(N.B.) Giovedì Santo 29 marzo 2018 è il giorno del Rito del Bordone: il primo atto della Settimana Santa massafrese a cura della venerabile Confraternita Maria Santissima del Monte Carmelo, fondata nel 1575. La Settimana Santa a Massafra prenderà il via nel pomeriggio del Giovedì Santo. Alle ore 17.00 in punto dalla chiesa del Carmine e comincerà il pellegrinaggio del “Bordone”: le poste dei “pupiranni”, confratelli del Carmine (come vengono indicati nel dialetto locale), partiranno in pellegrinaggio per raggiungere gli altari della reposizione, o tradizionalmente chiamati Sepolcri, allestiti nelle Chiese del centro storico e del borgo della Città. Esso rappresenta la visita fatta a coppie dai confratelli agli altari della Reposizione con bastone del pellegrino, cappuccio calato e corona di spine. Tale penitenza prende il nome dal Bordone ossia il bastone (alto circa 2 metri) che i confratelli sorreggono tra le mani durante il pellegrinaggio. E’ un termine di etimologia incerta, il cui significato originario indicava un bastone con manico ricurvo utilizzato dai pellegrini. Alle ore 17:00 quindi si spalancherà il portone della Chiesa del Carmine è dopo la cerimonia di benedizione dei confratelli a cura del Padre Spirituale ed il saluto alle poste da parte del Priore si darà il via al rito penitenziale del Bordone. La processione sarà aperta dal confratello Troccolante che con il tipico suono a martello della “Tric Trac” (come viene comunemente denominata la Troccola nel dialetto locale) muoverà i primi passi su Lungovalle Andria alle ore 17:00. Seguiranno le poste dei confratelli, che partendo dalla Chiesa del Carmine, con l’abito tradizionale di rito, attraverseranno la città vecchia (Chiesa dei Santi Medici, Santuario Gesù Bambino, Duomo di San Lorenzo) per poi ritornare nel borgo cittadino (Chiesa del Sacro Cuore). Il rientro della Processione del Bordone e previsto per le ore 22:15. Ad attendere i confratelli penitenti ci sarà il Priore della confraternita ed il Padre Spirituale che officerà il rito di benedizione a fine pellegrinaggio. La processione del Bordone rientra nei “Riti della Settimana Santa 2017”, organizzati dalla Venerabile Confraternita di Maria Santissima del Monte Carmelo di Massafra e gode del patrocinio spirituale della Diocesi di Castellaneta, dell’Ufficio Diocesano per le Confraternite e della Parrocchia del Carmine. Inoltre si avvale del patrocinio istituzionale del Comune di Massafra.
LA STORIA DEL RITO – Una tradizione antichissima che affonda le sue radici nella storia della confraternita (fondata nel 1575). Sulla processione del Bordone, numerosi storici hanno scritto su tale tradizione antichissima della confraternita del Carmine. Paolo Ladiana nel volume “Uomini, Fatti e Cose della vecchia Massafra”, ricorda che tale tradizione era già presente quando la confraternita era alloggiata nell’oratorio della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli in Piazza Garibaldi (demolita nel 1929). Il Ladiana ricorda che nella Chiesa costruita dal Principe Feudatario Pappacoda la Confraternita del Carmine aveva un proprio altare sul quale esercitava il diritto di Patronato, e vi curava la celebrazione della messa della II domenica del mese, del turno delle quarantore e della festa della Titolare. Inoltre il Ladiana ricorda che i confratelli si radunavano soprattuto “in ogni feria sexsta di quaresima nelle ore serotine recitandosi dal Padre Prefetto la coronella delle cinque piaghe con canto dello Sabat Mater, facendosi l’Adorazione della Croce. Nel giovedì Santo dacchè si mette Gesù Cristo nel Sepolcro (la Confraternita) ha il diritto del Pellegrinaggio, andando per le visite delle Chiese a due a due i fratelli vestiti di sacco e con Bordoni in mano.
IL SALUTO DELLE POSTE – Molto caratteristico è il saluto con le poste dei confratelli già presenti in adorazione agli altari della Reposizione, con i quali, si daranno il cambio le varie poste successive. All’arrivo della nuova coppia dei confratelli in Chiesa, uno dei due avvicinandosi alla coppia inginocchiata in turno di adorazione, pronuncerà la frase “Sia lodato e ringraziato ogni momento” e di lì a poco il confratello inginocchiato risponderà “Il santissimo e divinissimo Sacramento” e la posta inginocchiata si abbasserà il cappuccio. Subito dopo le coppie posizionandosi una di fronte all’altra, incroceranno il Bordone tra le mani ed effettueranno il rito del saluto. Tale rito sarà ripetuto per tutte le chiese che si andranno a visitare.
L’ABITO DI RITO – I confratelli della Confraternita del Carmine indossano l’abito tradizionale di rito che si compone di: un camice bianco stretto in vita da una cordone di colore rosso pendenti sulla destra e sulla sinistra del camice; una mozzetta di velluto rossa abbottonata sul davanti e ricca di fregi ricamati in oro; un medaglione con l’immagine della statua della titolare; due scapolari recanti rispettivamente le scritte ricamate “Decor” e “Carmeli” in velluto rosso; un cappuccio bianco con due forellini all'altezza degli occhi; una corona di spine nera e guanti bianchi di cotone.
TESTIMONIANZE ARTISTICHE – Testimonianze della processione del bordone nella città di Massafra le troviamo nel portone della Chiesa del Carmine, dove l’artista Giuseppe Balestra nel 1983 incise in un Bassorilievo in metallo, il particolare delle poste che partecipavano al rito del Bordone. Anche l’artista Nicola Andreace in alcune delle sue opere ha immortalato tale antica consuetudine del pellegrinaggio del giovedì Santo.
Nella foto un momento della processione (foto di Lella Mingolla).
LA STORIA DEL RITO – Una tradizione antichissima che affonda le sue radici nella storia della confraternita (fondata nel 1575). Sulla processione del Bordone, numerosi storici hanno scritto su tale tradizione antichissima della confraternita del Carmine. Paolo Ladiana nel volume “Uomini, Fatti e Cose della vecchia Massafra”, ricorda che tale tradizione era già presente quando la confraternita era alloggiata nell’oratorio della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli in Piazza Garibaldi (demolita nel 1929). Il Ladiana ricorda che nella Chiesa costruita dal Principe Feudatario Pappacoda la Confraternita del Carmine aveva un proprio altare sul quale esercitava il diritto di Patronato, e vi curava la celebrazione della messa della II domenica del mese, del turno delle quarantore e della festa della Titolare. Inoltre il Ladiana ricorda che i confratelli si radunavano soprattuto “in ogni feria sexsta di quaresima nelle ore serotine recitandosi dal Padre Prefetto la coronella delle cinque piaghe con canto dello Sabat Mater, facendosi l’Adorazione della Croce. Nel giovedì Santo dacchè si mette Gesù Cristo nel Sepolcro (la Confraternita) ha il diritto del Pellegrinaggio, andando per le visite delle Chiese a due a due i fratelli vestiti di sacco e con Bordoni in mano.
IL SALUTO DELLE POSTE – Molto caratteristico è il saluto con le poste dei confratelli già presenti in adorazione agli altari della Reposizione, con i quali, si daranno il cambio le varie poste successive. All’arrivo della nuova coppia dei confratelli in Chiesa, uno dei due avvicinandosi alla coppia inginocchiata in turno di adorazione, pronuncerà la frase “Sia lodato e ringraziato ogni momento” e di lì a poco il confratello inginocchiato risponderà “Il santissimo e divinissimo Sacramento” e la posta inginocchiata si abbasserà il cappuccio. Subito dopo le coppie posizionandosi una di fronte all’altra, incroceranno il Bordone tra le mani ed effettueranno il rito del saluto. Tale rito sarà ripetuto per tutte le chiese che si andranno a visitare.
L’ABITO DI RITO – I confratelli della Confraternita del Carmine indossano l’abito tradizionale di rito che si compone di: un camice bianco stretto in vita da una cordone di colore rosso pendenti sulla destra e sulla sinistra del camice; una mozzetta di velluto rossa abbottonata sul davanti e ricca di fregi ricamati in oro; un medaglione con l’immagine della statua della titolare; due scapolari recanti rispettivamente le scritte ricamate “Decor” e “Carmeli” in velluto rosso; un cappuccio bianco con due forellini all'altezza degli occhi; una corona di spine nera e guanti bianchi di cotone.
TESTIMONIANZE ARTISTICHE – Testimonianze della processione del bordone nella città di Massafra le troviamo nel portone della Chiesa del Carmine, dove l’artista Giuseppe Balestra nel 1983 incise in un Bassorilievo in metallo, il particolare delle poste che partecipavano al rito del Bordone. Anche l’artista Nicola Andreace in alcune delle sue opere ha immortalato tale antica consuetudine del pellegrinaggio del giovedì Santo.
Nella foto un momento della processione (foto di Lella Mingolla).