Chi nasce rotondo non muore quadrato. È un adagio che vale per tutte le persone, ad esclusione dei politici italiani. Vale invece per quelli ellenici. Da questo sistema politico, in parte corrotto in parte ancora “idealista e patriottico”, noi possiamo ancora imparare qualcosa di “politicamente corretto”. I socialisti hanno perso anche queste elezioni con una percentuale mai così ridotta. Il loro presidente, Jorgos Papandreu, scelto a furor di popolo prima delle elezioni del 2004 ha collezionato, da quella data, soltanto sconfitte: elezioni nazionali, europee, amministrative ed ancora nazionali. In parte le responsabilità sono dello stesso Papandreu, in parte dovute all’incapacità del partito, cresciuto gestendo il potere, di rinnovarsi. E appunto sul suo rinnovamento, sul ritorno alle radici “papandreistiche” del movimento che Evanghelos Venizelos ha lanciato la sua candidatura quale prossimo presidente del Pasok.
Gli analisti sono concordi nel sostenere che la gestione di Papandreu è stata fallimentare: il rampollo di Andreas, fondatore del Pasok, non possiede né la stoffa di leader di partito, tantomeno una personalità politica capace di attrarre consensi, oltre lo zoccolo duro del partito. Il Pasok, continuano, avrebbe bisogno di un profondo cambiamento sia di linea politica che di quadri dirigenti. Ecco, Venizelos potrebbe rappresentare una valida alternativa: focoso, aggressivo e preparato. Eppure non sarà lui il prossimo presidente del Pasok. Papandreu quasi sicuramente verrà riconfermato.
Il motivo? Ce lo spiega un importante rappresentante del partito: Venizelos si porta appresso il marchio di uomo di destra. Di lui si ricordano alcuni dirigenti socialisti che hanno fatto parte, con lo stesso Venizelos, dell’associazione che riuniva tutte le sigle politiche degli studenti universitari negli anni settanta. Allora l’avversario di Papandreu apparteneva ad un piccolo partito di centro e dalla tribuna delle assemblee studentesche illustrava linee politiche che poco avevano a che fare con il socialismo democratico.
È anche possibile che negli anni Venizelos abbia cambiato opinioni ed idee, ma quel “marchio” di conservatore non lo potrà cancellare, quindi per lui è politicamente impossibile vincere la sfida con Papandreu, perché la maggioranza del partito e della base non si fida.