Intervista insolita

L’ On. Cassola ( Verdi ) intervista Gonnella direttore di La Voce Alternativa

Normalmente sono i giornalisti che cercano di intervistare i politici per carpire da loro le cose che frullano nelle loro teste. Perche' non invertiamo i ruoli. Ecco il politico che si mette nei panni del giornalista per sapere cosa puo' frullare in testa a quest'ultimo.

e allora andiamo con le domande
Cassola

Premessa:
Vorrei innanzitutto ringraziare l’ On. Cassola per aver scelto me e non un’ altro per questa sua trovata geniale e democratica oserei dire. Resta il fatto che come “ apprendista giornalista “ non e’ che io valga un granche’. Sono ai miei primi passi come si suol dire, ergo cerchero’ di rispondere come elettore o quasi…

1 ) Sei soddisfatto dell' operato degli eletti all' estero ?

Premettendo che anche voi siete alle vostre prime armi posso dire con tranquillita’: abbastanza. Peccato che non trovo ancora in voi quella coesione e compattezza che abbisogna per ottenere degli ottimi risultati. Molti di voi hanno dato piu’ importanza alla politica nazionale invece di concentrarsi sulle problematiche migratorie, dimenticando sia il proprio programma elettorale che le aspettative di 3 milioni di cittadini italiani sparsi nel mondo. Non vado oltre altimenti anticiperei le altre risposte.

2) Credi che il rapporto legislatore/elettore dovrebbe essere revisionato ?

Caro Onorevole, con questa domanda credo siamo sulla giusta strada. Ho sempre creduto fin da giovane ad una democrazia diretta per un semplice fattore: “ una singola o poche persone non possono rappresentare il popolo intero Finche’ nella costituzione restano articoli che secondo me andrebbero aboliti, articolo 67 e l’ articolo 68, i quali articoli insieme elavano il parlamentare al ruolo di semidio e di intoccabile, resteremo nel reame delle dittature dei pochi. Il rapporto parlamentare/elettore deve essere, vingolato al mandato, senza verrebbe meno anche il programma elettorale e quindi la rappresentanza. L’ articolo 68 e’ e resta lo spauracchio di tutti i politici. Ricorderemo senz’ altro che nel 93 quando per un errore di percorso avvenne una piccolissima ritoccattina, ovvero sull’ autorizazione a procedere sul vostro operato, si aprirono le porte a mani pulite e adesso ci tocca sopportare anche Di Pietro: “ l’ unico e solo prodotto dell’ intero inciucio“ .
E’ tempo che impariamo a capire che senza un rapporto piu’ diretto coll’ elettore saremo sempre infestati dai “ grilli “ .

3 ) Quale potrebbe essere il sistema elettorale piu' adatto per noi ” cittadini ” italiani nel mondo ?

A questa domanda credo abbia gia’ risposto ampiamente quando ho criticato la tua proposta di modifica del voto all’ estero. Ma dopo gli ultimi eventi trovo opportuno aggiungere ulteriori dettagli..

Un sistema equo sarebbe:
a) che il voto per corrispondenza venga esteso anche ai cittadini in madre patria, non e’ giusto per qualcuno che lavora a Bergamo deve recarsi in Calabria per votare suo cugino o suo fratello, per dirne solo una.

b) Introdurre il voto delegato a terzi il “ proxy vote “ gia’ in vigore in Gran Bretagna, garantire ai disabili ( tutti ) o l’ indisposto a delegare una persona affidabile a votare in sua assenza.

c) Che il plico venga spedito per raccomandata ed il ricevente al momento del ritiro mostri un documento valido di riconoscimento. Altresi’ onde evitare brogli, ritardi oppure usi impropri dei plichi, che siano eclusivamente i comuni di appartenenza a spedirli e a riceverli. I plichi dovrebbero essere scrutinati in contemporranea a quelli nazionali.

d) Che l’ elettore ( e quando parlo di elettore mi riferisco a tutti i cittadini italiani prescintendo dalla residenza ) abbia la scelta di poter, volendo votare un canditato residente sia all’ estero che in madre patria. In accordanza con l’ articolo 48 : Il voto e’ equale.

4 ) Che idea ti sei fatto dei politici italiani ?

E’ una domanda che preferirei poterla rispedire al mittente. Che idea ? poca o nessuna ! Se dovessi basare il mio giudizio su politici del “ calibro “ di Bossi o Calderoli mi avvalgo il diritto di non rispondere. Ho sempre avuto l’ impressione che i politici italiani siano affetti dalla “Sindrome di Pilato “ sempre pronti a lavarsene le mani su tutto e tutti . Il caso piu’ acclatante quello di Bettino Craxi: “ tutti rubavano l’ ho fatto anch’ io “ Escludendo Berlusconi che secondo alcune voci, sia allergico al sapone e preferisce regalarlo agl’ altri , il resto va avanti seguendo le banderuole o i leaders dei rispettivi partiti. Mancano di individualita’, hanno paura dei compromessi e di esporsi troppo. Preferiscono il comodo divano dei tanti salottini politici che confrontarsi direttamente coll’ elettore

5) Concordi con Grillo che la politica non deve essere fatta dai politici e dai partiti?

Dipende! Il fennomeno Grillo potrebbe fare la stessa fine dei “ girotontini “ evaporandosi come una bolla di sapone. Non con questo voglio dire che non condividerei il concetto, sarebbe un contradittorio. E’ facile urlare: “ lasciate che i pargoli vengano a me” Bisogna anche garantire che i “ pargoli” una volta eletti non mettino le mani nel sacco.Il partitismo e’ una brutta bestia da debellare. All’ inizio siamo tutti puri e casti, ma tutti sappiamo che l’ Omo Sapient puo’ andare sulla luna, puo’ o potrebbe autocrearsi o autodistruggersi ma in quanto ad etica ha ancora tutto da imparare. I seguaci di Grillo secondo il modesto parere, sono per la grande maggioranza appartenenti al partito del non voto, gli indecisi. L’ elettorato intelligente coloro che fanno oscillare l’ ago della bilancia e non andrebbe del tutto trascurato.

6) Come si chiameranno i non politici di Grillo una volta che prenderano il posto degli attuali politici?

Rappresentanti del popolo!

Sono stato molto sintetito, ma preferisco dare la facolta di poter leggere fra le righe.

Un cordiale saluto Carmine Gonnella ( sempre da Londra)

Gonnella / Cassola

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