INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA
ROMAGNOLI – Al Ministro del commercio estero- Per sapere-
premesso che:
Risulta allo scrivente, venuto a conoscenza dopo un sua visita ai nostri imprenditori in Germania che, il governo tedesco da qualche anno per salvaguardare i propri prodotti in modo particolare nel settore delle bevande; acque, birra, vino ed altro, a introdotto leggi sul reso in vetro e plastica per i prodotti che non siano tedeschi.
L’interrogante chiede di sapere: come mai a tutt’oggi il Ministro del Commercio estero non abbia sentito il benché minimo bisogno di intervenire, affinché tale atto di “arbitrio nazionalistico” da parte del governo tedesco, in contrasto con le norme comunitarie “trattato Cee art. 36” di libera circolazione delle merci dei paesi membri e dalle stesse sentenze emesse dalla Corte Europea “ Restrizioni alla messa in commercio di bevande alcoliche e non” non ne sia al corrente, oppure, non abbia sentito il dovere di sollevare con le stesse autorità tedesche il problema.
Chiede al Ministro, quale azioni intende prendere a salvaguardia, non solo degli interessi degli imprenditori italiani in Germania, ma soprattutto, della difesa del MADE IN ITALY visto che almeno questo e quando richiesto al suo dicastero.
L’interrogante chiede che- se lo stesso ministro, non si rende conto del grave danno che questo comporta, non solo alla nostra industria che opera nel settore delle bevande alcoliche e non, ma soprattutto dei suoi riflessi occupazionali, visto che il mercato tedesco, è uno dei più importanti per le nostre esportazioni.
Invita il Ministro quindi a prendere tutte quelle misure necessarie, affinché si inviti il governo tedesco, a recedere immediatamente da queste odiose misure restrittive nei confronti dei nostri prodotti. E qualora, tale situazione continuasse a persistere, a mettere in atto tutti gli strumenti politici e legislativi a che si facciano rispettare gli accordi che in sede comunitaria i governi hanno firmato