Inossidabile Giovanni Achenza: è medaglia di bronzo ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020
Il tempo non passa mai per Giovanni Achenza (Fiamme Azzurre). L’azzurro, 50 anni compiuti un mese fa, già sul podio al debutto paralimpico a Rio 2016, conquista una storica medaglia di bronzo ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 nella categoria PTWC e si conferma ai vertici del movimento mondiale.
Successo, come da pronostico, al fenomeno olandese Jetze Plat, che bissa il trionfo di cinque anni fa, medaglia d’argento per l’austriaco Florian Brungraber. Dietro ad Achenza, in classifica, si piazzano Schipper (Ned), Andaloussi (Fra), Kimura (Jpn), Beveridge (Aus), Zwoukhi (Tun) e Pier Alberto Buccoliero (Firenze Triathlon), che al debutto paralimpico centra il nono posto.
Con il podio di Achenza, il bottino a Tokyo 2020 dell’Italia del Paratriathlon sale a quota tre medaglie, una di argento e due di bronzo.
“È stata una gara bellissima! – dice un raggiante Giovanni Achenza, pochi istanti dopo aver tagliato il traguardo – Sin dalla prima frazione, mi sentivo pronto. Ho disputato un ottimo nuoto in scia di Beveridge, un buon cambio e sono partito per la frazione di ciclismo. Anche in questa fase, mi sentivo decisamente bene, sono stato in testa diversi chilometri, l’olandese Plat è rientrato piuttosto tardi rispetto al solito e proprio questo aspetto mi ha fatto pensare che potesse essere davvero la giornata giusta. All’ingresso in T2, ho notato che Brungraber e l’olandese Schipper erano lontani: ammetto che in quel frangente ho sognato l’argento. A metà nella terza frazione, mi si è bagnato un guantino – aggiunge Achenza – non avevo il giusto grip per la spinta e ho perso il ritmo, ma all’ultimo giro, anche grazie al supporto e al tifo caloroso di tutto lo staff azzurro, mi sono ripreso, volando sin sul traguardo per cogliere una stupenda medaglia di bronzo”.
“Tre medaglie per l’Italia del Paratriathlon a questa edizione dei Giochi Paralimpici, un risultato storico ottenuto grazie alla prova maiuscola di un superbo Giovanni Achenza che bissa lo splendido bronzo di Rio a cinque anni di distanza – dice Riccardo Giubilei, presidente della Federazione Italiana Triathlon – Una prova autoritaria per il nostro capitano che fa salire il bottino delle medaglie del Paratriathlon e della Nazionale italiana paralimpica. Non possiamo che essere entusiasti del lavoro di tutta la squadra: un ringraziamento va a tutto lo staff tecnico, ai nostri atleti che hanno saputo superare le difficoltà di questo anno e mezzo e a tutta la comunità del triathlon che ha seguito e supportato con passione gli azzurri fino a notte fonda, una comunità che merita di vedere il body azzurro sul podio dei più grandi traguardi. Con questo risultato il Paratriathlon italiano entra nella storia dei Giochi Paralimpici – conclude Giubilei – da Rio a Tokyo, un ponte ideale che poggia su cinque medaglie: un punto di partenza entusiasmante verso Parigi 2024”.
“Abbiamo compiuto un doppio capolavoro: dopo le medaglie di ieri, oggi Giovanni Achenza ha conquistato un podio veramente pesante – sottolinea Mattia Cambi, direttore tecnico del Paratriathlon – A nuoto, è andato oltre le aspettative, in bici ha accumulato un buon vantaggio sugli avversari diretti che ci ha consentito di sognare la medaglia importante. Giovanni ha gestito al meglio, senza troppi rischi, e poi, quando lo abbiamo visto esultare sul traguardo le emozioni hanno preso il sopravvento e qualche lacrima è stata versata. Abbiamo scritto una pagina importante di storia – aggiunge Cambi – eravamo consapevoli di ciò dopo l’impresa delle ragazze nella prima giornata, ma non è mai scontato trasformare le aspettative in realtà. Sono orgoglioso del percorso che è stato compiuto che ci ha portati ad essere una delle nazioni di riferimento nel medagliere paralimpico del triathlon. Voglio ringraziare ancora una volta la Federazione per il quotidiano supporto e tutti coloro che hanno lavorato in questi cinque anni per ottenere questi risultati: oggi dobbiamo festeggiare e goderci i traguardi conquistati al termine di questo bellissimo percorso”.
Nella gara donne della categoria PTWC, Rita Cuccuru (Woman Triathlon Italia), debuttante ai Giochi, chiude all’8° posto. Medaglia d’oro all’americana Kendall Gretsch che batte allo sprint l’australiana Lauren Parker, argento; completa il podio la spagnola Eva Maria Moral Pedrero.
“Che gioia e che orgoglio tagliare il traguardo di questa Paralimpiade indossando il body dell’Italia – commenta Rita Cuccuru – come al solito, la mia gara parte in salita nel nuoto, buona la frazione di ciclismo mentre di corsa ho sofferto un po’. L’emozione negli ultimi metri di gara si è fatta sentire parecchio”.
“Sono davvero felice di aver tagliato il traguardo della Paralimpiade – dice Pier Alberto Buccoliero – Una gara bellissima, percorso stupendo e avevamo tutti la giusta carica. Gli avversari sono stati bravissimi, io ho dato il massimo e ho portato a casa questa esperienza unica che dà la giusta carica per affrontare altri obiettivi”.
LA CRONACA
Nella prova maschile, ottima partenza di Giovanni Achenza, capace di tenere il passo del capofila Beveridge nel nuoto. Un ottimo cambio consente all’azzurro di iniziare per primo la frazione ciclistica mentre Buccoliero esce dalla T1 in 10^ posizione. Giovanni conduce la gara fino ai 5 km di ciclismo, quando viene sopravanzato da Plat; l’azzurro mantiene un buon ritmo lungo tutta la seconda frazione e arriva in T2 in seconda posizione con 35 secondi di vantaggio su Brungraber e 3 minuti su Schipper. Con Plat al comando in solitaria, si accende la lotta tra Achenza e l’austriaco con quest’ultimo che scavalca l’italiano nel corso del secondo dei quattro giri della frazione di corsa. Giovanni tiene duro e difende una preziosissima medaglia di bronzo mentre Buccoliero guadagna una posizione nella terza frazione e chiude nono.
Gara donne con l’australiana Parker a dettare il ritmo nella prima frazione con Rita Cuccuru che si assesta il ottava posizione. Nella seconda frazione, è ancora la Parker a comandare, con Gretsch, Moral Pedrero e Francis che seguono e lottano per le medaglie e l’azzurra che risale sino alla sesta posizione. Nella terza frazione, la distanza tra l’australiana e la statunitense si accorcia e per l’oro è volata: vince la Gretsch che supera la Parker negli ultimi metri, terza Moral Pedrero. Rita Cuccuru, molto affaticata sul traguardo, cede un paio di posizione della frazione conclusiva e taglia il traguardo all’8° posto.
Guida per i media Giochi Paralimpici (CIP) – Il Paratriathlon
La pagina del Paratriathlon sul sito ufficiale di Tokyo 2020
L’ITALIA DEL TRIATHLON ALLE PARALIMPIADI (2 argenti, 3 bronzi)
Tokyo 2020
PTS2 Donne: 3. Veronica Yoko Plebani
PTVI Donne: 2. Anna Barbaro (guida Charlotte Bonin)
PTWC Uomini: 3. Giovanni Achenza, 9. Pier Alberto Buccoliero
PTWC Donne: 8. Rita Cuccuru
Rio 2016
PT1 Uomini: 3. Giovanni Achenza
PT2 Uomini: 2. Michele Ferrarin; 9. Gianni Sasso
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GLI AZZURRI AI GIOCHI PARALIMPICI DI TOKYO 2020
GIOVANNI ACHENZA
Categoria: PTWC |
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PIER ALBERTO BUCCOLIERO
Categoria: PTWC |
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RITA CUCCURU
Categoria: PTWC |
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VERONICA YOKO PLEBANI
Categoria: PTS2 |
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ANNA BARBARO
Categoria: PTVI |
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CHARLOTTE BONIN
Categoria: Guida di Anna Barbaro |
Staff tecnico:
Mattia Cambi (Direttore Tecnico Paratriathlon)
Luca Zenti (Tecnico)
Antonio Serratore (Tecnico)
Diego De Francesco (Tecnico)
Umberto Mariano (Massaggiatore)
Alberto Fumi
Federazione Italiana Triathlon