IO “ CITTADINO “ ITALIANO NEL MONDO !

L’ essere “ cittadino “ italiano significa fondamentalmente usufluire dei diritti costituzionali a prescintere dalla residenza. Diritto costituzionale alla liberta’ d’ espessione, alla assistenza, al voto ( quello vero non ai dei fax-simili ) alla educazione e all’ informazione, ergo l’ oscuramento Rai satellitale e’ vergognosamente incostituzionale Francamente piu’ di una volta mi sento offeso l’ essere chiamato: italiano residente all’ estero. A nessuno e’ mai passato per l’ anticamere del cervello che siamo anche noi “ cittadini “.

I veri residenti all’ estero sono coloro che per evadere la tasse prendono residenza a Montecarlo o a Londra e per essere politicamente corretto non facciamo i loro nomi. Residente all’ estero e colui che porta( leggi permettento) a lavare i suoi soldi nelle banche svizzere, in questo caso sono i soldi a richiederne la residenza, per poi rientrare in Italia con un nuovo volto, Addirittura il Dott. Bruno Vesta in una intervista rilasciata a New Jork alcuni giorni fa a Gente d’ Italia ( credo ) presentando il suo ultimo capolavoro letterario; “ l’Italia Spezzata” Io personalmente l’ avrei intitolato: “ L’ Italia che abbiamo spezzata “ ( non se ne lavi le mani il Dottore )

Appunto, durante l’ intervista il noto presentatore arriva addirittura ad ammettere che noi italiani all’ estero ( cittadini ) siamo diventati una cuoriosita’. Come se fossimo dei personaggi da baracconi. Nella stessa afferma: “ ho sempre avuto un debole per gli italiani all'estero, perché provengo da una terra di emigrazione” tipico lapsus freudiano, e’ un po’ come direbbe un antisemita alle accuse di essere un razzista, ma se il mio migliore amico e’ un ebreo. Signori in quasi due anni il presentatore non ha mai invitato alle sue trasmissioni di Porta a Porta un Parlamentare eletto nelle circoscrizioni all’ estero. Nemmeno durante la finanziaria in cui si temeva che l’ indipendente Sen. Pallaro mandasse tutti alla urne Ho ragione o no? Ho deciso di non seguire più Porta a Porta fino a quando il sig. Vesta non invitera’ un eletto all’estero nel suo salottino. Mi auguro che altri facciano lo stesso.

Ma la cosa piu’ che mi ha dato fastidio dell’ intervista e’ stata, da parte un tale professionista che ha fatto la storia della televisione italiana, non discutere del fattore oscuramento Rai. L’ intervistatore: “Mentre parliamo, per onorare Pavarotti la RAI sta trasmettendo il primo concerto dei tre tenori, quello del 1990, seguito da un'intervista che gli feci io stesso recandomi nella sua città natale a Modena”. Caro Dott. Vespa, si informi, il concerto e’ STATO OSCURATO !!!!!!!

Carmine Gonnella
( cittadino italiano nel mondo )

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