“Io faccio un semplice ragionamento razionale, uno molto probabilmente Di Pietro e Compagni, riuscira’ a raccogliere le firme, ma gli sara’ molto difficile condurre alle urne il 50+1 % del popolo. Vuoi perche’ il “mattarellum”non risolverebbe in toto le liste bloccate ( resta la quata proporzionale del 25%) , vuoi perche’ dal 1994 al 2006 ( entrata in vigore del porcellum) , ha visto un’ incremento irrazionale di partiti e partitini. ( una cinquantina e quasi tutti accordati ai due poli principali) Due , non dimentichiamo ( e non lo dimentichi Di Pietro) che il popolo si sente ancora tradito dal referendum elettorale del 1993, in cui scelse il maggioritario secco unicolleggiale.”
Occorre una legge elettorale ( e ci ripetiamo) a prova di “scilipoti” ( da “scilipotismo” sinonimo di ricatto istituzionale) e ne’ il porcellum, tanto meno il mattarellum lo prevede, ossia, basta uno o piu’ parlamentari ( specialmente in una maggioranza risicata) a capovolgere il risultato elettorale e in molti casi a mandare a casa il governo. Qundi la nostra democrazia non e’ mai stata maggioritaria, ma sempre in mano alle forze politiche minoritarie. Dobbiamo chiederci seriamente se i nostri attuali legislatori siano ancora in grado di intendere e pensare razionalmente! Badate bene che basterebbe tornare al sistema dei nostri padri costituzionali ( il proporzionale secco con con voto di preferenza) basando la nuova legge sulla nostra di Costituzione per farci uscire dalla voraggine creata dal mattarellum e il porcellum. Su due articoli in primis: Art. 67: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Il vincolo senza mandato ( ed anche qui ci ripetiamo) non significa che il parlametare ha liberta’ di uscire da un partito a proprio uso e consumo o essere obbligato a votare una fiducia, ma ha facolta’ di voto, senza cambiare partito o gruppo parlametare! L’ altro articolo molto esplicativo e’ l’ articolo 94 e nello specifico il quarto comma:” Il voto contrario di una o di entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni. Questi due paletti costituzionali in Italia non sono mai stati rispettati dai nostri legislatori nella scelta di modifiche del nostro sistema elettorale. Quindi il male peggiore non sono le leggi elettorali ma il ruolo del legislatore, che andrebbe rivisto!
Carmine Gonnella Londra