Comites di San Paolo (Brasile)

COMUNICATO STAMPA

Riunione straordinaria della Commissione Politico-Istituzionale del Comites di San Paolo. Giudicata insostenibile e ingiustificabile l’attuale situazione del riconoscimento ‘ius sanguinis’. Quasi ventimila firme raccolte in tutto il Brasile.

Insostenibile l’attuale situazione della ‘lista di attesa” dei riconoscimenti delle cittadinanze ‘ius sanguinis’ in Brasile: questo il giudizio del Comites di San Paolo, che ha affrontato il delicato problema nel corso di una lunga riunione della Commissione Rapporti con le Istituzioni.
Alla riunione, convocata dal Presidente del Comites di San Paolo, Rita Blasioli Costa e dal Presidente della Commissione, Fabio Porta, hanno partecipato diversi Consiglieri e numerosi rappresentanti della comunità e delle associazioni locali. Presente anche Claudio Pieroni, membro del Comitato di Presidenza del Cgie.
L’enorme numero di riconoscimenti di cittadinanze in tutto il Brasile (oltre 500 mila) e specialmente nella circoscrizione consolare di San Paolo (380 mila), accumulatosi nel corso degli ultimi anni, non giustifica da solo la eccessiva lentezza con il quale i consolati trattano questo tipo di pratiche.
Una serie di dati ufficiali del Ministero, trasmessi al Comites dal Senatore Pollastri – anch’egli impegnato per incontrare una soluzione al problema – confermano questa valutazione.
Una comparazione con quanto avviene in altri Paesi dello stesso continente rende infatti ancora più allarmante il quadro presentato dal Comites: se il Consolato Generale di Buenos Aires, per esempio, soltanto nel mese di Agosto ha contabilizzato un incremento di tremila nuovi cittadini, il Consolato Generale di San Paolo ha raggiunto un numero simile (2.925 riconoscimenti) in ben otto mesi (!), a fronte di una richiesta ben maggiore.
Nemmeno la nota discrepanza tra il numero di addetti alle strutture consolari del Brasile e quella degli altri Paesi giustifica una tale situazione: se infatti è vero che, sempre in Argentina, il totale di dipendenti presso i Consolati è di 163 (dati 2006), rispetto ai 98 dipendenti delle analoghe strutture brasiliane, è allo stesso tempo vero che nei primi otto mesi del 2007 in tutto il Brasile sono state riconosciute soltanto 8.123 cittadinanze rispetto alle 22.922 concesse in Argentina. Una differenza di gran lunga superiore alla semplice proporzione tra il numero degli addetti ai rispettivi consolati.
La Commissione si è così impegnata a percorrere tutte le strade possibili per sensibilizzare il Consolato Generale di San Paolo, dove maggiore è l’accumulo di arretrati, l’Ambasciata Italiana in Brasile e tutte le istanze politico-istituzionali per avere motivate spiegazioni in relazione al perdurare di una situazione non più giustificabile agli occhi di una delle più grandi collettività italiane al mondo.
E’ stata ribadita l’assoluta urgenza dell’istituzione di una “task force” inviata da Roma (Ministero degli Affari Esteri) e specificamente dedicata alla evasione in tempi certi dell’arretrato, valutando anche – se necessario – una temporanea e parallela ‘sospensione’ della presentazione di nuove domande.
Altra importante esigenza rivendicata dal Comites di San Paolo è il ripristino di funzioni e competenze in materia dei Vice Consolati e dei Consolati Onorari sparsi sul territorio, fondamentali per snellire questa pressione in un Paese di dimensioni continentali come il Brasile.
Anche la tanto auspicata e sempre imminente convenzione con gli istituti di Patronato da parte del Ministero degli Esteri potrebbe andare incontro a tale esigenza.
Per tutti questi motivi la Commissione Politico-Istituzionale del Comites di San Paolo ha dato mandato alla attuale Presidente dell’Intercomites Brasile, Rita Blasioli Costa, di concordare la prossima settimana a Brasilia nel corso della riunione dell’organismo di coordinamento dei Comites del Brasile una serie di azioni specifiche orientate alla soluzione di questa grave situazione.
Le quasi ventimila firme raccolte in tutto il Brasile dai Comites, dai Consiglieri Cgie del Brasile e dalle associazioni per chiedere a Governo e Parlamento risposte concrete ed urgenti alla “fila della cittadinanza” saranno infatti oggetto di una discussione in quella sede, e costituiranno sicuramente uno strumento eccezionale di pressione politica e popolare.

Comites di San Paolo – Commissione Informazione

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