di Giovanni Legnini *)
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Il testo della Finanziaria licenziato dalla Commissione Bilancio contiene misure sui costi della politica molto più incisive del testo originario. Tra queste vanno evidenziate le seguenti:
1) la conferma del blocco delle indennità dei parlamentari per cinque anni;
2) il tetto alle retribuzioni dei manager pubblici;
3) i tagli alle consulenze pubbliche;
4) una forte riduzione dei costi e dei consumi delle Pubbliche amministrazioni quali auto blu, telefonini, ecc..;
5) la soppressione di 29 enti pubblici elencati nel testo della Finanziaria;
6) il disboscamento e l'eliminazione delle anomalie relative alle indennità di consiglieri comunali, provinciali e circoscrizionali nonché l'introduzione di rigidi criteri di cumulo tra dette indennità e altre percepite da amministratori locali, parlamentari e consiglieri regionali per un risparmio atteso di oltre 300 milioni di euro;
7) la soppressione di 80 comunità montane e la riduzione dei loro consiglieri da 12.500 a 4.200 e degli assessori da 4.200 a circa 1.400 con un risparmio atteso di oltre 66 milioni di euro;
8) soppressione dal 1° luglio di circa 400 enti acquedottistici e dei rifiuti con affidamento delle funzioni alle province o ad associazioni di enti locali con partecipazione gratuita agli organi, con un risparmio prevedibile di diverse centinaia di milioni di euro.
Tali interventi e gli altri contenuti nella Legge Finanziaria costituiscono un complesso di norme senza precedenti che consentono una forte riduzione di spesa.
Inoltre i risparmi vengono per gran parte orientati a favore dei cittadini concorrendo alla riduzione del ticket al risanamento delle reti acquedottistiche e riduzione delle tariffe, ai servizi nei piccoli comuni e nei territori di montagna.
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*) Senatore dell'Ulivo, relatore della Finanziaria