Spread alle stelle, Borsa giù. Monti incapace tolga il disturbo

Spread sulle montagne russe. Borse in profondo rosso. Euro sotto attacco. E' la cartolina finanziaria di un lunedì che si avvia a diventare 'nerissimo'.
La giornata si è aperta con i mercati in debito di fiducia sulle capacità dell'Europa di fronteggiare la crisi in atto. Ma a seminare tensione è il timore del contagio che, dopo Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna, potrebbe coinvolgere l'Italia; un'economia troppo grande – è la convinzione di molti operatori – per non destabilizzare la moneta unica. Questo nonostante le rassicurazioni del governatore della Bce, Mario Draghi, che ieri ha dichiarato che “l'euro è irreversibile”.

Le contrattazioni si sono aperte con il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco abbondantemente sopra i 500 punti base, con il rendimento del decennale italiano che supera il 6%. Senza controllo lo spread tra i Bonos spagnoli e i Bund, schizzato oltre i 630 punti, e un rendimento che supera il 7,5%.

Vanno male tutte le piazze europee, ma appare chiaro che l'attacco principale sia diretto al cuore finanziario del nostro sistema. A pesare, il quadro politico e la mancanza di fiducia nella tenuta dei conti pubblici. La riprova, oltre che nella negativa performance dello spread, sta anche nella perdita pesantissima della Borsa di Milano, dove il FTSE MIB è giù di oltre il 3%, con i titoli bancari in forte sofferenza.

“Lo spread che continua inesorabilmente a salire la dice lunga sull'inadeguatezza di questo governo a farci uscire dalla crisi e conferma ciò che ripetiamo da tempo: Monti si deve dimettere, prima che il Paese affondi definitivamente”. Lo dichiara il sen. Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama, commentando i dati in arrivo dai mercati questa mattina.

“Adesso – prosegue – molti della maggioranza, a scoppio ritardato, la pensano come noi, ma fino a ieri hanno avallato le inefficaci e inique politiche economiche del governo e hanno fatto credere che Monti fosse il salvatore della Patria. Invece, se non vogliamo fare la fine della Grecia e della Spagna, dobbiamo invertire subito la rotta, aprire gli occhi e rimboccarci le maniche, senza continuare a discutere dell'acqua calda. Il governo Monti è in linea con le proposte di austerità della Merkel e della BCE, come il cosiddetto fiscal compact, una camicia di forza che non crea sviluppo e serve solo ad aggravare la sofferenza sociale. L'Italia dei Valori – conclude Belisario – continuerà ad opporsi a questo governo di tecnici, che risponde solo agli interessi dei potentati economici, al fine di restituire con le prossime elezioni l'Italia agli italiani”.

Il presidente vicario del gruppo Idv alla Camera, Antonio Borghesi, invita invece il governo a chiedere “l'immediata convocazione della Commissione Europea e degli organismi competenti per dare il via libera senza limiti alla Bce all'acquisto di titoli pubblici italiani e spagnoli. Solo in questo modo – sottolinea Borghesi – si fermerà l’ondata speculativa che rischia di sfasciare l’euro, l’Unione Europea e anche paesi forti come la Germania”.

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