2 COMUNICATi STAMPA
Dichiarazione dell’On. Gabriella Carlucci
(Forza Italia)
SCARCERAZIONI FACILI
ROM, Carlucci: scarcerazione del Rom assassino. Magistrati troppo indulgenti
– Interpellanza urgente e risposta del Sottosegretario alla Giustizia Li Gotti
Domani si riaprirà il processo di Marco Ahmetovic, il Rom ubriaco che lo scorso aprile aveva investito ed ucciso quattro ragazzi di Appianano. Nei suoi confronti un inadeguato provvedimento sanzionatorio del GIP di Ascoli, Annalisa Gianfelice, che aveva portato dalla scarcerazione ai domiciliari. E’ chiaro che tutto viene fatto secondo legge, ma evidentemente quella italiana sulle scarcerazioni resta una normativa troppo flessibile e senza paletti. Una cultura del perdonismo che unita alla buonismo danno origine ad una miscela esplosiva solo sui cittadini. A nulla sono servite le parole del Ministro dell’Interno Giuliano Amato che ha più volte sollevato il problema di una possibile deriva autoritaria del Paese. Né la risposta del Sottosegretario alla Giustizia Li Gotti ad una mia interpellanza sull’avventata scarcerazione di Ahmetovic, ha presagito un inversione di tendenza. I magistrati restano troppo indulgenti a causa di una legge che incita al buonismo. Mentre il grido di dolore e disperazione dei cittadini – non solo parenti delle vittime – resta sempre più inascoltato. Ritengo che, per porre fine a questo far west giudiziario, il Ministro Mastella debba invitare il CSM a predisporre una direttiva che imponga ai magistrati un’interpretazione più restrittiva delle norme che sanzionano i comportamenti di deriva civica e sociale. E domani vedremo come andrà a finire.
COMUNICATO STAMPA
Dichiarazione dell’On. Gabriella Carlucci
(Forza Italia)
2°
DROGHE, Carlucci: basta con i complici di mercanti di morte.
La Turco guarisce o uccide?
Quale smentita del Ministro Turco? Tolgo ogni dubbio: il decreto della Turco sul metadone esiste. Ed è stato addirittura portato in discussione al tavolo delle regioni. I mercanti di morte di questo Governo non si arrendono. Nemmeno di fronte alle gravi conseguenze che un simile provvedimento di aumento delle dosi di metadone potrebbe comportare. 30 giorni di metadone sono una dose che può uccidere sì una persona, ma anche più individui. Sono inoltre già stati segnalati in passato casi di intossicazione di bambini da metadone, perché i tossicodipendenti – com’è noto – non hanno una grande cura nella custodia di questi farmaci. Ma ancora di più, il decreto va ad incentivare la vendita al mercato nero. E’ noto a tutti che chi ha il metadone lo vende per potersi procurare eroina. Aumentare le dosi significherebbe altresì fare in modo che i tossicodipendenti sparirebbero per 30 giorni dai SERT o dalle visite di medici e psichiatri. Un totale abbandono che può condurre anche alla morte. Di fronte a tanto sbando, lancio un appello alla maggioranza – di cui molti so non condividono questo provvedimento – affinché si esprima su questi pericoli. Solo il loro aiuto ed il buonsenso delle linee guida regionali – le ultime a decidere in materia – impediranno questo massacro.