“Considerato che nelle misure contenute nella Finanziaria 2007 relative al Gruppo Sviluppo Italia è prevista la riorganizzazione delle società regionali anche tramite la cessione delle stesse alle regioni; e che il Piano di riordino e dismissione del Gruppo prevede la cessione delle società regionali del Gruppo stesso alle regioni e la creazione a livello locale di “presidi interregionali” cui delegare parte delle attività ad oggi gestite da Sviluppo Italia Calabria; si ritiene urgente trovare una soluzione nei tavoli di confronto con la Regione Calabria e il Governo centrale riguardo all'annunciata dismissione di Sviluppo Italia Calabria.
Va, in ogni caso, salvaguardata l'attività che può e deve svolgere Sviluppo Italia per la crescita economica della nostra regione, ma vanno anche tutelati i livelli occupazionali e le professionalità dei lavoratori di Sviluppo Italia Calabria.
In merito alla funzione svolta da Sviluppo Italia in Calabria, basti ricordare che nel periodo 2003/2006 sono state istruite 12.169 domande e portate a finanziamento 6.482 iniziative con una ricaduta occupazionale di 8.498 nuovi occupati ed una erogazione complessiva di € 223.496.083,83 di incentivi. Questo rappresenta il più imponente
intervento di incentivazione dell’autoimpiego effettuato nella nostra regione a favore dei disoccupati calabresi.
Negli ultimi anni la Regione Calabria, nell’ambito delle politiche occupazionali, ha tentato di attuare misure similari, quali “Imprendigiovani” o “Opportunità
Giovani” che sono state assolutamente fallimentari o, peggio ancora, non ha impegnato le somme disponibili con il rischio di dover restituire ingenti risorse (circa 200 milioni di euro) alla Comunità Economica Europea.
Il paradosso e la beffa è che Sviluppo Italia Calabria è stata chiamata a “dover spondare” oltre 100 milioni di euro per evitare tale evenienza disastrosa per la economia
calabrese.
A parte tutti i rilievi critici, spesso pesanti, che si fanno su Sviluppo Italia in Calabria, questi dati vanno tenuti in grande evidenza prima di parlare di smantellamento di una struttura che può anche dire e fare molto per l'economia e la sviluppo della Calabria”.