Socialista.
Questo forse può portare qualche altra preoccupazione soprattutto nel Pd, ma pazienza. Così stanno le cose.
*) Vice Presidente del Senato, esponente del Partito socialista